Sfogliando il New York Times

Una difficile alleanza può dare a Israele un nuovo governo

Una difficile alleanza può dare a Israele un nuovo governo. Netanyahu in pericolo. Un nazionalista di destra si allea con un centrista. Netanyahu affronta la più potente minaccia da quando è al potere: l’ultranazionalista Naftali Bennett ha dichiarato che il suo partito lavorerà con i leaders dell’opposizione per formare un governo alternativo a quello di Netanyahu. Ma sarà un’alleanza difficile, dato che l’opposizione è formata da otto piccoli partiti di idee diverse fra di loro e la carica di primo ministro ruoterebbe fra Bennett, ultraconservatore e assolutamente contrario al concetto di una Palestina-stato, e Yair Lapid, ex-presentatore televisivo che è considerato la voce del centrismo secolare.

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 31/05/2021 (TITOLO+COMMENTO)

PRIMA PAGINA       

– Una strada più facile per gli stranieri nei piani di Biden. Riforma della politica di immigrazione per cambiare le regole di Trump. Se Biden ottene sseuello che vuole, presto sarà molto più facile immigrare negli Stati Uniti. Ci saranno formulari più corti da riempire e meno controlli di sicurezza. I richiedenti avranno migliori possibilità di riunirsi alle loro famiglie e di ottenere un visto di lavoro. Secondo un primo rapporto di 46 pagine ottenuto dal New York Times, Biden intende ampliare significativamente l’immigrazione legale, abbattendo metodicamente tutti gli ostacoli posti in essere da Trump con barriere procedurali.

– Presi fra l’agonia delle cellule falciformi e un incerto sistema medico. Le persone con cellule falciforme, un raro disordine del sangue, soffrono di episodi di male insopportabile e anche di pena cronica. Hanno la malattia circa 100.000 Americani e milioni in tutto il mondo, specialmente in Africa. Promettenti sviluppi in una terapia genetica, ma mancano anni prima che si concludano gli studi, sarà molto cara e comunque non potrà riparare i danni già subiti da tessuti e organi.

– I candidati a sindaco cercano di conquistare i voti dei Latini. A meno di un mese dalle primarie democratiche, la battaglia per i voti dei latini si è intensificata e la lotta per conquistare quella comunità sta emergendo come un punto cruciale della gara. Tutti i candidati sentono l’opportunità e nelle ultime settimane della campagna si impegnano a fondo con pubblicità televisiva, telefonate in spagnolo, rallies a Harlem e visite in tutti i punti della città ad alta concentrazione latina.

– Mentre gli imprenditori lottano per trovare lavoratori, i giovani Americani ci guadagnano. Per i ragazzi americani in cerca di lavoro, questa può essere la migliore estate da anni. Con le compagnie che cercano di tornare ai livelli di prima praticamente da un giorno all’altro, i ragazzi fra i 16 e i 19 anni sembrano essere il gruppo demografico vincente. In aprile ne sono stati assunti circa 250.000 e gli imprenditori hanno anche offerto aumenti di stipendio.

PAGINE INTERNE

– Le riparazioni di un seminario. Il seminario Virginia Theological sta mandando pagamenti ai discendenti di quelli che erano stati forzati al lavoro in schiavitù.

– Prendere un passaggio in aumento. I prezzi aumentano mentre Uber e Lyft dicono che non hanno abbastanza personale per rispondere alla domanda in crescita.

– Una città turistica congelata sul posto. L’angolo di Nord Ovest, una striscia del Minnesota accessibile solo dal Canada, continua a soffrire della pandemia.

– Aumentano i casi in Nepal. Il paese ai piedi dell’Himalaya può dichiarare lo stato di emergenza sanitaria per combattere una seconda ondata in arrivo dall’India.

– A San Paolo, arte alla grande. Giganteschi “murales” nella città del Brasile spargono stile, poesia e acuti commenti in tutta la città.

– Bande armate si diffondono a Caracas. Mentre l’economia del Venezuela è al collasso, il crimine organizzato sta prendendo il potere nella città. 

– Stelle a Parigi. Rafael Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer sono di nuovo insieme al French Open, apprestandosi al torneo con differenti motivazioni.                     

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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