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Il mistero 5-stellare alla luce del sole

Tra i “ci sta” e ” non ci sta”, l’articolo di Alberto Benzoni (Chavez avrebbe finanziato, 10 anni fa, il M5S. E allora?) sembra scritto in codice (o forse sono io che ho perso le sfumature della lingua italiana, pertanto richiedo più chiarezza). Devo dire che la notizia sui fondi venezuelani al M5S non mi ha sorpreso. Anzi, ero sorpreso dal fatto che il M5S appoggiasse il presidente del Venezuela Nicolás Maduro, considerando l’alto numero di italiani fuggiti dal Venezuela e che sono ora in Italia. Quella del M5S non mi sembrava una manovra per trovare consensi.  Ci doveva essere dell’altro. Ed infatti sembra che ci sia. Dico sembra perché l’autenticità della lettera sul finanziamento di 3,5 milioni di euro al M5S deve essere ancora verificata. Piuttosto che chiedere consiglio alle varie associazioni venezuelane nella mia regione (Abruzzo), ho chiesto di verificare l’autenticità della lettera ai miei contatti venezuelani a Miami da un gruppo di expat che ha ancora parenti a Caracas (e che non possono lasciare il Paese perché il governo esproprierebbe i loro beni). La verifica si baserà su due elementi: l’autenticità dei timbri e simboli e del linguaggio utilizzato. Come si sa, lo spagnolo venezuelano (come quello argentino) è diverso da quello standard (o neutro) di Messico e Colombia. Per simboli e timbri, l’opinione iniziale (ancora da approfondire) è che, seppur questi siano diversi da quelli usati oggi, per risparmiare sui costi, il governo di Chavez aveva continuato ad usare la cancelleria con i vecchi simboli.

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Dom Serafini

Domenico (Dom) Serafini, di Giulianova risiede a New York City ed è
il fondatore, editore e direttore del mensile “VideoAge” e del quotidiano fieristico VideoAge Daily", rivolti ai principali mercati televisivi e cinematografici internazionali. Dopo il diploma di perito industriale, a 18 anni va a continuare gli studi negli Usa e, per finanziarsi, dal 1968 al ’78 ha lavorato come freelance per una decina di riviste in Italia e negli Usa; ottenuta la licenza Fcc di operatore radio, lavora come dj per tre stazioni radio e produce programmi televisivi nel Long Island, NY. Nel 1979 viene nominato direttore della rivista “Television/Radio Age International” di New York City e nell’81 fonda il mensile “VideoAge”. Negli anni successivi crea altre riviste in Spagna, Francia e Italia. Dal ’94 e per 10 anni scrive di televisione su “Il Sole 24 Ore”, poi su “Il Corriere Adriatico” e riviste di settore come “Pubblicità Italia”, “Cinema &Video” e “Millecanali”. Attualmente collabora con “Il Messaggero” di Roma, con “L’Italo-Americano” di Los Angeles”, “Il Cittadino Canadese” di Montreal ed é opinionista del quotidiano “AmericaOggi” di New York. Ha pubblicato numerosi volumi principalmente sui temi dei media e delle comunicazioni, tra cui “La Televisione via Internet” nel 1999. Dal 2002 al 2005, è stato consulente del Ministro delle Comunicazioni italiano nel settore audiovisivo e televisivo internazionale.

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