Sfogliando il New York Times

Con il risorgere del virus, gli Americani temono di tornare indietro

Con il risorgere del virus, gli Americani temono di tornare indietro. Una media di 1.500 morti al giorno, quasi tutti i giorni. Milioni rifiutano il vaccino, portando i contagi ad aumentare di 6 volte in estate. Un’estate cominciata con una forte diminuzione dei contagi e fondate speranze che il peggio del covid era passato, sta finendo con un aumento delle morti, ospedali pieni e l’amara consapevolezza che il coronavirus rimarrà nella vita americana per lungo tempo. Con più di 160.000 nuove infezioni e 100.000 ospedalizzazioni al giorno, questo weekend di fine estate sembra un ritorno al 2020.

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 06/09/2021 (TITOLO+COMMENTO)

PRIMA PAGINA

– Gli atleti si scontrano con il più duro dei rivali: i potenti uragani. Gli uragani che si sono abbattuti sulla Louisiana e il sud del Texas con eccezionale violenza e frequenza nell’ultimo mese, ha portato le scuole a sospendere tutte le attività sportive. L’ultimo in ordine di tempo, l’uragano Laura, sta ancora imperversando con venti a quasi 250 chilometri l’ora e inondazioni più alte di 6 metri.

– Srotolato il tappeto di benvenuto per i rifugiati afghani. Migliaia offrono aiuti dalle due parti dello spettro politico. 

In tutto il paese gli Americani, indipendentemente dalle loro fedi politiche, si stanno facendo avanti per dare il benvenuto agli afghani che hanno aiutato l’America nella più lunga guerra della storia. Dal Minnesota, dove un agricoltore sta cominciando a produrre carne “halal” (quella permessa dal Corano), al Texas  dove il pastore della chiesa evangelica ha dichiarato: “Anche l’isolazionista più di destra deve riconoscere le responsabilità che noi Americani abbiamo verso chi si è sacrificato per aiutarci” , alla California e Arkansas dove volontari comprano cibo, offrono passaggi dall’aeroporto e ospitano famiglie di rifugiati in casa.

– Movimento in Texas per bloccare la maggior parte degli aborti. La legge riflette un cambio culturale e giudiziario.  In Texas le cliniche dedicate agli aborti si sono svuotate col passaggio della legge che proibisce quasi tutte le possibilità di abortire legalmente. È il momento culminante di anni di politica repubblicana e nomine di giudici conservatori che ha portato a un profondo cambio culturale in una materia legale fin dal 1973, quando la Suprema Corte si pronunciò a favore dell’aborto in una  famosa sentenza che rese l’aborto diritto costituzionale. 

– Generale napoleonico non riesce ad aiutare Francia e Russia a fare la pace. La restituzione dalla Russia alla Francia della salma del generale Gudin,un favorito di Napoleone  morto in guerra nel 1812 , doveva avvenire con grande solennità e spettacolarità e aiutare a migliorare i rapporti, ora piuttosto tesi, fra i due paesi. È invece avvenuta in sordina, usando un aereo privato pagato da un oligarca russo e senza alcun riflesso politico. 

– I Nicaraguensi vivono nella paura mentre Ortega dà la caccia agli oppositori. Da giugno, la polizia ha arrestato o messo agli arresti domiciliari 7 candidati alle elezioni presidenziali di novembre e dozzine di attivisti politici, lasciando la candidatura di Ortega senza nessun credibile sfidante e trasformando il Nicaragua in uno stato di polizia.

PAGINE INTERNE

– Ricordando una battaglia di 100 anni fa per i diritti dei minatori di carbone. Nel 1921, minatori di carbone oppressi e sfruttati, si scontravano con la polizia nel più grande rivolta dai tempi della guerra civile.  

– Dove l’inondazione non ha risparmiato nessuno. Le piogge record dell’uragano Ida hanno danneggiato tutte e ciascuna delle case di un quartiere del Queens.

– Le proteste in Thailandia sono eventi giornalieri. Con più di 12.000 morti, pochi vaccinati e l’economia in rovina le dimostrazioni contro le autorità stanno diventando più violente. 

– Aiutando i rifugiati afghani. Summia Tura, la prima donna afghana a vincere la prestigiosa borsa di studi Rhodes  Scholar, ha aiutato il padre e lo zio a lasciare Kabul. Aiutare altri afghani – ha detto – è diventata la sua missione.

– L’incasso di Hollywood. Con gli incassi dei cinema crollati durante la pandemia e i numeri dei film in TV difficili da ottenere, l’industria cinematografica è spesso incapace di determinare se un film è un successo o un fallimento.

– Per piacere non andartene. Molte compagnie combattono gli effetti del lavoro remoto offrendo agli impiegati più tempo libero e altri benefici. 

– Rivisitando l’11/9 differentemente. Dopo 20 anni, è tempo per la TV di trattare l’11/9  come un serio, anche se divisivo, evento storico, invece che solo come una dovuta rimembranza.   

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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