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La Dunkerque (sperata) dei banchieri

A “Dunkerque” le truppe anglo-francesi subirono una sconfitta tragica di dimensioni colossali (e dagli aspetti incerti, tuttora non chiariti) che i nazisti delle Werhmacth speravano potesse essere il preludio a una vittoria definitiva nella guerra da essi intrapresa contro la maggior parte dei Paesi Europei.

Le guerre tra gli esseri umani non si combattono solo sui campi di battaglia e si possono condurre con mezzi diversi, ma lo scopo è sempre la distruzione, non necessariamente fisica, del nemico.

La fiducia che un massiccio attacco a Donald Trump, a Boris Johnson, agli uomini politici eurocontinentali accusati di “sovranismo” possa giovare al consolidamento dell’egemonia dell’alta finanza e del capitalismo monetario in occidente, attraverso il recupero delle posizioni perdute in Gran Bretagna e negli Stati Uniti d’America e il mantenimento di quelle ancora solide sugli Stati-membri dell’Unione Europea, ha attraversato in questi ultimi giorni momenti di particolare entusiasmo. I “banchieri” hanno sognato la loro “Dunkerque”!

In Italia, il “sovranista” leader della Lega, mai seguito dalla classe colta (e anche pseudo-colta) del Paese (soprattutto a causa di alcune sue manifestazioni da ex movimentista “in canotta”, poi adoratore trasversale, in felpa, di culti celtici e cuori immacolati di Maria) è stato, oltre che brutalmente detronizzato dal suo seggio ministeriale, sostanzialmente abbandonato da Silvio Berlusconi, letteralmente assediato dai suoi missi dominici inseriti nelle assisi internazionali più vicine al mondo delle banche.

Mentre nel Bel Paese, è ancora in atto una sorda lotta tra i “servitori”, ritenuti solidi e fidati, dell’Unione Europea e degli gnomi di Wall Street e della City, da un lato, e degli aspiranti servi considerati malfidati (o per pregresse disastrose, esperienze o per idiosincrasie personali), dall’altro, il fronte della guerra dei banchieri si è spostato nelle terre più lontane ma anche più eminenti del mondo anglosassone.

In Gran Bretagna, il pur tenace Johnson non trova pace non solo per gli assalti dei laburisti (come tutti i gauchiste ritenuti vicini al mondo delle banche, finanziatrici e creditrici del sistema mass-mediatico occidentale, strumento necessario per il consenso politico) ma anche di molti conservatori per ragioni varie, non necessariamente attribuibili a mala fede.

Giornali e televisioni descrivono dettagliatamente scene furiose della Camera dei Comuni, dove le accuse al Premier di nequizie e attentati alla vita democratica si susseguono a ritmo vertigioso.

Negli Stati Uniti d’America, dove il mondo dei WASP è più circoscritto e limitato numericamente e dove l’Alta Finanza ha addentellati più potenti (anche in settori religiosi diversi dal calvinismo anglicano) l’attacco a Donald Trump sta assumendo connotati di sempre maggiore aggressività e d’inconsueta violenza politica.

Lo speaker democratico della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi D’Alessandro, si sta agitando (all’italiana e senza alcun understatement) per promuovere l’impeachment del Presidente della Repubblica Nord-americana.

Trump e Johnson

Ora, però, mentre in Inghilterra la crescita economica del Paese è tuttora impedita dai “lacci e lacciuoli” posti dall’asfittica, perdurante incombenza dell’Unione Europea, da cui i britannici faticano a liberarsi (e ciò suona come ammonimento a tutti i “sovranisti” eurocontinentali), negli States Donald Trump ha già conseguito notevoli successi sul piano del benessere nazionale e sarà, quindi, più difficile mettergli i cosiddetti “bastoni tra le ruote”.

Naturalmente, contro di lui gioca un ruolo non indifferente, in aggiunta alla pecunia dei banchieri, l’invidia dei mediocri, che, come in ogni altra parte del Pianeta, occupano posti di rilievo nell’establishment dirigenziale e politico: gli spetta, in altre parole, lo stesso destino di Winston Churchill che dovette subire gli attacchi violenti di tutti gli inglesi che avvertivano simpatia per Aldolf Hitler.

Molti suoi connazionali, anche influenti, gli attribuirono lo smacco di Dunkerque, pur dovuto, secondo fonti autorevoli, solo all’imbecillità dei Capi militari dell’epoca.

Alla fine, però, Sir Winston ebbe la meglio e vinse la guerra. Certo: le votazioni elettorali gli preferirono il mediocre Clement Attlee che, privo di ogni merito, assunse il suo posto.

Questa dell’invidia per i grandi leader, è però, la forza utilizzata dagli avversari di tutto il mondo e risale alla pratica di Tarquinio il superbo che con una forbice bene affilata recideva gli steli di tutti i papaveri più alti degli altri, facendo nel regno vegetale ciò che gli uomini chiameranno nei secoli futuri, in modo sommario, giustizia sociale!

Se, in conclusione, Matteo Salvini, per sue colpe e per le distanze prese da lui dell’intellighentia europea sembra andare alla deriva, dopo il “ribaltone” macro e micro comunista, del governo di cui era Ministro dell’Interno; se Boris Johnson deve annaspare in acque rese tordide non solo dai laburisti ma da alcuni suoi stessi amici di partito e subire attacchi quotidiani nel Parlamento britannico; se di Donald Trump la democratica Pelosi chiede l’impeachment per avere egli invitato Autorità di altri Paesi “a indagare” su un cittadino americano (impeachment che sarebbe stato già poco comprensibile se a un’Autorità straniera fosse stato chiesto “di non indagare”, facendo cosa contraria ai suoi compiti e doveri istituzionali).

Sta di fatto, però, che la persona da indagare era Hunter Biden, figlio di Joe Biden, candidato alle presidenziali statunitensi, e la materia dell’indagine era ricca di risvolti politici. La società dell’avvocato statunitense, avente sede nel paradiso fiscale di Limassol, a Cipro si proponeva di fornire gas naturale all’Ukraina per sottrarla dalle dipendenza dalla Russia.

Orbene, se tutto ciò avviene a cadenze molto ravvicinate è comprensibile che i banchieri sperino in una ritirata e fuga dei “sovranisti” Occidentali (e non solo quindi europei) più rovinosa di quella dei francesi e degli inglesi di Dunkerque.

E’ bene ricordare loro, però, che nonostante la sconfitta subita in quella battaglia sulle coste francesi, Winston Churchill vinse la guerra per la sua intelligenza, sagacia e straordinaria tempra di uomo politico e di statista.

E vincere una guerra è più importante che prevalere in una battaglia.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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