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Pasqua di sangue in Sri Lanka: 290 morti (35 stranieri)

Hanno colpito nel giorno di Pasqua, scegliendo chiese ed hotel, tra la capitale Colombo ed un’altra città del Paese, facendo una strage. Il bilancio è di almeno 290 morti e oltre 500 feriti. Tra le vittime ci sono 35 stranieri: americani, britannici, olandesi e indiani, un cinese, un giapponese e un portoghese.

Il ministro della Difesa: “Individuati i responsabili, sono estremisti religiosi”, 24 arrestati.

Sri Lanka attentato di Pasqua oltre 290 morti. Foto credit: WSJ

Non c’è pace nel giorno di Pasqua, un giorno importante per i cristiani, un giorno di festa. Ma così non è stato perché otto esplosioni hanno funestato un’isola bellissima dell’Oceano indiano, meta turistica tra le più belle di quell’area.

Colpite Colombo, la capitale, Negombo e Baticaloa, sei esplosioni in simultanea, i bersagli tre chiese durante la messa, tre hotel di lusso e un piccolo albergo. Il bilancio delle vittime sale di ora in ora per adesso si piangono 290 vittime di cui 35 stranieri e più di 500 feriti, 24 arresti ma le indagine sono serrate, in alcune delle esplosioni ci sono sicuramente tra le vittime degli attentatori. Nel Paese vige sino alle 6 di domani il coprifuoco, si spera così di scongiurare il panico e di blindare tutti i luoghi sensibili, oscurati immediatamente tutti i social.

Tra le ultime notizie arrivate dall’isola, un kamikaze si è fatto saltare in aria durante il suo arresto uccidendo tre agenti di polizia, in serata è stato disinnescato un ordigno artigianale nei pressi dell’aeroporto della capitale. Polemica per l’allerta annunciata a livello nazionale dal capo della polizia, l’11 aprile, riguardo proprio a luoghi di culto come le chiese, in un paese che conta il 7,5 % di cristiani. Il cordoglio e messaggi di vicinanza e solidarietà sono giunti da moltissimi paesi, nonché ferma condanna per gli antenati dal segretario ONU Guterres, Papa Francesco durante la messa a San Pietro ha rivolto un pensiero alle vittime e i feriti a conclusione del suo messaggio “Urbi et Orbi”.

Ho appreso con sdegno e profonda tristezza la notizia dell’efferato attentato che nelle ultime ore ha insanguinato lo Sri Lanka, causando numerosissime vittime anche tra fedeli inermi riuniti per celebrare la Pasqua – è il messaggio di Sergio Mattarella  al presidente Maithripala Sirisena -. In queste drammatiche ore, interprete dei sentimenti degli italiani, desidero far giungere a Lei e all’amico popolo dello Sri Lanka le più sincere espressioni di cordoglio e di condanna di questo vile gesto di insensata violenza”.

I responsabili “vanno puniti senza pietà”: lo ha detto l’arcivescovo di Colombo, cardinale Malcom Ranjith.

“Nella domenica di Pasqua la notizia degli attentati in Sri Lanka contro Chiese, fedeli e turisti mi coglie addolorato e sinceramente preoccupato da questa nuova deriva d’odio. Dal Governo italiano un pensiero alle famiglie di queste vittime innocenti e ai feriti”, scrive su twitter il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Gli Stati Uniti condannano nel modo più duro gli ignobili attacchi terroristici in Sri Lanka che hanno reclamato così tante vite preziose in questa domenica di Pasqua” afferma la Casa Bianca.  “Le nostre sentite condoglianze vanno alle famiglie delle oltre 200 vittime e delle centinaia di altri feriti. Stiamo col governo e col popolo dello Sri Lanka mentre portano alla giustizia gli autori di questi atti deprecabili e senza senso”, prosegue. La diplomazia statunitense conferma che ci sono diversi cittadini americani tra le vittime, senza tuttavia precisare il loro numero. “Possiamo confermare che tra le vittime ci sono diversi cittadini americani”, ha dichiarato il segretario di stato Mike Pompeo.

Di poco fa l’annuncio del Presidente Maithripala Sirisena di nominare entro 24 ore una commissione d’inchiesta che indaghi sui fatti, le cause e i contesti degli attentati. Tutte le arcidiocesi cingalesi hanno cancellato  le celebrazioni pasquali.

Ma sui social oltre alle breaking news per aggiornamenti, video e gallerie fotografiche, ha fatto il giro del mondo il post di una vittima e di sua madre, famosissima chef in Sri Lanka: Shantha Mayadunne. Una colazione all’hotel “Shangri La” poco prima dell’esplosione. Quei sorrisi immortalati e cancellati da un gesto crudele e vile, rimarranno impressi nella nostra memoria, come le immagini del Santuario di Sant’Antonio dove l’esplosivo ha distrutto la vita di tante persone prima che fedeli. La tragedia di oggi è tra le più sanguinose degli ultimi anni contro la comunità cristiana.

Nel mondo e in Italia sono previste diverse veglie per ricordare le vittime e stigmatizzare gli attentati. Un paese turistico lo Sri Lanka, a mio avviso bellissimo sia dal punto di vista naturalistico che archeologico, una delle terre del thè, paradiso per molti animali e luogo prescelto per escursioni subacquee. Questi accadimenti allontaneranno i turisti, impoverendo il paese e rendendolo così più appetibile per gli estremisti e integralisti. Terreno fertile per la radicalizzazione, sperando che ciò non accada, non ci resta che non farsi fermare dalla paura e dal pregiudizio.

La Farnesina ha confermato in un tweet che l’unità di crisi è al lavoro, insieme all’Ambasciata d’Italia “per effettuare verifiche”. Nel tweet è indicato anche un numero di telefono a cui rivolgersi per eventuali segnalazioni: 00390636225.

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Tiziana Buccico

Tiziana Buccico, napoletana verace, classe 1969, da sempre appassionata di politica, cultura e Medio Oriente. Un passato di uffici stampa tra cui l’Istituto italiano per gli Studi filosofici. Poi giornalista di pagine di cultura e società, come “moscone” per i quotidiani “La Città” e "il Corriere del Mezzogiorno”. Ha lavorato per uffici stampa politici e istituzionali (Regione Lazio e Consiglio Regionale del Lazio), organizzando eventi e campagne elettorali. Pezzi di vita vissuti tra Gottingen, Vienna e Parigi, viaggi avventurosi e curiosi. Per otto anni, sino al 2017, è stata in Iran per seguire marito e famiglia ma occupandosi a tempo pieno della Scuola Italiana “Pietro della Valle” di Teheran, come Vice Presidente . Da allora la passione per i viaggi e le culture diverse è cresciuta e si è anche trasformata in una rubrica Treccani dal titolo “Via della Seta”. Rientrata in Italia si occupa di social, politica, giornalismo ed eventi culturali mantenendo così un filo diretto con quella parte del mondo che le ha cambiato la vita. Social media manager dell’Istituto Garuzzo per le Arti Visive.

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