Il Pensiero Libero

Integrazione dei sistemi fiscali o guida politica dell’Unione Europea?

I grandi sommovimenti della Storia producono spesso capovolgimenti costituzionali e istituzionali di grande portata.
La sconfitta dell’Italia nel secondo conflitto mondiale diede luogo alla nascita della Costituzione repubblicana e antifascista in sostituzione dello Statuto monarchico Albertino  e del regime tirannico di Mussolini. 
La guerra d’Algeria, iniziata nel 1954 e conclusasi traumaticamente per la Francia nel 1962,  consentì al generale Charles De Gaulle di inventarsi e di realizzare la Quinta Repubblica Francese. 

La sconvolgente e cruenta secessione americana (1861-1865), che è ricordata come “guerra civile” senza i falsi pudori ben noti ad altri popoli, inventori di parole più accattivanti, permise di trasformare una colonia britannica in una delle più potenti Nazioni del mondo: gli Stati Uniti d’America.
Di catastrofe in catastrofe, si giunge ai nostri giorni con il disastro della pandemia del Covid19, altrimenti detto Coronavirus.
Ed è questo punto che nasce il sogno degli Europei, non di quelli, naturalmente, affetti e contagiati dall’ “Europeismo ideologico” imposto dalle Banche e dai tecnocrati di Bruxelles, condiviso e fatto proprio dagli assolutisti, universalisti e globalizzatori di vario genere: religioso (ebraico-cristiano) o filosofico (idealista post-hegeliano di sinistra); ma di quelli che vorrebbero  vedere uscire dalle rovine della pandemia di Coronavirus gli Stati Uniti d’Europa.

E ciò,  con la previsione di una guida politica autonoma, libera e indipendente, in grado di assumere provvedimenti nell’interesse della popolazione e non delle centrali finanziarie di Wall Streete della City.
Qualche notista politico, incline all’ottimismo, ha timidamente accennato che ve ne sarebbero le condizioni, se tutti gli Stati-membri mostrassero con determinazione tale volontà.
Non ha tenuto presente che proprio qui casca l’asino! 
Il predetto commentatore, per quanto riguarda l’eventuale contributo del nostro Paese (che non è proprio l’ultimo dei ventisette Stati-membri ma ha classe politica e dirigente  più sgangherata dell’Occidente) ha ignorato che v’è una circostanza altamente  “ostativa” (secondo il linguaggio dei giuristi),  proprio nella predetta, assoluta inadeguatezza del nostro Governo a perseguire una linea libera e autonoma di azione; che non segua, cioè, pedissequamente direttive provenienti da altre fonti.
Lo stiamo vedendo nella gestione della pandemia del Covid 19. 

Il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giuseppe Conte (soprannominato da Donald Trump “Giuseppi” probabilmente proprio per le sue abilità trasformistiche, idonee a fargli presiedere governi di segno diametralmente opposto) parla come il braccio vestito di stracci e  con la faccia di carton-gesso  che muove le labbra, ripetendo le frasi di  un ventriloquo “remoto”, che nel caso di specie è un virologo, un epidemiologo, un infettivologo, un esperto di telefoni cellulari e così via.  
L’uomo, sotto il piglio severo e suadente, di un dittatore “aggraziato”, non ha il coraggio di esprimere una propria volontà e continua a “pontificare” solo perché è al governo di un popolo che Carducci, non a caso, definiva “morto”. 
Figuriamoci se il predetto è in grado di contrapporre una sua visione politica alle manovre che Angela Merkel ha già avviato da qualche tempo. 

Con il pretesto di volere “armonizzare i sistemi di tassazione vigenti negli Stati membri dell’Unione come condizione necessaria per aumentare le risorse finanziarie divenute insuffifficienti a causa del Covid19”,  la cancelliera tedesca intende offrire un altro elemento di “camuffamento democratico” ai suoi burattinai finanzieri. E ciò, in buona sostanza,  per dare una “stretta” agli altri popoli europei, approfittando delle circostanze favorevoli offerte dall’epidemia.
Le domande che l’iniziativa della leadercristiano-sociale tedesca pone sono molteplici:
Perché, parlando di entrate, non ha fatto alcun cenno al controllo centralizzato e uniforme delle spese?
La risposta è fin troppo agevole.
Perché se lo avesse fatto avrebbe fatto balenare agli Stati (vittime di una camicia di Nesso più che membri) l’idea di un’entità politica autonoma e distinta dai sinoli Paesi, con un proprio bilancio e con regole valide per tutti gli abitanti dell’Eurocontinente. In altre parole, norme abolitrici delle diversità attualmente esistenti.
C’è da chiedersi, infatti:  Perché dovrebbero continuare a coesistere nello stesso contesto umano sistemi che puntano sul  reddito di cittadinanza, sussidi,pensioni a quota-centoet similia, inclinando verso misure pauperistiche (pseudo-emergenziali)  e altri che si ripropongono, invece, soprattutto un rilancio del sistema industriale con adeguati investimenti produttivi? E ciò, con buona evidenza, per raggiungere un più alto livello di ricchezza.

E ancora:  Perché dovrebbero stare insieme Stati che parlano unicamente di redistribuzione di un reddito che va assottigliandosi se non scomparendo con altri che vogliono innanzitutto aumentare la soglia del reddito complessivo?
Anche il più “illuso” degli “Europeisti ideologici”non può negare che senza un raccordo politico le fratture attualmente esistenti tra gli Stati-membri dell’Unione, di fronte a una catastrofe della portata della pandemia da Corona virus, sarebbero destinate ad allargarsi con l’affermazione di già ben noti principi para-darwinianidi inevitabili supremazie di  “popoli eletti”.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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