Diario Scomodo

Riflessioni scomode sui fatti di cronaca

Nuove generazioni crescono con amore

Brutta troia (e altro), non è meglio prostituirti che fare l’arbitro? Questo il saggio consiglio – però, molto più colorito – che i  genitori dei giovanissimi calciatori della Treporti, a Mestre, hanno dato a Giulia Nicastro, professionista di 22 anni con una quarantina di partite alle spalle. Incoraggiato dagli insulti di tanti papà e mamme, un quattordicenne ha preso l’elegante iniziativa di abbassarsi i calzoncini per mostrare le proprie doti. Espulso, ha lasciato il campo con applausi, anziché a scapaccioni. Crescendo se la prenderà con Anna Frank, poi con i politici che non sanno governare.

Caro Ministro, dopo un tale successo elettorale, per favore, ci aiuti a risorgere

I suoi predecessori hanno erroneamente creduto che governare un popolo di ignoranti fosse più facile. Ed è finita che siamo gli ultimi. Se dipendesse solo dall’economia la soluzione sarebbe facile. È colpa nostra, che non abbiamo morale né disciplina. Adesso da lei si aspettano che li lasci agire come gli è sempre stato consentito. Si occupi dell’educazione e della cultura. E vedrà che l’Italia riparte subito. Si attorni di gente proba. Sbatta in galera gli speculatori. Leggi troppo permissive attraggono la feccia del mondo. Il tintinnio di manette non è un suono nefasto se per proteggere i cittadini.

Quando c’era lealtà, se l’avversario cadeva si interrompeva la lite

Come mai gli italiani sono diventati così vigliacchi? Ci eravamo abituati alla violenza contro le donne. Ma l’escalation non si ferma. Ieri ci hanno sorpreso i giovinastri che uccidevano a calci un povero disabile. Oggi si percuotono a morte i bambini che infastidiscono perché piangono. È possibile che un fuori corso di 29 anni partecipi all’Erasmus? Non si deve essere in regola con gli esami? Quando litigano, gli studenti non prendono a calci in testa l’avversario per  terra. Se la scuola è ridotta così, chiudiamola. I mostri rimangano a casa. Schengen deve essere consentito solo ai più civili.

Ecco chi dovrebbe far rispettare la legge e magari dare l’esempio

Non è previsto in nessun articolo del codice penale perché non esiste la fattispecie della crudele e volgare violenza di 2 vigili ai danni di un anziano disabile. Infatti, è probabile che verranno prosciolti, senza nemmeno una sanzione. Altro che carcere o domiciliari. Meriterebbero pene corporali. Dopo avergli smontato la bici e nascosto una ruota, filmano e mettono in rete l’esasperazione del poveraccio. Il macabro scherzo si interrompe solo quando l’uomo deriso minaccia il suicidio. Solo allora se ne vanno felici. Questa non è, certo, l’Italia di oggi, ma uno spicchio abbastanza significativo.

Se la Sicilia diventasse lo stato dell’amore e Marsala la capitale?

Sarebbe la rivoluzione culturale in cui le persone probe sperano. Nella società occidentale invece si ambisce a quattrini visibilità e sesso. Mentre i sentimenti sono stravolti, Elio Licari, novello Don Chisciotte, tenta un’improbabile crociata e lancia un concorso nazionale che intende premiare le più belle lettere d’amore. Purtroppo non se ne scrivono da tanto tempo. Forse è proprio per la carenza di tenerezza  e romanticismo se non riusciamo a risolvere i problemi economici e sociali. È da quando non è più di moda dire “ti amo”. Eppure è l’espressione più bella in qualsiasi lingua del mondo.

Ma è proprio colpa della politica o degli elettori?

Quando sento di certi episodi impensabili fino a qualche anno fa, mi chiedo se accadano anche altrove o ne abbiamo l’esclusiva. Per esempio, è sempre più frequente il caso di personale ospedaliero malmenato da familiari dei pazienti. Autobus presi a sassate nelle periferie, tanto che, in certi percorsi, molti autisti si danno malati, con grave disservizio per tutti. In quali paesi alunni e genitori aggrediscono gli insegnanti per un cattivo voto? Siamo davvero diventati i più incivili del mondo? Forse in altri paesi più vigilanza e pene esemplari dissuadono i prepotenti dal prevaricare i deboli.

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Roberto Tumbarello

Roberto Tumbarello, giornalista professionista, laureato in Giurisprudenza, ha tre figli e sei nipoti. Medaglia “pro merito” del Consiglio d’Europa, di cui è stato portavoce in Italia per tanti anni, è esperto in Comunicazione e Diritti umani. È stato redattore e inviato speciale di diversi quotidiani e periodici a vasta tiratura. Ha chiuso la carriera come direttore del “Giornale di Napoli”. Tra le sue ultime pubblicazioni di successo: “Gesù era di destra o di sinistra?” (Sapere 2000, 2009), “Si salvi chi può” (Edizioni Radici, 2012), “O la borsa o la vita” (Armando, 2014), "Viaggio nella vita" (Armando 2017), attualmente in libreria.

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