SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 07/01/2020
Doppio titolo a tutta pagina: Trump incita la massa. Attacco dei facinorosi trumpiani al campidoglio obbliga all’evacuazione dei parlamentari. Molto difficile commentare quello che è successo ieri, è difficile persino credere che sia successo davvero.
Nel paese simbolo della democrazia, una banda di qualche centinaio di esaltati attacca il simbolo della democrazia: il parlamento. Spinti da chi? Non da un capo-banda, da uno come loro autonominatosi “capo”. Spinti dal presidente in carica (per altri pochi giorni, ma pur sempre in carica) che continua a sostenere che le elezioni sono state truccate, e che il vero presidente è ancora lui.
Sfondano porte e spaccano finestre, si siedono e si fanno fotografare nei posti di maggior prestigio del parlamento. Le forze di sicurezza riescono a evacuare e mettere al sicuro i parlamentari, riuniti per la certificazione definitiva delle elezioni, che avverrà poi a tarda serata.
Trump, circondato dai pochi lecca-piedi che ancora gli stanno intorno, tra cui sempre il suo orrendo avvocato personale Giuliani, tace e segue gli avvenimenti alla televisione, senza poter mandare i suoi abituali messaggi perché sia Twitter che Facebook gli hanno cancellato l’account. Il sindaco di Washington dichiara il coprifuoco dalle 6 sera e senza violenze lentamente la gente scema e la grande piazza resta vuota.
Un attacco alla democrazia come non si era mai visto né immaginato qui negli USA, ricorda qualche brutto episodio dei tempi oscuri delle dittature in America Latina.
Biden accusa apertamente Trump di aver scatenato il disordine, di aver istigato la violenza che ha lasciato sbalorditi entrambi i partiti e gli alleati. Ha detto: “Questo non è dissenso. Questo è disordine, è caos. E’ molto vicino alla sedizione e deve finire adesso”.
In un discorso a tarda serata, Trump ha accennato ad un passaggio pacifico dei poteri. Vediamo se non si inventa qualcosa di nuovo, per rovinare queste ultime due settimane.
Ma c’è stata anche una nota positiva, importantissima: l’elezione dei due senatori in Georgia è stata vinta dai due democratici, che quindi adesso assicurano una maggioranza democratica anche al senato al neo presidente Biden.
Su queste pagine l’avevamo scritto, era il 24/10/2020: “Trump? Sarebbe un fallimento anche come dittatore“, mai profezia fu più vera!
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