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Una 007 donna e nera

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«Lo si sussurrava da mesi, tra un rinvio e l’altro del film a causa del Covid: in No Time to Die James Bond si ritirerà in Giamaica e verrà sostituito da un altro 007, una donna di colore. Lo ha confermato la stessa attrice che interpreta la parte, Lashana Lynch, nata a Londra e di origini caraibiche. Sean Connery non avrebbe dato alcuna importanza alla cosa, di Bond non voleva più sentir parlare. Ma Ian Fleming, razzista e misogino com’era, si starà rivoltando nella tomba: meglio che la Spectre conquisti la Gran Bretagna, piuttosto che una donna dalla pelle scura riceva da «M» la licenza di uccidere.

Intendiamoci, sostituire Daniel Craig per una parte del film non garantirà a Lashana Lynch, apprezzata per il ruolo del capitano Maria Rambeau in Captain Marvel, di diventare 007 a tutti gli effetti nel prossimo Bond. Ma già il fatto che accada per qualche decina di minuti, prima che l’inossidabile 007-maschio-bianco torni in azione, ha scatenato un bel putiferio. L’attrice è stata oggetto di pesanti attacchi dagli odiatori della rete e ha dovuto cancellarsi dai social» [Sabadin, Sta].

La Danimarca ucciderà milioni di visoni

La Danimarca prevede di abbattere i 17 milioni di visoni presenti negli allevamenti del paese. Lo farà per contenere la diffusione di una forma mutata di coronavirus. «La mutazione del virus trasmessa dai visoni per ora ha colpito 12 persone, e non sembra avere avuto effetti gravi su di loro. In realtà i rischi sono legati all’efficacia degli anticorpi umani. Potrebbe essere vanificata l’efficacia del vaccino contro il Covid-19» [Cerruti, Sta]. La Danimarca è il secondo più grande esportatore di pellicce di visone dopo la Cina.

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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