Sfogliando il New York Times

Aumentano le richieste di destituire Trump mentre i membri del governo se ne vanno

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 08/01/2020

– Titolo a tutta pagina su due righe, sopra a quattro grandi foto dei danni fatti all’interno del Campidoglio. Aumentano le richieste di destituire Trump mentre i membri del governo se ne vanno. Il presidente finalmente concede di aver perso in un video. Le prospettive di accorciare la presidenza, anche se solo di pochi giorni, appaiono remote. La strada dell’impeachment, che potrebbe essere iniziata dai democratici, sembra troppo lunga e difficile, mentre l’articolo 25 della costituzione (dichiarare il presidente inabile) può essere invocato solo dal Vice-presidente Pence che non sembra disponibile. In tarda serata, sotto pressione da chi gli sta ancora intorno e forse conscio della possibilità di essere accusato di tradimento e insurrezione per l’incitamento dato ai rivoltosi, ha registrato un filmato di 2 minuti e mezzo, dove dice: “Una nuova amministrazione sarà inaugurata il 20 gennaio.  E mi adopererò affinché la transizione sia scorrevole e ordinata”.   

PRIMA PAGINA

L’invasione del Campidoglio mette la polizia sotto esame. Sei giorni prima dell’invasione, la deputata Maxine Waters aveva dettagliatamente interrogato il capo della polizia del Campidoglio sulle misure di sicurezza in atto, compresa la possibilità di disordini di massa. Aveva ricevuto risposta che la polizia era preparata e teneva tutto sotto controllo. Invece no, quando gli estremisti pro-Trump si sono scatenati, hanno abbattuto le barricate, spaccato finestre e porte, sono andati dove volevano quasi senza opposizione. Delle centinaia di invasori, la polizia ne ha arrestati solo 14.

– Dopo i disordini, la resa dei conti per il Partito repubblicano. Trump non solo ha ispirato i facinorosi, ma ha anche portato il partito repubblicano vicino a un punto di rottura. Persa la presidenza e le due camere, i repubblicani sono così profondamente divisi che pensano di dover rompere definitivamente con Trump e fondare un nuovo partito. L’atto di violenza di mercoledì può rimanere per decenni come una macchia del partito, come a suo tempo il Watergate.

– Con il senato sotto controllo, Biden solidifica il suo programma. Poche ore dopo che le due camere avevano confermato la sua elezione a Presidente, Biden ha nominato il giudice Garland nuovo ministro della giustizia, e ha tracciato i suoi piani economici, che dovrebbero cominciare con la legge  sullo stimolo economico di 2.000 dollari.

– “Siamo noi che abbiamo il potere”: un desiderio bollente di sconsacrare il Campidoglio. Erano presenti famosamente infami nazionalisti bianchi e teorici delle cospirazioni che vanno spargendo oscure visioni di satanisti pedofili che governano il paese. Altri erano anonimi cittadini in arrivo dall’Indiana e dalla South Carolina per vedere e sentire il presidente e obbedire al suo richiamo. Uniti a centinaia di facinorosi che hanno abbattuto porte e finestre del Campidoglio per sentirsi che avevano per poche ore fatta fuori l’elite che odiano. Uno ha detto: “Volevamo far vedere a questi politici  che siamo noi al potere, non loro. Ne abbiamo la forza”.

PAGINE INTERNE

– Il Giappone dichiara l’emergenza. Contagi e morti in aumento costringono il primo ministro a ordinare chiusure a Tokyo e altre tre prefetture.  

– La pandemia capovolge la fuga dei cervelli. Per ora. L’Italia, con la Romania e la Polonia, era fra i paesi che mandavano più lavoratori all’estero. Ma la pandemia ha rivoltato la situazione.

– Il costo dei danni provocati da disastri naturali negli USA e’ raddoppiato a 95 miliardi nel 2020. Uragani, incendi, inondazioni e altri disastri hanno causato danni per 95 miliardi nel 2020.

– Musk è diventato l’uomo più ricco del mondo. Elon Musk, capo della Tesla e di SpaceX, ha sorpassato Bezos , il fondatore di Amazon, nella classifica dei miliardari di Bloomberg.        

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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