Un po’ di pioggia sul Nord-ovest e sulla Sardegna. Sole e nuvole sul resto d’Italia • Soci Mediaset riuniti per la questione Vivendi • A Bruxelles si discute di Iraq • Conte da Palazzo Chigi si collega con Luca Parmitano che sta sulla stazione spaziale • Gualtieri alla Camera parla della Popolare di Bari • Arriva in libreria Usa 2020. Tracce storico-politiche & istituzionali di Mauro della Porta Raffo (Ares) • L’ultimo album di Brunori Sas • Parte Milano Moda Uomo • Su Rai 1 Il cantante mascherato condotto da Milly Carlucci • Su Sky Atlantic The New Pope di Paolo Sorrentino • Il Vangelo di oggi: Gesù nella Sinagoga di Nazaret.
«La classifica degli uomini più ricchi del mondo alla fine del 2019 può sembrare a prima vista la migliore rappresentazione della modernità tecnologica: Jeff Bezos (116 miliardi), Bill Gates (113), Bernard Arnault (106), Warren Buffet (89) e Mark Zuckerberg (79). La supremazia del software sull’hardware, come aveva predetto Italo Calvino, si è compiuta. Eppure a prendere come riferimento la stessa classifica di fine Ottocento le cose sembrano più interessanti. I primi tre super ricchi dell’epoca erano innanzitutto molto più ricchi di quelli attuali. È stato calcolato che solo Jp Morgan, Andrew Carnegie e John Rockefeller possedessero l’equivalente di mille miliardi di dollari al valore di oggi. Per raggiungere la stessa cifra dobbiamo sommare il patrimonio dei primi tredici, uomini e donne, più ricchi del mondo. Bezos and Co, insomma, paiono dei poveracci al confronto. Inoltre è evidente dai nomi come anche alla fine dell’Ottocento la ricchezza fosse catalizzata da tecnologia e finanza. Jp Morgan ereditò in effetti il patrimonio iniziale dalla famiglia ma lo fece crescere immensamente investendo su una tecnologia al tempo rivoluzionaria come l’attuale internet: la luce elettrica nelle case.
Carnegie controllava un’altra tecnologia, l’acciaio, che permise a Manhattan di diventare quella che oggi conosciamo, la città dei grattacieli. Mentre anche quella di Rockefeller poteva essere considerata una tecnologia emergente visto che ancora a metà Ottocento l’industria dell’olio di balena di Nantucket, l’isola a pochi chilometri a Est di Boston, alimentò la prima aristocrazia operaia facendo diventare ricche le vedove e i figli dei balenieri» [Sideri, CdS].
Curiosità
Idee dei nostri padri sull’anno 2020. Glenn T. Seaborg, americano, premio Nobel per la Chimica nel 1964, pensava che a questo punto avremmo avuto delle scimmie super-intelligenti come autisti. Altri erano sicuri che le dita dei piedi ci si sarebbero rimpicciolite. Alcuni giuravano che ogni famiglia benestante avrebbe avuto un elicottero, oppure che le lettere C, X e Q sarebbero diventate superflue. Arthur C. Clarke, quello di 2001 Odissea nello spazio, ci vedeva abitare in case volanti, Gilbert Rhode scrisse su British Vogue della certa sparizione, all’anno 2020, di bottoni, tasche, colletti e cravatte, avremmo a suo dire messo in capo cappelli con le antenne e ai piedi calze usa e getta. In un libro del 1979 si profetizzava lo svolgimento delle Olimpiadi 2020 sulla Luna, ecc. [Gargantini, Post].
In prima pagina
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• L’ergastolano morto investito lo scorso 16 dicembre a Corsico era l’uomo di cui si era innamorata di Rosa Bazzi
• A Roma mancano duemila vigili ma tra quelli in servizio c’è anche chi è dispensato dall’andare in strada perché impossibilitato a fare l’alt con la mano destra
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• Anche quest’anno la cerimonia degli Oscar non avrà un presentatore
• Justin Bieber ha rivelato di avere la malattia di Lyme
• Disposta la quarta perizia sulla morte di Davide Astori. Si allungano i tempi del processo
• Coppa Italia, il Torino batte 6 a 4 il Genoa ai rigori e conquista i quarti
• Calciomercato: Cutrone alla Fiorentina, Caldara torna all’Atalanta, Barrow al Bologna
• Sono morti Buck Henry, attore e sceneggiatore de Il laureato, e Italo Moretti, storico inviato Rai in America Latina e poi direttore del Tg3.
Al via a Milano Milano Moda Uomo (fino al 14 gennaio). All’Auditorium di Milano concerto di Christian Blackshaw (ore 18 la conferenza introduttiva; ore 20 il concerto). Altri concerti: Niccolò Fabi è al Teatro EuropAuditorium di Bologna, Dodi Battaglia al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme (Catanzaro).
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