Nel tardo pomeriggio di quel 16 gennaio del 1969 un giovane attraversò piazza San Venceslao e si fermò ai piedi della scalinata del Museo Nazionale. Si chiamava Jan Palach. Il suo gesto fermò la storia e lo scolpì nella memoria del popolo cecoslovacco e di tutti i popoli, un gesto per la libertà.
Jan Palach, aveva ventun’anni ed era venuto a Praga dal suo piccolo paese della provincia per frequentare la Facoltà di lettere e filosofia. Nella tasca del suo cappotto venne trovata una lettera, e prima di dare fuoco al suo corpo ne aveva spedite tre copie alla Facoltà, al leader studentesco di Praga e ad un suo caro amico.
«Io sono il primo a cui tocca l’onore di eseguire la nostra decisione. Sono il primo che ha avuto l’onore di scrivere la lettera, e sono anche la prima torcia. La richiesta principale è l’abolizione della censura: se questa richiesta non sarà rispettata entro cinque giorni, vale a dire entro il 21 gennaio 1969, e se la gente non dimostrerà appoggio alla nostra azione, altre torce umane mi seguiranno». Le lettere si concludevano firmate «Torcia umana n°1».
Sono trascorsi cinquant’anni da quell’evento: dopo tre giorni di lucida agonia Palach morì nell’intento di risvegliare la coscienza di un paese occupato dalle truppe sovietiche. Le speranze di libertà della Primavera di Praga, vennero spazzate dalle truppe del Patto di Varsavia e dovettero trascorrere vent’anni prima che il comunismo crollasse, ma quel giorno la morte di Jan Palach fu un grido a cielo aperto contro la dittatura e per la libertà.
Un tassello che brilla nel grande mosaico della storia millenaria della città di Praga, centro politico e culturale della Boemia e dello Stato ceco da oltre 1100 anni, Capitale del Sacro Romano Impero dal XVI al XV secolo. Oggi Praga è una delle città europee più visitate al mondo perché sa coniugare cultura e storia in maniera sapiente diventando un centro culturale e artistico di fama mondiale.
Nei primi decenni del Novecento ha conosciuto un fermento di culture diverse: quella ceca, quella tedesca, quella ebraica, influenze austriache e italiane che animarono una ricca stagione letteraria. Praga è sinonimo di Kafka, il quale si nutrì degli stimoli che la città offriva per creare il suo genio letterario. Una simbiosi quella tra la città e lo scrittore che li legò indissolubilmente, un dare e ricevere tra i due che ancora oggi esiste e persiste attraverso i racconti e i romanzi di lui e attraverso i monumenti e le vie di lei a lui dedicati, come se entrambi avessero subito una “metamorfosi”.
La storia, la letteratura e la cultura creano un abito della città elegante, fiero e affascinante ed il tutto viene avvolto da un mantello intriso di magia. Essa rappresenta uno dei tre vertici del Triangolo di Magia Bianca, compagna di Lione e Torino, la cui pianta urbana nasconde collegamenti tra il mondo terreno e ultraterreno. La curiosità per l’occulto, per il divino e la conquista della conoscenza segreta hanno trasformato la città in una fucina di maghi, alchimisti e astrologi sin dal XVI secolo durante l’impero di Rodolfo II.
Esoterismo e mistero sono altre due “identità” della città rappresentate nei luoghi e dai monumenti come il Vicolo d’Oro, il Ponte Carlo, l’Orologio Astronomico, l’Isola di Kampa e il Quartiere ebraico. Le leggende, poi, investono la città di un’aura sognante come quella della principessa Libuše, considerata la fondatrice di Praga, che ne predisse nascita e storia. Si narra che fosse una donna saggia e di grande bellezza, alla quale furono attribuiti poteri magici e che cercò sempre di operare nel giusto per il bene del suo popolo. Forse si deve proprio a lei il nome della città, ella la battezzò Prah che significa “soglia”, immaginando attraverso una visione un uomo che tracciava la soglia della sua casa.
Praga il 16 gennaio è tornata a far parlare di sé, occupando con il suo nome parte delle notizie del giorno, con il ricordo di un sacrificio estremo da parte di un giovane che amava il suo paese e che voleva vederlo libero. In realtà Praga ha sempre fatto parlare di sé grazie al suo fascino senza tempo, che ogni anno attrae turisti da tutto il mondo disposti a trascorrervi anche solo pochi giorni pur di poter dare un’occhiata a questa incredibile città.
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