Rassegna stampa dal 2 al 8 novembre.
Dopo una lunga attesa di quattro giorni e a distanza di otto anni, Joe Biden torna alla Casa Bianca. Non più nelle vesti di braccio destro di Obama, ma come punto di riferimento, svolta epocale per il futuro del paese, come il 46esimo presidente degli Stati Uniti d’ America.
Al suo fianco per la prima volta ci sarà una vicepresidente donna, afroamericana, Kamala Harris. Ex procuratrice di San Francisco prima e della California poi, aveva già conquistato un seggio in Senato nel 2016, anno della vittoria di Trump, decidendo da subito di dichiarargli guerra.
Una coppia, quella di Kamala e Joe, formidabile, la più votata nella storia.
“Il lavoro davanti a noi sarà difficile ma vi prometto questo: sarò il presidente di tutti gli americani. Sono onorato che gli americani mi abbiano scelto come loro presidente” ha twittato Joe Biden.
“Sarò un presidente che unisce e non un presidente che divide. Torniamo ad ascoltarci, siamo tutti americani“. Queste sono le parole di riconciliazione spese da Joe Biden nel suo discorso alla nazione.
Mentre Kamala Harris sale sul palco vestita di bianco accolta da un tifo da stadio, bandiere sventolanti e clacson impazziti, parla cosi alla nazione “Avete scelto la speranza, l’unità, la scienza e soprattutto la verità“.
I primi impegni di questa campagna vanno alla lotta alla pandemia, alla salute , ai migranti e al clima.
“Non esistono Stati blu, rossi. Esistono gli Stati Uniti. Diamoci una possibilità aiutandoci l’uno con l’altro” dice Biden.
Trump nel frattempo non prende molto bene la sconfitta e afferma che la sua offensiva legale contro il risultato delle elezioni inizierà lunedì, per assicurare che le leggi elettorali siano state rispettate e che venga eletto il vincitore legittimo. “Questa elezione è lungi dall’essere finita. La vittoria di Joe Biden non è stata certificata in tutti gli Stati“.
I casi totali sono più di 1 milione e 205 mila, con oltre 32 mila morti.
Le continue manifestazioni in piazza contro la rielezione di Alexander Lukashenko hanno causato circa 300 arresti da parte della polizia. I cortei vengono organizzati ogni settimana e gli arresti sono continui e non risparmiano nessuno: giornalisti, atleti olimpici, media locali.
Il padrone della Bielorussia è accusato di brogli elettorali che gli hanno fornito la poltrona alle presidenziali nelle elezioni del 9 agosto. Anche l’Europa ha bocciato la legittimità del voto, imponendo sanzioni contro il regime, ma le autorità di Minsk hanno represso la protesta con arresti e violenza.
Circa 5.000 manifestanti hanno cercato di marciare dallo storico Monumento alla Democrazia fino a Palazzo Reale con l’intenzione di consegnare al Re Maha Vajiralongkorn richieste per la riforma della monarchia, ma sono stati intercettati e fermati dalla polizia.
Una manifestazione pro-democrazia che non viene vista di buon occhio dalle autorità che avevano già dichiarato off limits un’aria entro un raggio di 150 metri dal Palazzo Reale. Per la seconda volta la polizia ha dovuto raffreddare la foga dei manifestanti con degli idranti.
I servizi d’emergenza spagnoli hanno reso noto il numero più alto di sbarchi mai registrato negli ultimi di 10 anni. Oltre 1600 migranti africani sono approdati nelle isole Canarie. Oltre 1.000 sono arrivati a bordo di una ventina di imbarcazioni nelle isole di Gran Canarie, Tenerife ed El Hierro, dove è stato rinvenuto un cadavere.
Una vera e propria impennata di nuovi arrivi viene registrata in questi ultimi mesi dopo gli accordi sui confini raggiunti fra l’Unione Europea e la Libia, il Marocco e la Turchia.
Dati sconcertati, come riferisce il Ministro dell’Interno spagnolo, con oltre 11 mila migranti illegali, oltre 7 volte in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Sta destando scalpore un articolo pubblicato dal tabloid britannico “The Sun”, secondo il quale il presidente russo Vladimir Putin avrebbe intenzione di dimettersi per problemi di salute.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha smentito l’articolo assicurando che il presidente in carica non ha nessun piano del genere e che gode di ottima salute.
Ad alimentare le voci del tabloid sarebbero le ultime immagini del presidente che lo vedono dal volto strano, che si contrae in una smorfia di dolore, con delle gambe sempre in continuo movimento e con le dita della mano che si contraggono stringendo una tazza che conterrebbe antidolorifici.
Per la prima volta dall’inizio della pandemia la Regina Elisabetta II è apparsa in pubblico con indosso la mascherina.
Come riporta la Bbc, la Regina ha indossato la mascherina alla cerimonia commemorativa che si è svolta a Londra presso l’Abbazia di Westminster prima del Remembrance Day dell’11 novembre, il giorno in cui il Regno Unito rende omaggio a coloro che hanno perso la vita in guerra. Le commemorazioni quest’anno saranno ridotte a causa dell’emergenza Covid.
La mascherina scelta dalla Regina è di stoffa nera con i bordi bianchi e dovrebbe essere stata confezionata da Angela Kelly, consigliera personale e stylist di Elisabetta II.
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