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Commenti e precisazioni sull’interrogazione al Ministro Bellanova

A seguito dell’articolo del Direttore Giampaolo Sodano dal titolo “A caval donato non si guarda in bocca“, redatto in forma di interrogazione parlamentare per il Ministro Bellanova per avere risposte su di una gara bandita da AGEA per l’acquisto da parte dello Stato di “olio extravergine di oliva in confezioni da un litro: importo a base d’asta € 3,2 a confezione, gara al massimo ribasso”, abbiamo ricevuto numerosi commenti e lettere di sdegno. Riportiamo di seguito la nota del Presidente di Accademia 5T Guido Stecchi ed una precisazione sul ruolo di AGEA e del Ministro Bellanova.

“Eccoci afflitti da un ministro del medesimo stampo di quelli che hanno preceduto Zaia e per oltre un decennio hanno presentato la legge sull’olio extravergine d’oliva made in Italy con una formula per cui la UE volente o nolente (e oltretutto era volente) doveva per forza bloccarla in base ai propri principi fondanti. E i medesimi ministri piagnucolavano di fronte a olivicoltori e oliandoli italiani sostenendo che non era mica colpa loro, era colpa della UE cattivona.

Poi è arrivato Zaia (e qui lo cito e rimpiango come ministro dell’agricoltura, non mi pronuncio su di lui come politico e governatore del Veneto) e ha cambiato una frasetta mettendo le cose a posto e ottenendo quella giusta trasparenza sull’origine dell’olio extravergine d’oliva che voleva chiunque lo producesse con correttezza e soprattutto il consumatore che si vuol bene.

In questa occasione la Bellanova sta spendendo i nostri soldi per acquistare olio sicuramente non italiano e quasi sicuramente “sedicente” extravergine d’oliva giustificandosi con una balla assurda e contraddicendosi palesemente. L’Accademia delle 5T comprende associati di ogni colore politico per cui non si esprime pro o contro nessuno schieramento ma non possiamo tacere, perché si tratta delle nostre competenze, su un ministro che NON rappresenta i valori e gli interessi dei contadini e degli artigiani del buon cibo italiani, ovvero di coloro che davvero tengono in piedi il paese e sono i guardiani non pagati e tartassati del territorio”. Guido Stecchi – Presidente Accademia 5T


Nota della redazione

Il bando di gara dell’AGEA dell’olio extravergine d’oliva porta la firma del manager Piomponi sotto la guida di Gabriele Papa Pagliardini nominato commissario straordinario di AGEA dal Ministro Maurizio Martina nel 2016. Il 2 agosto 2016 l’attuale sottosegretario all’agricoltura on.le Giuseppe L’Abbate del Movimento 5 stelle scriveva sul suo blog:

“Oramai abbiamo perso il conto dalla nascita di Agea, con il decreto n.165/99, si sono succeduti numerosi commissari e direttori per un totale di almeno 16 nomine in 16 anni. Nel frattempo i disagi per gli agricoltori, dai ritardi nei pagamenti alle multe salatissime fino ai finanziamenti dati per terreni inesistenti, sono rimasti immutati. Sarà solo colpa delle persone? O forse bisognerebbe andare oltre, come ad esempio revisionare l’operatività? È paradossale, infatti, che finora l’unico atto del ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, sia stato quello di cambiare il vertice da lui stesso nominato. Il M5S ha da tempo depositato una risoluzione per rivedere la governance dell’agenzia, regolare i rapporti con le Regioni, rendere più efficiente la gestione del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) anche in vista della scadenza del contratto con SIN Srl per il quale stiamo ancora aspettando la pubblicazione dei bandi. Ci auguriamo che il Governo e la maggioranza intraprendano al più presto la strada del cambiamento e trovare così finalmente una soluzione, perché è troppo tempo che gli agricoltori stanno aspettando”.

Il cambiamento è avvenuto nel novembre del 2019: il ministro Bellanova ha nominato il commissario straordinario Gabriele Papa Pagliardini direttore generale dell’AGEA.

Cos’è AGEA fonte Wikipedia:

AGEA Agenzia per le erogazioni in agricoltura è un ente statale italiano che ha compiti di svolgimento delle funzioni di Organismo di Coordinamento e di Organismo pagatore nell’ambito dell’erogazione dei fondi dell’Unione europea ai produttori agricoli. È stata istituita con il decreto legislativo 27 maggio 1999 n. 165, come agenzia sostitutiva della precedente AIMA. Dal 30 luglio 2014 l’Agenzia per il 2015 ha un bilancio preventivo di 178,6 milioni di euro. L’Agenzia gestisce oltre 8 miliardi di euro del finanziamento FEASR all’Italia ed i quasi 5 miliardi di euro di finanziamento FEAGA (già FEOGA), oltre ai fondi nazionali ed alle altre gestioni attribuite ad AGEA. Nel caso più frequente è l’AGEA , quale organismo pagatore, che ha la disponibilità valutaria per effettuare le erogazioni, che vengono effettivamente contabilizzate nel suo bilancio, e non in quello dello Stato e delle Regioni. Tuttavia accade, per le quote di competenza, che le erogazioni siano disposte anche da altri organismi pagatori operanti in Italia e quindi contabilizzate nei rispettivi bilanci, ad es. L’ARPEA, l’ARFEA, L’ente Risi ecc. Solo la Regione Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano esercitano in proprio la funzione di organismo pagatore. L’Unione Europea esegue i trasferimenti di valuta necessari all’attuazione delle politiche finanziate da FEASR e FEAGA attraverso rimborsi diretti agli organismi pagatori (e non allo Stato italiano). Coerentemente (per quanto riguarda la politica di sviluppo rurale e il FEASR) avviene che le Regioni emanano i programmi di sviluppo rurale, emanano i bandi di attuazione degli stessi programmi di sviluppo rurale, eseguono i procedimenti amministrativi con cui selezionano le domande di sostegno economico implicate dagli stessi bandi, ma non possono disporre i pagamenti necessari all’attuazione economica degli stessi programmi e delle stesse selezioni (eccetto che nei suddetti casi della Regione Lombardia e della Provincia autonoma di Bolzano). Da luglio 2016 l’Agenza è guidata da un Commissario straordinario, Gabriele Papa Pagliardini.

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