Per favorire un clima di unità nazionale, il Governo, dal Presidente del Consiglio all’ex Ministro della Giustizia Orlando, escludono che vi possa essere una qualsiasi azione per uscire dalla violazione di leggi e trattati internazionali da parte dello Stato nei confronti di agenti di polizia penitenziaria, detenuti e tutto il personale che lavora nelle carceri.
Questo mentre ieri, nel silenzio mediatico, il segretario del Sindacato di Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo, rendeva noto che in tutta Italia sono una trentina gli agenti penitenziari e oltre una decina i detenuti positivi al coronavirus.
Intanto, sarebbe utile conoscere le cifre ufficiali dell’epidemia all’interno delle carceri, infettati e morti; e per quanto riguarda i detenuti i morti dal 1° gennaio ad oggi in regime di detenzione e ad un mese dalla fine della detenzione, visto che non sono pochi i casi di detenuti liberati in prossimità della morte.
Il Segretario del Partito Radicale Maurizio Turco e il tesoriere Irene Testa hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica a seguito del suo intervento per garantire dignità nelle carceri e, visto il silenzio del Governo, per prospettargli una iniziativa che possa raggiungere almeno l’obiettivo di liberare i 13.000 detenuti in sovrannumero rispetto alla capienza prevista dalla legge.
Al Presidente Mattarella hanno chiesto di operare al più presto un massiccio esercizio del potere di grazia a partire dal valutare con disponibilità, attenzione e celerità le istanze di grazia che Le sono state sin qui avanzate e che lo saranno nei prossimi giorni.
Per l’affermazione del diritto e della legge è in corso uno sciopero della fame di undici militanti del Partito Radicale anche per chiedere che venga ripristinata l’agibilità democratica delle camere.
Occorre stare attenti affinché l’emergenza sanitaria non venga affiancata da un aggravamento della già perdurante emergenza democratica. E’ necessario che nel Paese il apra un dibattito su temi che hanno, come è evidente in queste ore, un riflesso sulla vita di tutti e di ciascuno. Mai come in questo momento appare in tutta la sua accecante verità il monito di Marco Pannella: “La strage di diritti, diritto, diritti umani ha sempre per corollario, nella storia, la strage di popoli”.
La vicenda Covid-19 dimostra quanto sia importante onorare il diritto alla conoscenza.
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