Gli antifascisti protestano in piazza contro il comizio di Casapound. A rimetterci, un giornalista di Repubblica preso a calci e manganellate durante una carica della polizia. È successo ieri a Genova. Da una parte, in piazza Marsala, c’erano trenta neofascisti. Dall’altra, in via Roma, circa duemila antifascisti. In mezzo cordoni della polizia in assetto antisommossa e un cronista, Stefano Origone, che stava seguendo il presidio. Quando i ragazzi dei centri sociali hanno tentato di sfondare la zona rossa, una carica della polizia lo ha travolto.
In terra, mentre cercava di ripararsi dalla manganellate, urlava: «Sono un giornalista». Solo l’intervento un ispettore della questura che lo conosceva ha interrotto il pestaggio. Origone conta due dita rotte, contusioni ed ecchimosi sulla testa e su tutto il corpo.
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