Photo credit: Connessioniletterarie
Il nuovo governo: meglio di così non era proprio possibile. Finalmente il nuovo governo è al completo: ministri, con o senza portafogli, vice ministri e sottosegretari, sono tutti al loro posto, pronti a dare il segno del cambiamento della vita pubblica italiana. Sono tutte brave persone, scelte per la loro onestà e capacità professionale, ognuno nel settore dell’amministrazione pubblica di cui è stato posto al vertice.
Chi era pratico di strutture ricettive, agriturismi compresi, dovrà occuparsi di agricoltura e turismo, un’accoppiata inedita che da finalmente un senso istituzionale all’agriturismo. Della sanità pubblica si occuperà invece un anatomo-patologo, che ha una sicura competenza in fatto di cadaveri e saprà quindi dove mettere le mani a proposito del servizio sanitario nazionale. Lavoro ed industria saranno campo di azione di un giovane che ha avuto solo una tenue esperienza lavorativa e sarà quindi in grado di vedere in una prospettiva originale ed inedita i problemi dell’occupazione e dello sviluppo economico.
Gli affari interni saranno di competenza di un esperto in fatto di sicurezza: sembra che abbia compiuto lunghi e seri studi a proposito dei comportamenti umani a seconda del colore della pelle, pronto a dividere gli individui in “du’ parte, bianca, e nera: Una pe annà in cantina, una sur tetto” (G.G. Belli – Er giorno der giudizzio).
C’è dunque da stare tranquilli, finalmente sono state premiate onestà e competenza e gli italiani sono salvi. Corrado Mantoni, il notissimo Corrado, divenne celebre per la conduzione negli anni ’60 di una trasmissione radiofonica: “Dilettanti allo sbaraglio”.
Mi meraviglio di Lei caro professore, un così attento osservatore delle cose della politica! Non c’è soltanto la dottoressa anatomo-patologo a presidiare il ministero della salute, ma di rinforzo c’è un sottosegretario agli Interni che si vanta di aver fatto 2500 autopsie di cui spesso, dicono i suoi estimatori, racconta raccapriccianti particolari. E che dire della nutrita pattuglia dei complottisti divisi equamente al ministero della Difesa e degli Interni: il primo mettendo a frutto la sua esperienza in servizi segreti non smetterà mai di cercare la verità sull’11 settembre essendo un convinto sostenitore che quella di Al Qaida fu una messinscena e che gli americani le due torri se le sono buttate giù da soli.
Sulla stessa linea il sottosegretario agli Interni che da sempre sta cercando di svelare l’altra messinscena, sempre organizzata dagli americani, dello sbarco sulla Luna. Molto più seria appare la linea politica del sottosegretario agli Esteri che non cerca complotti perché secondo Lui non ce ne bisogno per dimostrare che “Stati Uniti e Unione Europea appoggiano lo Stato Islamico” così come agli Affari Europei è rassicurante la posizione del sottosegretario che è un convinto sostenitore che “i Trattati europei uccidono la Costituzione Italiana”.
Caro professore ho cercato nei suoi libri di storia su Montecitorio qualche governo o almeno qualche commissione in cui personaggi simili abbiamo servito la Repubblica. È stata una ricerca inutile! Forse è per questo che lo chiamano governo del cambiamento.
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