Sfogliando il New York Times

Mentre i guai aumentano, Trump cerca di riformulare la storia

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DI OGGI LUNEDI’ 24 AGOSTO

PRIMA PAGINA

–      Mentre i guai aumentano, Trump cerca di riformulare la storia. Guardando alla convention per risollevare la campagna. Proprio negli ultimi giorni prima della convention in cui sara’ nominato candidato alla presidenza, nuovi guai si sono accumulati per Trump. Lo stratega delle elezioni del 2016, Steve Bannon, (super-estrema destra) e’ stato arrestato per truffa a bordo di uno yacht cinese (e’ il settimo stretto collaboratore di Trump ad essere accusato di crimini federali). Pochi giorni prima, il senato ha rilasciato un rapporto bipartitico confermando e condannando le interferenze della Russia nelle ultime elezioni. Il tribunale di New York ha  bocciato i suoi sforzi per tenere segrete le sue tasse. La disoccupazione continua ad aumentare. E Biden, nel suo discorso di accettazione, non ha fatto nessuna delle gaffes che Trump aveva previsto.  Come se non bastasse, passando dal piano politico a quello famigliare, tapes passati al Washington Post ci mostrano la sorella che dice “non ha principi, nessuno”e condanna “le sue dannate bugie, la sua ipocrisia e crudelta’”. Stasera, lunedì, comincia la convention repubblicana che Trump usera’ per mettersi dietro le spalle l’arresto di Bannon e tutto il resto. Ne vedremo giorno per giorno i risultati.

–      Spinta da Trump, la F.D.A. (l’agenzia federale che controlla i farmaci) autorizza la terapia del plasma (uso degli anticorpi contenuti nel plasma sanguigno di persone infettate e guarite ).  Senza la normale procedura sperimentale e fra i dubbi degli esperti sull’efficacia e gli eventuali effetti negativi. L’agenzia e’ giustamente accusata di aver tagliato i tempi per dare a Trump qualcosa di positivo da dire prima e durante la convention.

–      Allegri finalmente! Una grande fotografia di un affollatissimo parco acquatico con questa didascalia: un party questo mese a Wuhan, Cina, l’epicentro iniziale del virus. Con il contagio locale vicino allo zero, la vita sembra piu’ normale.

–      Seri dubbi sull’accuratezza del censo, previsto dalla costituzione come obbligatorio ogni 10 anni. Quest’anno il Covid e la sfiducia nel governo da parte di comunita’ difficili da raggiungere come i latini e gli immigranti gia’ rendono le cose piu’ difficile del solito. Ma si e’ aggiunto l’ordine di Trump di chiuderlo con un mese di anticipo, con il solo scopo di poterlo avere nelle sue mani prima delle elezioni. Un’ennesima grave scorrettezza di questo scorrettissimo presidente, ma si conta su una reazione negativa del parlamento, sperabilmente in modo compattamente bipartitico. 

–      Il nuovo pubblico ministero di Portland mette in liberta’ 300 manifestanti mentre la polizia protesta. Il nuovo procuratore distrettuale, 39 anni, ha vinto pochi giorni fa con un margine di 1 a 3, e quindi si e’ sentito abbastanza forte per prendere una misura sicuramente non voluta dalla polizia, ma molto gradita ai giovani.

PAGINE INTERNE

–      Rischi “normali” in California. I produttori di vino hanno perso importanti vigneti, e guadagni, nelle fiamme e fumo degli incendi. Nel nord della California il pericolo di incendi e’ costante.

–      Un sindaco sulla difensiva. Il sindaco di Tulsa e’ fra l’altro accusato di aver accettato l’affollato rally di Trump, mettendo a repentaglio la salute dei residenti.

–      Chi usa la mascherina, e dove, a New York City. L’indagine condotta dal New York Times in tutti i quartieri della citta’ ha dimostrato, fra l’altro, che gli uomini tendono ad usarla molto meno delle donne. Il quartiere piu’ ligio a usarla e’ risultato Flushing nel Queens con 100% fra le donne e 98% fra gli uomini. Il peggiore: Far Rockaway, di nuovo nel Queens, con 70% le donne e 55% gli uomini.

–      Fanfara sul vaccino ha una fredda accoglienza. L’entusiasmo di Putin che ha promesso un miliardo di dosi del vaccino “presto”,  ha incontrato lo scetticismo dei dottori.

–      Processo a Christchurch (Nuova Zelanda). Comincia lunedi’ il processo all’uomo che l’anno scorso ha ammazzato per puro odio razziale 51 persone in due sinagoghe.

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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