Il Pensiero Libero

Vedere “Fauda”, serial israeliano, per credere!

Vi sono citazioni che hanno tanti padri: «Governare gli italiani non è difficile, è inutile» è una massima di Mussolini, di Giolitti o di Churchill? Non si sa. L’unica certezza è che bisogna sempre prendere con le molle ciò che si legge sui giornali, e persino sui libri. E verificarne la ragionevole credibilità e riferibilità. 

La mia idea è che governare gli Italiani è non solo possibile ma estremamente facile. Forse non vi sono altri equivalenti nel mondo.

La pandemia del Covid19 ha offerto la prova decisiva di un tale asunto.  
Gli Italiani hanno “bevuto” di tutto e “digerito” con grande indifferenza i politici più incompetenti e ignoranti (forse) dell’intera storia patria (trovare un Ministro guardasigilli della disinvoltura di Bonafede non è roba da poco, anche per uno studioso pignolo e conoscitore profondo dei peggiori periodi di storia della Penisola); hanno sopportato la sicumera di “virologi”, “epidemiologi”, “infettivologi” venuti dal nulla e consapevoli di essere destinati a ritornare lì,  a pandemia conclusa (e quindi, comprensibilmente, irritati dall’andamento positivo della “curva”del morbo); hanno assistito a promesse fatte da oscuri burocrati, ubriacati dall’inattesa notorietà mediatica raggiunta;  hanno subito gli insulti che dai Paesi del Nord Europa piovevano su di loro anche se non senza fondamento. Poche Nazioni al mondo, infatti, danno il reddito di cittadinanza ai membri della criminalità organizzata (‘N’Drangheta – ma si scoprirà anche altre) e meno ancora scarcerano i boss mafiosi, camorristici e via dicendo prima del tempo per evitare loro d’essere infettati in carcere.

Gli Italiani hanno visto farfugliare i loro governanti di sostegni finanziari provenienti dall’Unione Europea che si volatilizzavano il giorno dopo l’annuncio; hanno assistito alla farsa di un crisi di governo minacciata da leader che il giorno dopo hanno, invece, votato per il mantenimento dello status quo ante, ammoniti dall’alto a non fare di testa propria, perché il cambio della guardia ci sarà (anche a breve e con gente da tempo nel cor di Federico) ma dopo che sarà stato deciso così, dove “vuolsi …colà dove si puote ciò che si vuole”.
La realtà è che il popol morto di carducciana menzione è il gregge più mansueto dell’intero Occidente: non ha mai conosciuto eretici, scismatici, ribelli, sanculotti e nemmeno gilet gialli.

E’ l’ultimo Paese cui si possa pensare per il miracolo ipotizzato, in astratto, da Albert Einstein di un mondo che cambia perché riesce a mutare il pensiero che l’ha creato. Un pensiero italiano, a parte pochissime eccezioni, semplicemente non esiste o è immutabile e paralizzato fin dai tempi della caduta dell’Impero Romano. 
La Roma Repubblicana, prima e unica collettività al mondo, aveva teorizzato il principio di libertà (lo hanno sostenuto autori non sospetti di patriottismo come Theodor Mommsen ed Edward Gibbon); ma tutto è finito con le infltrazioni pacifiche ebraiche e cristiane. 
Questi popoli, fanatici del martirio e della morte come nuova e vera Vita, avevano distrutto non solo le strutture dell’Impero, minandole con la loro atavica corruzione, ma ogni residuo dell’antica fiducia vitalistica e altamente positiva dei Romani, imponendo la loro filosofia cervellotica della vita oltre la morte e la sublimazione di ogni più lusinghiera aspettativa per un’immaginata felicità post-terrena.

Un serial israeliano di grande successo, “Fauda” (iniziato nel 2015 con la prima stagione e giunto, dopo il successo, negli anni dal 2018 al 2020 alla terza stagione) si propone, certamente, come primario intento di mostrarci con la forza scarna, incisiva, efficace ed essenziale di un documentario l’inferno odierno arabo-israeliano ma per noi Italiani (e forse per tutti gli Europei del Continente) dovrebbe avere, come suol dirsi, un “valore aggiunto”: mostrarci, in modo da provocare orrore, quale sia stato il seme (per molti malefico) da cui è germogliata la nostra attuale e tuttora persistente  “civiltà”.
Le radici giudaico-cristiane di cui menano vanto tanti Italiani, Europeisti convinti, altro non sono che quelle che vediamo rappresentate in “Fauda” (che significa “Caos”). 
E’ più che verosimile che non sia stato questo il messaggio che lo sceneggiatore e il  regista intendevano comunicare agli Occidentali, ma un nostro connazionale attento che voglia liberarsi dalla benda che da duemila anni porta sugli occhi può ben desumerlo dalle scene che vede.

Se le radici giudaico-cristiane non avessero trovato nelle nostre terre fertili e ridenti e sfruttato, freddamente, nel loro interesse al proselitismo  l’humus culturale della splendida civiltà greco-romana (anche con il suo risvolto pagano, godereccio e solo allegramente religioso) nei secoli le nostre città avrebbero assunto l’aspetto delle odierne Ramallah, Nablus, riprese abbondantemente nel film. 
Ma la disgregazione ambientale che non è avvenuta nei nostri luoghi di dimora è accaduta nel cervello degli Italiani che da duemila anni conoscono la sottomissione supina e la paura forsennata per ogni tipo di autorità, religiosa o civile.

Governare gli Italiani da parte di Pontefici, Monarchi, Tiranni, Signori Feudali sarà pure stato inutile il “popolo gregge” ma è stato oltremodo utile per le fortune dei Capi.
Anche ogni pur modesto  parroco (come lo sarebbe stato ogni sceicco o rabbino), con l’aiuto di fedeli correligionari, è riuscito a  impossessessarsi o a partecipare al potere di governo.
Agli Italiani si può imporre di tutto e di più: di votare come di non votare; di accettare sussidi o di subire soprusi; di starsene chiusi in casa o di uscire (se  il beneplacito di una guardia comunale che non lesina loro la più rancorosa arroganza non ritenga di multarli salatamente).
La sottomissione degli Italiani al potere costituito impedisce loro anche di vedere la scarsa qualità o l’inesistenza politica di chi legalmente li governa e persino la paura disegnata sul volto di chi dovrebbe dare loro forza e conforto (cosiddetto “spirituale”). 
Vedere il bel serialisraeliano per credere: la Faudaè già nel nostro presente!

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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