Di Rossella Cataneo
L’obbligo di rimanere in casa ci ha colti un po’ di sorpresa e ci ha travolti come una prigionia ingiusta. Ormai le giornate passano tra aule virtuali, compiti e videochiamate con gli amici.
Prima della quarantena, la normalità per me era prendere il pullman per andare a scuola, tornare a casa, studiare, passare un po’ di tempo con la mia famiglia ed uscire la sera con gli amici. Ora, invece, è formata da video lezioni mattutine, maratone su Netflix e videochiamate con gli amici.
E’ in giorni come questi che anche la più insignificante e piccola azione può essere qualcosa di importante. Il semplice desiderio di ritornare a stringere forte a noi tutte le persone a cui teniamo diventa sempre più forte.
Sono sicura che le cose, una volta che questa situazione sarà passata, verranno viste sotto una luce totalmente diversa.
Perché si capisce il valore delle cose soltanto quando si perdono?
Quando finirà, finalmente, tutta questa agonia e saremo liberi di uscire?
E questo incubo quotidiano, che diventa sempre più nitido e spaventoso, non fa altro che rafforzare queste mie domande.
Quando uscirò abbraccerò tutti i miei amici, festeggeremo insieme di essere di nuovi fuori nel mondo reale, andremo a divertirci passeggiando sulla spiaggia, facendo compere o semplicemente chiacchierando gustandoci una pizza. Voglio viaggiare, esplorare il mondo, conoscere tutte le culture di tutti i paesi, non darò più nulla per scontato e cercherò di sfruttare al meglio ogni secondo che ho a disposizione.Ma l’attesa è ancora lunga, lunghissima.
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