Sfogliando il New York Times

Il Pentagono accelera l’uscita dall’Afghanistan

Il Pentagono accelera l’uscita dall’Afghanistan malgrado le preoccupazioni. Adesso è prevista per luglio. Problemi non risolti su come trattare con le minacce di terrorismo e con gli alleati. Le truppe degli Stati Uniti e degli alleati della NATO vogliono essere fuori dall’Afghanistan per metà luglio, molto prima cioè della data dell’11 settembre fissata da Biden. Questo anticipo lascia gli Stati Uniti con grandi problemi non risolti, primo fra tutti come combattere il terrorismo di Al Queda da lontano dopo che le truppe sono partite. E il Ministero della Difesa non ha ancora concordato con gli alleati su come riposizionare le truppe nei paesi vicini ne’ su come utilizzare la forza aerea per difendere le città dai Talebani. 

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 26/05/2021

PRIMA PAGINA

Gli Stati Uniti cercano di ricostruire i rapporti con i Palestinesi. Un cambiamento di politica rischia di creare tensioni con Israele. Il Ministro degli Esteri Bliken è arrivato in Palestina con promesse di aiuti, della riapertura del consolato a Gerusalemme e di un’ampia proposta di ricostruire i rapporti tagliati dal governo Trump. Con ancora vive le emozioni degli 11 giorni di guerra appena terminati, la sua azione rappresenta un tentativo di far rivivere il ruolo dell’America come mediatore fra Palestina e Israele, una svolta rispetto alla politica di Trump che aveva tagliato i rapporti con la Palestina e sospeso l’assistenza umanitaria a milioni di Palestinesi. Tutto ciò rischia di disturbare Israele, i cui leaders sono già preoccupati del tentativo del governo Biden di far rivivere l’accordo nucleare con l’Iran. 

– “La prima volta che il mondo si è fermato e ha notato”. L’assassinio di Floyd ricordato da cerimonie e chiamate

all’azione. L’anniversario della morte è stato un giorno di riflessione e  ricordi, un momento per mettere fiori e dire preghiere, per celebrare la cultura nera con arte, musica e cibo, per ricordare un uomo la cui morte, un anno fa, ha scosso l’intero paese e l’ha costretto a confrontarsi con il retaggio di razzismo e brutalità della polizia. Ieri a Minneapolis c’era posto per tutto: trauma e dolore ma anche celebrazione per la condanna del poliziotto omicida e qualche speranza che nella morte Floyd possa aver spinto l’America verso una maggiore eguaglianza razziale. Anche se tutti gli occhi erano su Minneapolis, la gente si è riunita in tutto il paese non solo per onorare Floyd ma anche per riflettere su che cosa sia cambiato in America, e che cosa no.

Esule dalla Bielorussia, rifiutava di vivere bloccato nel terrore. Fin dagli anni della scuola come uno studente ribelle ai sui 20 anni esule all’estero, Roman Protasevich ha affrontato così tante minacce dagli apparati di sicurezza del governo da “essersene abituato”, come ha detto un altro dissidente. Ma non ne era mai troppo preoccupato. Questo senso di sicurezza l’ha indotto a viaggiare dalla Lituania, dove abitava, alla Grecia per una conferenza e una breve vacanza, senza pensare che l’aereo sarebbe passato sopra la Bielorussia. Dove è stato costretto ad atterrare e il dissidente è stato messo in prigione, dove probabilmente rimarrà fino a quando il dittatore Lukashenko sarà al potere.

– Yang, l’outsider, scommette sulla sua celebrità per vincere la gara a sindaco. A meno di un mese dalle elezioni primarie del partito democratico Andrew Yang è in testa nei sondaggi d’opinione. Ma il suo desiderio di piacere, la sua disponibilità a fare spontanee dichiarazioni non ortodosse, la sua mancanza di esperienza delle politiche della città di New York e lacune nella conoscenza di come la città lavori hanno contribuito alla percezione fra i critici che sia molto superficiale, non adatto a una carica come quella di sindaco di New York. Fotografia di lui che entra nella metropolitana con questa didascalia: Mentre le elezioni si avvicinano, Yang va su e giù per la città, dalla metropolitana ai campi di pallacanestro. Gli elettori stanno diventando più attenti e contendenti più abbienti stanno spendendo milioni in pubblicità televisiva, minacciando la posizione di leader. 

PAGINE INTERNE

– Il Texas allenta le regole sulle armi. Il Parlamento locale e il governatore Greg Abbott sono pronti a permettere agli adulti di portare armi apertamente senza bisogno di un permesso.

Un negoziatore del Senato che ha l’appoggio di Biden ed è ascoltato dai repubblicani. Il senatore Chris Coons, democratico del Delaware, si è posizionato come un tramite per accordi bipartitici mentre si restringe il tempo per Biden di mettere in atto i suoi progetti. 

Anticipo di un dramma in Inghilterra. Ci si aspetta che l’ex-consigliere di Johnson, Dominic Cummings, presenti una rovente testimonianza su come il governo abbia malamente gestito la pandemia.

Battaglia per l’attivismo in Iraq. Un movimento che chiede un nuovo modello per l’Iraq va avanti, nonostante le intimidazioni delle milizie pro-Iran.

Ritorno all’eleganza. L’industria della moda, colpita duramente dalla pandemia, sta sbocciando come mai prima mentre la gente ricomincia a uscire. 

Successo dell’energia eolica. È stata aperta la strada all’idea, precedentemente scartata, di mettere turbine al largo della costa della California.

Il Centro di Controllo dell Malattie ha smesso di occuparsi dei casi lievi. Ha detto che almeno 10.000 persone vaccinate hanno contratto il virus, ma il Centro se ne occupa solo quando gli infetti vengono ospedalizzati. 

L’Italia mette sotto accusa quattro egiziani  per l’omicidio dell studente. Il Pubblico Ministero in Italia metterà sotto processo quattro agenti della pubblica sicurezza egiziana per il sequestro, torture e assassinio di uno studente italiano il cui corpo era stato trovato nelle periferia del Cairo nel 2016. Il processo si svolgerà in assenza dei quattro imputati che le autorità italiane, anche a causa della totale mancanza di collaborazione da parte di quelle egiziane, non sono state in grado di identificare.   

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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