Il Pensiero Libero

L’impennata imprevista (?) di Matteo Renzi

Per tentare di dare un senso logico alla rottura clamorosa di Matteo Renzi con il Partito Democratico, all’indomani della formazione del governo giallo-rosso da lui patrocinato, occorre abbandonare le categorie mentali di cui ci siamo sempre avvalsi, quando si trattava di valutare la nascita e la crescita (o decrescita, per nulla felice) di un leader politico.

Ai tempi della nostra nascente e (almeno all’inizio, crescente) democrazia e fino al momento della perdita di sovranità del nostro Stato nell’Unione Europea (tenuta ben nascosta e abilmente camuffata dai più spregiudicati “volponi” della nostra vasta schiera di politicanti), un leader politico nasceva e cresceva per effetto di un suo particolare “carisma naturale”. L’uomo faceva valere tale sua qualità, concionando nelle assisi associative (partito, sindacato, gruppi giovanili etc.) o per effetto di uno strapotere economico che lo imponeva mediaticamente alle folle. Il suo iter, comunque, per quanto discutibile, era palese e visibile.

Difficilmente, la gente lo vedeva calare sul palcoscenico della politica come un Deus ex machina, da meccanismi e marchingegni nascosti nel soffitto o tra le quinte. Poi le cose sono cambiate. Matteo Renzi ed Emmanuel Macron, limitandoci ai due esempi più eclatanti, hanno dato l’impressione di essere stati catapultati in realtà politiche che li conoscevano appena (e che loro conoscevano poco o punto) da forze occulte e misteriose dopo un probabile “allevamento” in vitroo ipotizzabili test valutativi (non troppo rigorosi, peraltro, considerati i risultati).

Come per tutte le ciambelle di questa terra, la possibilità che leader così costruiti non nascessero con il buco era da mettere in conto. L’errore di ipervalutazione di scelte dimostratesi modeste è balzato evidente davanti agli occhi di tutti quelli che non li avevano coperti con alti strati si prosciutto.

Le “rodomontate” di Matteo Renzi, con l’eccezione di pochi dalla vista malferma, “coronate, peraltro, da clamorosi insuccessi” non erano piaciute nè ai tecnocrati di Bruxelles nè ai Paperoni di Wall Street e della City. Il ricorso al Movimento Cinque Stelle, dove erano state raccolte, da molto tempo con azioni mirate e ingannevoli, le truppe di rincalzo della “gauche” non in servizio permanente effettivo nel Partito Democratico, è stato reso necessario, con buona probabilità, proprio dalla “dabbenaggine” delle scelte operate dal vertice finanziario, nella sua doppia componente di banchieri e bancari. Senonché, spazzato via e messo già da tempo nell’inesorabile tritacarne della politica, Matteo Renzi ha tentato di salvarsi con un colpo di coda.

Matteo Renzi

Ha fatto, quasi tutto da solo, con un exploit di energia veramente notevole e con l’appoggio di un redivivo Beppe Grillo, in apparente e studiato contrasto iniziale con la piattaforma mediatica Rousseau (potenza evocativa del nome!) il miracolo di convincere (rectius:obbligare) un riluttante (ma forse troppo loquace) Nicola Zingaretti a fare esattemente il contrario di quello che aveva ripetutamente dichiarato e promesso, salvando (per quanto tempo è difficile dire) il capitalismo finanziario messo in discussione, sempre più duramente, da Paesi che non accettavano più di essere precipitati dai vertici del capitalismo industriale variegato e multi-produttivo ai bassifondi della crescita zero dell’imposto e costrittivo monetarismo.

Naturalmente, però, come sempre avviene nelle aggregazioni a forte impronta autoritaria e con regole interne coperte da grande riservatezza, non è “norma praticabile” perdonare gli errori di un proprio “associato”, soprattutto se il “cadreghino” gli è stato sottratto definitivamente di sotto e sono altri a sedervici sopra.

Nessuno può giurarvi sopra, perché si tratta solo di una verosimiglianza, ma non è da escludere che il suggerimento al nuovo segretario del PD, dimostratosi ubbidiente e subito allineato, di tagliare fuori dal Governo tutti i Renziani sia giunto dall’alto; da quel vertice che non ama più il contradaiolo di Valdarno e preferisce il piglio pensoso e riflessivo di un Montalbano bis.

Se questa ipotesi, solo probabile, si dovesse dimostrare veritiera e non fake (le vie dei “Paperoni della Finanza” sono infinite, come altre ben note), l’impennata di Matteo Renzi sarebbe più che comprensibile. Un’arma di ricatto nelle sue mani nei confronti di Wall Street, City e Bruxelles (sono in grado di far cadere il governo che vi tiene al riparo dagli attacchi dei vostri nemici “sovranisti”) sarebbe l’unica minaccia ultimativa in grado di garantirgli ancora un minimo di sopravvivenza politica.

Si diceva, un tempo: la fortuna aiuta gli audaci! Ma il motto non ha sempre funzionato.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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