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Il coronavirus fa schizzare in alto il conto della spesa degli italiani

Succede Oggi

Sole su tutta l’Italia • Giornata del Vesak • Vertice dei ministri della Salute europei • Incontro tra Protezione civile e Federazione italiana giuoco calcio • Eva Cantarella e il vaso di Pandora • Arrivano in libreria l’amore di Pasternak e il saggio dell’Abbé Pierre • Pelè su Canale 5, Alessandro Gassmann su Raicinema Uno, Parasite su Sky Cinema Due • Il Vangelo di oggi: «Un servo non è più grande del suo padrone».

Coronavirus ed aumento dei prezzi al supermercato

«Il coronavirus ritocca (all’insù) il conto della spesa degli italiani. I prezzi dei beni alimentari, certifica il termometro ufficiale dell’Istat, sono cresciuti del 2,8% ad aprile, molto più di un’inflazione rimasta ferma al palo.

La realtà degli scaffali dei supermercati racconta però una storia più turbolenta: il costo delle arance è cresciuto del 24% nel primo mese di lockdown per la caccia “salutista” alla vitamina C e per l’aumento del 30% dei costi logistici. Il prosciutto cotto è balzato del 13% (dati Ismea) perché nessuno ha più voglia di accalcarsi ai banchi dei salumi e compra la busta pre-affettata, che è più cara. Il boom della domanda ha mandato alle stelle il prezzo dell’alcol, mentre il costo di cavolfiori (+93%), broccoli, carote e cipolle è stato trainato all’insù dalla richiesta di verdura non deperibile. Lo stop alle importazioni ha fatto schizzare all’insù le quotazioni dei peperoni siciliani. Le fragole sono partite al rialzo negli ultimi giorni. “Ma è perché mancano i braccianti per raccoglierle e ce ne sono poche – spiega Lorenza D’Annunzio di Unaproa, l’associazione dei produttori di ortofrutta –. Lo stesso capiterà per le albicocche che oltretutto scarseggeranno in questa stagione”.

Il listino di carne bovina e suina vive invece una situazione bipolare: i prezzi all’ingrosso sono scivolati del 35%, quelli al dettaglio sono rimasti più o meno sui livelli pre-coronavirus o addirittura cresciuti come è successo ai wurstel (+11%) e alla carne in scatola (+6%) grazie al sostegno della domanda.

Il prezzo del latte fresco sul mercato libero, orfano dei consumi per i cappuccini al bar, è sceso del 19%. Ma quello di un litro al supermercato (condizionato anche da quotazioni blindate da contratti pre-virus) è cresciuto del 2% e la mozzarella, con tutte le famiglie chiuse in casa a fare pizza, è salita del 5%.» [Livini, Rep].

«Oggi i limoni costano tanto perché manca l’offerta straniera e perché i camion che vanno a prenderli in Sicilia, che di solito portavano al Sud beni industriali, hanno viaggiato vuoti all’andata quando l’industria era ferma» [Lorenzo Bazzana, responsabile economico di Coldiretti].

Clamoroso

Fatturato mondiale delle mascherine l’anno scorso: 1,5 miliardi. Adesso: 30 miliardi [Rao, ItaliaOggi].

In prima pagina

• Il virus sta perdendo forza
• In alcune regioni bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti riapriranno il 18 maggio. L’ha detto Conte, l’ha confermato il ministro Boccia. A Milano ieri ristoratori e baristi hanno protestato in piazza. La polizia li ha multati per assembramento.
• La curva dei contagi in Italia torna a salire. Ancora tanti i morti, 369, la maggior parte in Lombardia. Secondo la Protezione civile ieri ci sono stati ottomila guariti e ora le persone che hanno sconfitto il virus sono più di quelle attualmente malate
• La Camera ha approvato un emendamento per permettere le messe. Unici a non votare a favore Lega e Fdi. L’Agenzia delle entrate fa sapere che le mascherine sono detraibili al 19%. I militari russi arrivati per portare aiuti da oggi lasciano l’Italia. Una ricerca condotta a Milano indica che il virus è presente anche nei fiumi e nelle acque reflue ma è inattivo
• Da gennaio ad aprile sono morti 300 anziani al Pio Albergo Trivulzio di Milano, 114 in più rispetto alla media del quinquennio precedente.
• Pompeo fa marcia indietro e dice che gli Usa hanno «prove significative» che il coronavirus venga da un laboratorio di Wuhan «ma non hanno ancora certezze». La Cina non intende permettere un’indagine internazionale sull’origine del virus. Trump ci ripensa, non vuole più sciogliere la task force di Fauci.
• Oltre il 90% dei morti per coronavirus sono cittadini di paesi ricchi (Lancet). La Gran Bretagna ha superato i 30 mila decessi. Hanno riaperto le scuole della provincia di Hubei, dov’è iniziata l’epidemia. Per la priva volta in 115 anni la metropolitana di New York si è fermata per permettere la disinfestazione.
• Il campionato di calcio tedesco riparte nella secondò metà di maggio, l’ha deciso il governo di Angela Merkel. In Italia il ministro Spadafora prende ancora tempo e dice solo che il 18 maggio «auspicabilmente» le squadre potranno tornare ad allenarsi in gruppo
• La Commissione europea prevede che nel 2020 il Pil italiano crollerà del 9,5%. È il peggiore dato dell’area euro dopo quello della Grecia
• Il guardasigilli Bonafede ha deciso di rimandare in galera tutti i mafiosi scarcerati per l’emergenza coronavirus. Allo studio un decreto per annullare le scarcerazioni
• Il governo è spaccato sulla sanatoria per i migranti irregolari che lavorano nei campi italiani. Il M5s è contrario, la ministra renziana Bellanova minaccia le dimissioni se la misura non sarà approvata. Il Papa: «Accolgo l’appello dei braccianti sfruttati»
• L’unica prova orale dell’esame di maturità durerà un’ora
• Nell’ultimo sondaggio di Ixé la Lega è scesa sotto il 25%. Ha perso quasi dieci punti dalle Europee. Il Pd è stabile al 22,9%, Fdi in una settimana è cresciuta di quasi due punti
• Circa 3,7 miliardi di anni fa su Marte scorrevano grandi fiumi
• Higuain vuole lasciare la Juve e passare al River Plate
• È morto a 73 anni Florian Schneider, fondatore insieme a Ralf Hütter del gruppo di musica elettronica Kraftwerk

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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