Il Pensiero Libero

Gli effetti della cultura dominante sulla politica dei Paesi

Ambrogio Lorenzetti, artista che dai Commentari di Lorenzo Ghiberti risulta essere stato, oltre che grande pittore, acuto filosofo, è universalmente celebre per gli affreschi del Palazzo pubblico di piazza del Campo a Siena. Le Allegorie, la descrizione degli effetti che sul Buono e sul Cattivo Governo possono avere le idee dominanti in un Paese meritano una riflessione.

Non si fa fatica, infatti, ad indovinare che per il Mal Governo l’Italia gli abbia offerto molto materiale (la Iustitia legata, svilita, senza manto, scettro e corona: la bilancia spezzata in due; la Tirannide strabica, zannuta e, come il diavolo, cornuta, la zampa artigliata e via dicendo).

Allegoria del Cattivo Governo. Ambrogio Lorenzetti (1285/90 1348).

Riesce, invece, più difficile immaginare da quale Paese l’artista abbia tratto ispirazione per descrivere e affrescare le scene del Buon Governo. La mia personale idea che Lorenzetti abbia immaginato per il suo luogo di Bengodi, la polis greca e la res publica Romana, quella antecedente all’immigrazione ebraica, cristiana e all’egemonia del pensiero platonico (e post).
In quei luoghi, prevaleva ancora una visione monistica della realtà, priva delle fantasie e fumisterie del dualismo religioso e filosofico, basata sull’individualismo concreto e non sull’universalismo astratto delle Idee che prendono il posto delle cose.

Allegoria del buon governo – Ambrogio Lorenzetti (1285/90 1348).


E come Lorenzetti, al pragmatismo operativo dei “Buoni governanti” empiristici e concreti hanno guardato con motivata ammirazione molti geni dell’umanità, diffidenti degli universalismi, falsamente salvifici e benefici. Herik Ibsen riteneva che l’esaltazione degli ideali nobili e degli alti valori fosse pura menzogna. E molti altri filosofi e scrittori sono stati pienamente d’accordo con lui. Tutti gli idealismi mascherano la realtà e rendono soprattutto la lotta politica più aspra e conflittuale per la carica di odio che è connessa a ogni “diversità” di opinioni, manifestata dagli esseri umani. In ciò “veri lupi”, a detta di Hobbes, per i loro consimili; soprattutto dopo che la mediorientalizzazione della vita occidentale (post Roma Repubblicana) ha imposto l’imperativo religioso che un nemico di Dio va ucciso e non fatto prigioniero (e ciò a causa del pericolo, che continui ad avere e a diffondere le sue idee).

Ignazio De Loyola definiva “santa” l’”occisione dei nemici di Dio” ed è particolarmente ricca la storia delle distruzioni cristiane: dai pagani, agli ebrei, dai mussulmani alle Crociate, agli infedeli del Messico e del Centro-America oltre ad altre consimili ribalderie. Per il raggiungimento di Nobili Ideali è giocoforza che l’emozione prevalga sull’intelligenza e sul raziocinio.

Per l’affermazione conclamata dei Diritti Umani si possono compiere le più ignobili nefandezze. E ciò perché si è portati a ignorare la realtà e a inseguire il sogno e l’utopia. In altre parole, volendosi perseguire l’ordine, si crea il caos. Dell’intuizione di Ibsen, la Storia ha offerto valide e significative prove; soprattutto dopo che la guerra per l’affermazione degli Ideali e dei Valori religiosi è stata incrementata con la lotta, altrettanto feroce, tra gli Ideali e i Valori dei fascisti e dei comunisti, discendenti alla lontana, del loro Maestro laico, Platone.

Baruch Spinoza che qualificava “impostori dell’Umanità” Mosè, Cristo e Maomento, a causa degli assassini provocati sul Pianeta dalle loro predicazioni, ignorava, ovviamente, che i seguaci futuri del fantasioso filosofo ateniese, tacendo sul mondo iperuranico, avrebbero inventato i giochetti dell’Idea Universale e degli Io particolari (con una sorta di partita a scacchi tra tesi, antitesi e sintesi) provocando morte e stermini di analoghe proporzioni.

Solo l’intelligenza successiva ai genocidi del “secolo breve” ha fatto scoprire (e non per tutti, purtroppo!) il marcio di tutti gli ecumenismi e universalismi oltre che di tutti gli Ideali che si ripromettono di salvare l’umanità e di garantire i cosiddetti human rights. “Non usare parole straniere: “ideali”. Noi abbiamo una nostra parola eccellente: “bugie” – fa dire Ibsen a uno dei protagonisti della sua commedia “The Wild Duck”.

