Sfogliando il New York Times

Il progetto di Biden per lavoro, strade e crescita

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 01/04/2021 (TITOLO+COMMENTO)

PRIMA PAGINA

– Il progetto di Biden evidenzia lavoro, strade e crescita. Titolo a tutta pagina con sotto una grande fotografia di Biden e un sottotitolo: Che cosa c’è nelle infrastrutture, dettagli delle spese previste divise fra: trasporti (al primo posto incentivi per auto elettriche), edilizia (al primo posto case popolari), lavori (al primo posto industria nazionale). 

– La scelta di nuove tasse sfida il concetto dei repubblicani sulla crescita economica. L’ambizioso piano di Biden di aumentare le tasse sui profitti delle grandi compagnie non solo rovescia quanto fatto dal suo predecessore, ma offre una visione completamente diversa di come rendere gli USA più competitivi e come pagarne i conti. Il principio guida di Trump e dei suoi collaboratori era che tagliando le tasse delle compagnie e dei grandi investitori si sarebbe incoraggiata l’espansione degli affari creando nuovi lavori e più ricchezza per tutti. In pieno contrasto, l’idea base del piano di Biden è che il modo migliore per far crescere l’economia sia quello di finanziare grandi investimenti nelle infrastrutture (esattamente come fece Franklin Delano Roosevelt per vincere la gravissima crisi degli anni trenta).

– Grossa scommessa: la lotta al cambiamento climatico aumenterà l’occupazione. Secondo Biden, il progetto da 2 trilioni per le infrastrutture creerà centinaia di migliaia di lavori nello sfruttamento del sole e del vento, nella produzione di auto elettriche e nella costruzione di ponti e strade fatti per reggere ai cambi del clima. Ha detto: “Sono l’uomo dei sindacati. Appoggio i sindacati, i sindacati hanno creato la classe media”. Ha promesso lavori ben pagati “per i lavoratori americani che fanno prodotti americani”. C’è naturalmente molto scetticismo da parte dei repubblicani, ma anche da qualche parlamentare democratico proveniente da stati dove lo sfruttamento del carbone è la più importante risorsa locale.

– Il libro di memorie di Cuomo sminuito da diversi fattori. Già dal titolo “La crisi americana: lezioni di leadership dalla pandemia” si capisce che avrebbe dovuto essere soprattutto un libro celebrativo della capacità di leadership dimostrata da Cuomo all’inizio della pandemia. Ma successivamente, vari fattori, alcuni legati al libro, altri no, hanno influito a rendere la figura di Cuomo molto meno popolare e quindi il libro molto meno attraente. In ordine cronologico: il tentativo di Cuomo e dei suoi collaboratori di modificare i dati delle morti nelle case di cura statali; la scoperta che numerosi impiegati dell’ufficio del governatore avevano collaborato in varie maniere durante il loro orario di lavoro alla stesura del libro; le (per ora) 8 accuse di molestie sessuali avanzate da sue ex-dipendenti. Cuomo ha comunque percepito il compenso iniziale previsto dall’editore (intorno ai 4 milioni di dollari) e il libro è stato pubblicato in ottobre, con scarse vendite. Cuomo ha dichiarato che la maggior parte di quanto percepirà sarà data in beneficenza.

– Il vaccino Pfizer funziona nei bambini di 12 anni. In un rapporto redatto dai suoi scienziati, la Pfizer comunica che il suo vaccino per il covid funziona perfettamente nei bambini di 12 anni come o anche meglio che con gli adulti. È una notizia che potrebbe riportare alla normalità milioni di famiglie, adesso “divise” fra chi è vaccinato e chi no. 

PAGINE INTERNE

– New York legalizza la marijuana. Lo stato è diventato il 15mo a permettere l’uso ricreativo della marijuana ed è uno di pochi che lega questa decisione agli sforzi per l’uguaglianza razziale ed economica.

– Mira su un collaboratore di Trump. Il pubblico ministero di New York ha richiesto i documenti bancari del capo finanziario dell’Organizzazione Trump, apparentemente in un tentativo di cooperazione. 

– L’autore dell’attacco era in libertà vigilata. L’uomo accusato di aver brutalmente assalito una donna filippina a New York aveva accoltellato a morte sua madre circa 20 anni fa.

– Fame nello Yemen. Dopo 6 anni di guerra e con gli aiuti internazionali in calo, milioni lottano per trovare da mangiare, e la situazione va peggiorando.

– Bolsonaro in caduta. Con la continua crescita del numero dei morti, i parlamentari brasiliani hanno presentato una richiesta di impeachment per il presidente.

– Gioia e dolore nelle case di cura. I visitatori sono di nuovo ben accetti, ma l’accesso è anche causa di dolori.

– Errore in fabbrica provoca ritardi nel vaccino. Johnson and Johnson ha detto che 15 milioni di dosi sono state rovinate da un errore umano nella fabbrica di Baltimora.

– L’Italia comincia ad esigere che i lavoratori della sanità si facciano vaccinare o perdano lo stipendio. Mentre il rifornimento di vaccini e le vaccinazioni aumentano ovunque, molte compagnie vorrebbero rendere il vaccino obbligatorio per i dipendenti, specialmente se legati a situazioni mediche o al largo pubblico, ma si trovano a dover combattere con chi, per ragioni di “privacy” o credenze religiose o altro, è contrario al vaccino. In Italia, il paese europeo più colpito dal virus, gli ospedali lottano con medici e infermieri che non vogliono farsi vaccinare, mettendo in pericolo di contagio i loro pazienti. Ieri, il Primo Ministro Draghi ha messo a prova i limiti del suo potere decretando che i lavoratori della sanità devono farsi vaccinare o essere sospesi senza stipendio. Ai giorni prossimi, le reazioni dei singoli, dei sindacati e dei partiti politici, numerosi e agguerriti in Italia.    

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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