Una stagione olearia poco soddisfacente per i produttori dell’extra vergine made in Italy, che si sono trovati a fare i conti con una scarsa quantità di prodotto.
L’oro verde 2019, che in alcuni frantoi artigianali è già andato esaurito, ha però premiato i consumatori sul piano della qualità. La scarsa quantità di frutti ha infatti permesso tempi più rapidi di lavorazione che associati ad una bassa resa, cioè il rapporto tra quantità di frutti e prodotto finito, e una quasi totale assenza della mosca hanno regalato una concentrazione di polifenoli altissima contenuta nell’extra vergine oltre a sapori e profumi decisamente fuori dall’ordinario.
Stagione pessima al nord Italia, dove si è registrata in alcuni casi la totale assenza di prodotto, meglio al centro e decisamente più abbondante invece al Sud.
È Fausto Borella apprezzato professionista, Maestro d’olio, autore della guida Terre d’olio, oltre che protagonista di trasmissioni di settore in onda su Sky e RAI Uno ad accoglierci nella sua Accademiad’olio a Lucca per spiegarci il valore di un prodotto di eccellenza simbolo della tradizione del nostro Paese.
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