La Finestra sul Cortile

Come mio figlio

Ho il ricordo di una persona che avendo lavorato all’estero (Europa allora non comunitaria) per undici anni, direttamente per una istituzione italiana, non ottenne la cittadinanza italiana dopo una lunga e meticolosa verifica di tutta la documentazione fatta dal Viminale. Cosa che fu molto dannosa per la sua vita e nel merito anche ingiusta. Niente da fare. Alla fine di quella lunga istruttoria qualcosa mancava per ottenere la validazione.

Non faccio questo riferimento per lodare la lenta e spesso inesorabile burocrazia italiana.

Dico solo che la pubblica amministrazione agisce con un plurale sistema di valutazioni che rendono alla fine possibili, perché corrispondenti a norme, ricorsi in sede di giustizia amministrativa.

Lungaggini, errori e qualche svarione sono sempre possibili.

Ora – sia pure nel quadro di un evento da “prima pagina”, che ha messo i sentimenti dell’opinione pubblica allo scoperto – la decisione sulla cittadinanza italiana a un minorenne, certo meritevole di ogni elogio civile, avviene con la seguente procedura:

  • il ministro di riferimento prima dice di no per non cedere in termini di principio sulla materia dello “ius soli”
  • poi ci pensa su una notte e vedendo l’andamento dell’opinione pubblica e dei media, cambia idea e dice di sì.
  • l’altro partner di governo – che a sua volta ha visto l’onda demoscopica e mediatica – si affretta a dire che è lui che, alla buona, lo ha convinto.
  • ed è così che il ministro di riferimento svela allora la vera ragione “tecnica” della decisione: “è come mio figlio”.
Matteo Salvini e Rami. Photo credit: YouTG.net

Noi non siamo favorevoli all’Italia burocratica, impersonale, priva di sentimenti civili. Ma non siamo nemmeno entusiasti per questo ritorno – con queste forme – alla procedura dei valvassori e valvassini, signorotti non dello “ius soli” ma dello “ius vitae ac necis” del diritto romano che da duecento anni è fuori legge dalle nostre leggi.

Condividi
Stefano Rolando

Stefano Rolando è nato a Milano nel 1948, dove si è laureato in Scienze Politiche e specializzato alla Scuola di direzione aziendale della Bocconi. Tra vita e lavoro si è da sempre articolato tra Milano e Roma. E' professore universitario, di ruolo dal 2001 all’Università IULM di Milano dopo essere stato dirigente alla Rai e all'Olivetti; direttore generale dell'Istituto Luce, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Consiglio Regionale della Lombardia. Insegna Comunicazione pubblica e politica e Public Branding. Ha scritto molti libri sia su media e comunicazione che di storia, politica e questioni identitarie. Da giovanissimo è stato segretario dei giovani repubblicani a Milano, poi ha partecipato al nuovo corso socialista tra anni settanta e ottanta. Poi a lungo non appartenente. Più di recente ha lavorato sul civismo progressista (Milano e Lombardia) e su un progetto politico post-azionista in relazione al quale è parte della direzione nazionale di Più Europa.

Ultimi articoli

Il sistema di scarico moderno: tecnologia al servizio dell’ambiente

Il silenziatore è un componente fondamentale nel sistema di scarico delle automobili moderne. Il suo…

6 Febbraio 2025

Servono gli hastag nei post di LinkedIn?

Il LinkedIn Top Post di oggi è di Laura Copelli che ci parla dell'uso degli…

3 Febbraio 2025

Osare In Grande

La Vulnerabilità non è debolezzaLa vita appartiene a chi entra nella arena, Brené Brown ci…

3 Febbraio 2025

Come collaborare con le persone difficili

L’umanità è bella perché varia, dice qualcuno. Certo, ma alcune variazioni mettono a dura prova…

3 Febbraio 2025

Come smettere di preoccuparsi e iniziare a vivere

Tecniche e metodi per gestire stress e smettere di preoccuparsi.Stress, preoccupazioni, paure ci inseguono ogni…

29 Gennaio 2025

Big Tech e Governo USA

Il LinkedIn Top Post di oggi è di Alec Ross che ci parla del ruolo…

29 Gennaio 2025