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La cena riparatoria tra Conte, Di Maio e Salvini

La cena riparatoria tra Conte, Di Maio e Salvini

L’altra sera Conte, Di Maio e Salvini sono stati a cena insieme per fare il punto della situazione politica e prendere una decisione definitiva sulle nomine Rai (sarebbero, secondo il Sole 24 Ore: Paterniti al Tg1, Sangiuliano al Tg2, Mazzà al Tg3, Carboni alla radio, ma vedi anche la sezione Oggi). Ristorante Le Cave di Sant’Ignazio, in piazza Sant’Ignazio. La proprietaria si chiama Luigina Pantalone.

«Non avevano prenotato, sono arrivati all’improvviso, ma loro il tavolo ce l’hanno sempre. Li ho messi al tavolo da sei all’interno del locale, perché ieri faceva un po’ freddo, in una saletta riservata».

Chi c’era a capotavola?

«Nessuno, c’era Conte di fronte a Di Maio e Salvini».

Che tipo di cena è stata?

«Una cena sobria. Hanno preso un po’ di antipastino vegetale, della carne chateaubriand e un caffé».

Quale tipo di antipasto vegetale hanno scelto?

«Melanzane, peperoni, zucchine e un po’ di mozzarella. Lo hanno assaggiato un po’ tutti. Poi niente primo, sono passati subito alla carne accompagnata da verdure».
Cosa hanno bevuto?

«Acqua del sindaco, cioè acqua del rubinetto, espressamente richiesta».

Che clima c’era durante questo vertice?

«Sereno, erano tutti e tre sorridenti. E hanno mangiato tutti in egual misura».

È vero che Salvini è uscito spesso per fumare?

«Non è mai uscito».

Quanto era il conto?

«Circa 80 euro, ma hanno arrotondato per lasciare la mancia».

E chi ha pagato?

«Hanno fatto alla romana, ognuno ha messo più o meno 30 euro». Cosa le hanno detto uscendo?

«Mi hanno ringraziato, dicendomi che erano stati benissimo e che ci saremmo rivisti presto. Di Maio e Salvini erano già venuti, Conte invece non l’avevo mai visto» [a Un giorno da pecora].

Repubblica scrive stamattina che la Lega, d’accordo nell’assegnare il Tg1 al M5s, non vuole però la Paterniti. Sarebbe una ripicca per la resistenza dei grillini al nome di Sangiuliano al Tg2.

In prima pagina

La bambina Desirée, di appena 16 anni, tossica, stuprata a Roma e trovata morta in un cantiere abbandonato • L’Unione europea boccia la manovra italiana, Di Maio e Salvini non hanno intenzione di cedere, si rischia una multa da dieci miliardi • Salvini si prepara alle dimissioni della Raggi e vuole prendersi la capitale • La scala mobile crollata a Roma: i tifosi russi – si direbbe – non c’entrano • La Juve e la Roma bellissime.

Khashoggi

Pezzi del corpo di Khashoggi sono stati trovati nel giardino del consolato di Istanbul (Skynews, notizie non confermate dalla Procura). Esiste un audio in cui si sente il capo del commando saudita, di nome Saud al Qahtani, intimare ai suoi «portatemi la testa di quel cane». Trump, che aveva puntato sugli arabi sunniti per contrastare i persiani sciiti, è adesso in crisi, promette una punizione severa e si teme che, oltre a tagliare le forniture di armi, opti per qualche tipo di sanzione. Il giornalista Turki Aldakhil, della rete Al Arabiya, ha immaginato allora che Riad possa, per rappresaglia, sospendere la produzione di petrolio facendo levitare il prezzo fino a 200 dollari il barile e mettendo in crisi l’economia del mondo. I sauditi comprerebbero poi da russi e cinesi le armi negate dagli americani, e permetterebbero a Putin di piantare basi sul loro territorio, accentuando fino all’inverosimile le tensioni mondiali. Da Riad smentiscono e anche i mercati sono relativamente calmi, col petrolio ieri leggermente sotto gli 80 dollari  [Parietti, Giornale].

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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