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Svolta nel giallo delle valigie con resti umani

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C’è una svolta nel caso dei tre trolley contenenti resti umani in fase di saponificazione ritrovati tra giovedì 10 dicembre e lunedì scorso. Questi i fatti: le valigie, tutte e tre nere e di materiale impermeabile, erano abbandonate nel fossato accanto alla recinzione perimetrale posteriore del carcere fiorentino di Sollicciano. Sarebbero state lanciate dalla superstrada Firenze-Pisa-Livorno che passa sopra i campi. Ieri i carabinieri con i cani molecolari hanno perlustrato la zona in cerca di indizi ma non è emerso nulla. Quello che si sa al momento è che i pezzi di corpo nelle prime due valigie appartengono alla stessa persona, un uomo di carnagione chiara tra i quaranta e i sessant’anni che è stato sgozzato prima di essere smembrato. Nel terzo trolley c’era la parte superiore del cadavere di una donna. «Quando i carabinieri del nucleo operativo di Firenze l’hanno aperto si sono trovati di fronte a un secondo bagaglio più piccolo. Dentro, nascosto da un telo, c’erano il busto e la testa di una donna morta anch’essa da mesi, forse anni, che la mancanza di ossigeno e l’umidità avevano trasformato in una figura informe» [Gasperetti, CdS].

«I resti erano avvolti da cellophane e nylon, tutti legati con del nastro adesivo e protetti da una sorta di imballaggio» [Serranò, Rep]. La pm che coordina le indagini, Ornella Galeotti, ha aperto un fascicolo per omicidio. La svolta sembra arrivata da un tatuaggio sull’avanbraccio dell’uomo: il disegno raffigura un’ancora con sotto il nome di una città albanese. Questo potrebbe ricondurre a Shpetim e Teuta Pasho, marito e moglie di origini albanesi, scomparsi a Castelfiorentino nel novembre del 2015, in circostanze mai chiarite.

In prima pagina

• C’è una svolta nel giallo dei resti umani ritrovati in tre trolley in un campo fuori Firenze: un tatuaggio ricondurrebbe a una coppia di albanesi spariti cinque anni fa a Castelfiorentino
• In Giappone è stato condannato a morte “il killer di Twitter” che ha ucciso e fatto a pezzi nove persone, otto delle quali adescate sui social
• Renzi ha fatto saltare l’incontro con Conte e ha avvertito: «Le ministre sono pronte a rimettere il mandato, se serve»
• Più restrizioni a Natale, il Comitato tecnico scientifico si spacca sul parere al governo: alcuni esperti non firmano. Conte ammette: «Qualche ritocchino ci sarà»
• Ieri altri 846 morti per il Covid. Il tasso di positività cala al 9,1%. I nuovi casi sono stati 14.844 a fronte di 163 mila tamponi. Tornano a scendere il numero di ricoveri (-423) e i posti occupati in terapia intensiva (92 in meno)
• Lunedì l’Agenzia europea per i medicinali deciderà se autorizzare il vaccino Pfizer-Biontech. Von der Leyen annuncia: «I primi europei saranno vaccinati entro la fine dell’anno»
• Nello Utah un visone è risultato positivo. È il primo caso in un animale selvatico. Negli Usa via libera al primo test fai da te.  Oliver Stone ha scelto il vaccino russo
• Il procuratore generale degli Stati Uniti William Barr si è dimesso
• Dopo le proteste dei pacifisti, la Lego ha deciso di non produrre più soldatini e carri armati
• Il gruppo jihadista Boko Haram ha rivendicato il rapimento di centinaia di studenti avvenuto venerdì scorso in una scuola in Nigeria
• La Cassazione ha confermato la condanna a 15 anni e cinque mesi di carcere per Edson Tavares, che nel gennaio 2017 sfregiò con l’acido Gessica Notaro
• Chiuse le indagini sulla maxi rissa del Pincio, quattro ragazzi a rischio processo. Per la procura fu una vendetta per un’altra lite in cui era stato picchiato anche un genitore.

Clamoroso

«In un cervello umano adulto vi sono più di 150mila miliardi di sinapsi, cioè di connessioni tra i neuroni, mentre gli assoni, le lunghe fibre di connessione tra le cellule, le superstrade su cui corrono i nostri pensieri, coprono una lunghezza totale di circa 160mila chilometri, più di un terzo della distanza dalla Terra alla Luna. Tutto questo è in ognuno di noi» (Giulio Marra, neurochirurgo) [Scorranese, CdS].

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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Tag: cadaveri

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