Ma Samantha Power, ambasciatrice di Barack Obama all’ONU, probabilmente, non apprezza il drammaturgo norvegese e quando scrive le sue memorie in un libro dal titolo “The education of an Idealist” esalta le organizzazioni come Human Rights Watch e tutti quei movimenti (ecologisti, pacifisti, buonisti) che (non si sa da chi sorretti e finanziati) “marciano” sulle strade del mondo per nobili obiettivi.

Peccato che tali imponenti manifestazioni non siano mai riuscite a impedire agli Stati Uniti d’America, governati dai “Presidenti” prediletti e voluti dagli gnomi di Wall Street (e ciò, proprio fino a Obama) di non intervenire – non per un difetto di conoscenza o di influenza ma per mancanza di volontà (lack of will, scrive la Power) – tutte le volte che i “diritti umani”, di libertà e di vita, sono stati messi a rischio nella storia recente dell’umanità. E ciò, non soltanto nell’America Latina. Le violazioni del diritto internazionale da parte degli Stati Uniti d’America, retti dai Presidenti delle passate legislature nonché delle Istituzioni da essi governate sono state veramente molteplici.

Il volume della Power è stato recensito in senso argutamente critico da David Rieff e Franco Continolo ne ha dato notizia con le sue email agli amici. Dobbiamo ringraziarlo per il suggerimento della lettura.

Sotto un aspetto diverso ma non troppo distante, parlare male dell’illuminismo francese con alcuni intellettuali italiani (in realtà la grande maggioranza di essi) è come investire in India una mucca sacra e tentare di farla franca o come bestemmiare contro il Dio unico nei Paesi di religione monoteistica mediorientale senza che insorga con veemenza (se non violenza) l’ira dei religiosi per la blasfemia compiuta.

Ho scritto un libro dal titolo: “Le luci spente dell’illuminismo” (pubblicato da Avagliano nel 2010 in edizione fuori commercio) con il sottotitolo: “Il diario nel tempo di un black out della Ragione”, in cui il mio giudizio sul pensiero dei nostri cugini d’oltrealpe era meno severo di quello che mi sento di esprimere oggi.

Da allora, infatti, già nei miei scritti, dell’Illuminismo francese ho parlato in modo diverso distinguendolo soprattutto dall’Illuminismo Inglese. Certamente, anche in Inghilterra il ricordo dell’assolutismo degli Stuart e della dittatura di Oliver Cromwell aveva avuto un peso per le scelte illuministiche contrarie all’intolleranza soprattutto religiosa, e non v’è alcun dubbio che il bene fatto alla laicità di una modesta parte della cultura europea a opera di Voltaire, Diderot e d’Alembert sia stato enorme. Ma è circa gli effetti politici dei due movimenti di pensiero che occorre distinguere nettamente le due correnti di pensiero ricordate sotto lo stesso nome.

Il risultato dell’illuminismo inglese, sotto l’aspetto della polis,è stato quello benefico portato dalla rivoluzione del 1688: avere contribuito, cioè, a risolvere i problemi del difficile rapporto tra l’Istituto monarchico e il Parlamento. E quegli effetti ancora perdurano: sono la caratteristica più saliente della liberal democrazia britannica.

La rivoluzione del 1789, figlia dell’illuminismo francese, ha avuto, invece, il ben più drastico effetto di “decapitare” in senso non traslato la monarchia, facendo tagliare materialmente le teste dalla ghigliottina a Luigi XVI, a Maria Antonietta e via dicendo e di sostituire al potere degli aristocratici quello, altrettanto poco commendevole, dei borghesi.

Inoltre alla sobrietà inglese ispirata alla filosofia di John Locke e di David Hume l’illuminismo francese ha contrapposto il reboante trinomio: fraternité, egalitè, liberté rivelatosi ben presto, e cioé fin dall’epoca del Terrore, un terribile bluff.

La dittatura Napoleonica va vista come il naturale prosieguo di quelle idee che mandano in visibilio tanta parte degli intellettuali italiani. Essa era chiaramente conseguente al collegamento delle idee illuministiche francesi con la cultura prevalente nell’Europa continentale, ferreamente dominata da idee assolutistiche e autoritarie di origine religiosa (ebraico-cristiana) o filosofica (post-platonica).

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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