Sfogliando il New York Times

400.000 morti in un anno e fallimenti a tutti i livelli

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 18/01/2021

PRIMA PAGINA

– 400.000 morti in un anno e fallimenti a tutti i livelli. Senza un piano unificato contro il virus, gli stati hanno combattuto con gli esperti, i lobbisti e il pubblico. Per quasi tutta la durata della pandemia, polarizzazione politica e rifiuto della scienza hanno ostacolato la capacità degli Stati Uniti di controllare il coronavirus, specialmente a livello federale dove Trump ha dichiarato che il virus “sarebbe sparito”, si e’ scontrato con gli scienziati e ha abdicato alle sue responsabilità per un’epidemia che richiedeva uno sforzo nazionale per essere sconfitta, lasciando tutte le decisioni agli stati. Ma i governatori e le autorità locali hanno sprecato il momento, ignorando i consigli degli scienziati e dei loro stessi esperti. Circa un anno dopo che fu annunciato il primo caso a Seattle il 21 gennaio, si vede chiaramente l’ampiezza del nostro fallimento: quasi 400.000 morti e numeri record di casi nuovi, ospedalizzazioni e altri morti. Biden ha detto  che appena al potere (fra tre giorni) metterà in moto una strategia federale che comprenderà l’obbligo di usare la mascherina per i prossimi cento giorni e un piano per ampliare la distribuzione del vaccino.

–  La stagione dei perdoni arricchisce gli alleati del presidente. Mentre Trump si prepara a lasciare, i ricchi che hanno bisogno del perdono dànno abbondanti “mance” a chiunque possa avere accesso al presidente per perorare le loro cause. La facoltà di perdonare sta nella costituzione per dimostrare clemenza verso chi eventualmente se la meriti, non per premiare amici e alleati e certamente non per soldi.

– Noi abbiamo solo seguito i suggerimenti di Trump, dicono numerosi accusati di insurrezione. Un gruppo di accusati sostiene, nei documenti del tribunale e in interviste, di aver partecipato all’attacco perché il presidente li ha incoraggiati a farlo. Per esempio, uno ha detto che “seguiva le istruzioni del presidente”, un altro che “stava rispondendo alla chiamata del presidente”.

–  Le teorie traballano, ma i sostenitori di QAnon lo credono fermamente. QAnon e’ un website specializzato in teorie senza alcun fondamento, molto seguito dai trumpisti. Sostiene che il mondo è guidato da un gruppo di pedofili satanici che comprendono i democratici e l’ elite di Hollywood, e che Trump ha lavorato segretamente per anni per portare il tutto alla luce del giorno.

– I repubblicani rigirano l’attacco al Campidoglio con un’ondata di misinformazioni. Subito dopo l’attacco, tutte le parti della scena politica condannarono l’azione dei partigiani di Trump. Ma adesso esponenti del partito repubblicano e altre figure pubbliche cercano di cambiare le cose, dando la colpa a gruppi di estrema sinistra e ai sostenitori del movimento Black Lives Matter.

– In lotta con Putin, Navalny è arrestato a Mosca. Aleksei Navalny è tornato in Russia cinque mesi dopo essere quasi morto per avvelenamento ed e’ stato arrestato all’aeroporto, una dimostrazione di coraggio da parte del leader dell’opposizione e di ansietà da parte di Putin.   

PAGINE INTERNE

– 400.000 morti in più negli USA. Le morti in tutto il paese sono state il 18% in più del normale fra marzo e dicembre, come dimostra un’analisi fatta dal Centro di Controllo delle Malattie.

– Accordo segreto fra i giganti della tecnologia. Facebook doveva competere con Google nella vendita della pubblicità ma, un accordo segreto ha cambiato le cose, sostiene il tribunale incaricato di indagare su possibili violazioni delle leggi sul monopolio.

– Dov’è quel Peloton? Le consegne delle biciclette per esercizio in casa hanno subito ritardi a volte di mesi, a causa dell’aumento delle richieste provocato dalla chiusura delle palestre pubbliche per il covid.

– Le parole di King risuonano ancora. I discorsi di Martin Luther King hanno un particolare rilievo dopo un anno tumultuoso.

– Il nuovo governo. Una pagina intera con i profili e le foto dei trenta nominati da Biden come membri del prossimo governo.

– Influente produttore musicale. Necrologio di Phil Spector, grande produttore musicale negli anni 60, finito in prigione nel 2009 per omicidio.  

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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