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Davigo: conviene uccidere il coniuge piuttosto che divorziare

Succede Oggi:

Un po’ di pioggia su Valle d’Aosta, Liguria e Toscana. Sole e nuvole sul resto d’Italia • Mike Pompeo da Boris Johnson • Vertice di maggioranza con Bonafede capodelegazione M5s • Altan, Staino e Verdelli al Maxxi discutono di satira. Introduce la Melandri • Dante al Circolo dei Lettori di Torino • In libreria la biografia di Fidel Castro, nei cinema quella di Judy Garland (con un’irriconoscibile Renée Zellweger) •  Aldo, Giovanni e Giacomo odiano l’estate • Cento anni dalla nascita di Gigi Ghirotti • Il Festival della magia a Roma • Feder-Djokovic alle nove e mezza di stamattina • Il Vangelo di oggi: la lampada sotto il moggio.

Secondo Davigo (membro del CSM) “conviene” uccidere la moglie piuttosto che divorziare

Il Giornale riporta la trascrizione integrale dell’intervento (ironico) che l’ex giudice di Mani Pulite Pier Camillo Davigo, oggi presidente della II Sezione Penale della Corte di Cassazione e membro togato del Csm, ha fatto durante una conferenza sulla giustizia in cui sostiene, leggi alla mano, che convenga più uccidere il coniuge che divorziare.

“Io racconto sempre una cosa… adesso è un po’ meno vera perché hanno accorciato i tempi delle separazioni e dei divorzi… ma fino a poco tempo fa eravamo l’unico Paese al mondo dove una procedura di separazione e divorzio aveva una durata maggiore della pena da espiare per la soppressione del coniuge… (risate) quindi… il sistema (…) è criminogeno… (risate) perché… (risate e applausi) allora, se uno apre il codice penale vede che per la soppressione del coniuge è prevista la reclusione di 30 anni, non dice da…, trent’anni… Uno dice beh, 30 anni… in realtà è un’aggravante… Allora facciamo un esempio: uno ammazza la moglie o la moglie ammazza il marito tanto è uguale. Intanto chi è morto non parla più… (risate) L’autore dell’omicidio si costituisce e confessa, quindi per cominciare porta a casa le attenuanti generiche, perché si è costituito e ha confessato. E la racconta come gli pare a lui. Dice: Guardi, mi ha detto una cosa che se gliel’avesse detta a lei l’avrebbe ammazzata anche lei… (risate) e porta a casa anche l’attenuante della provocazione… (risate) Poi risarcisce il danno agli eredi del coniuge, che è la capitalizzazione dell’assegno di separazione e divorzio, li dà tutti subito prima del processo… (risate) E sono tre attenuanti, prevalenti sull’aggravante. Si parte dalla pena base, da 21 a 24 anni. Siccome di solito uno è incensurato ventun anni, meno un terzo per la prima attenuante 14, meno un terzo per la seconda attenuante 9 anni e 8 mesi, meno un terzo per la terza attenuante, eccedo un pochino, sei anni e sei mesi. Chiedo il giudizio abbreviato: 4 anni e 4 mesi… (risate) I 30 anni sono diventati 4 anni e 4 mesi… Se trova un giudice… un po’ come me che lo mette agli arresti domiciliari per un anno e quattro mesi… Che non è facile, eh… Perché per potere mettere uno in custodia cautelare bisogna che ricorra almeno una di queste tre esigenze cautelari: pericolo di inquinamento delle prove (ha confessato); pericolo di fuga (si è costituito); pericolo di reiterazione (è vedovo)… (risate) Quindi non si potrebbe arrestare. Ma… mettiamo che trova uno come me che gli dice potresti fidanzarti… (risate) Allora si sta un anno e 4 mesi a casa sua, col permesso di uscire per lavorare – dice sa, devo risarcire i danni… (risate) – e di provvedere alle proprie esigenze – non ho nessuno che mi fa la spesa – cioè fa la vita che faccio io… (risate) e gli vale come pre-sofferto (cautelare, ndr) e… dopo di che i residui tre anni li fa affidato ai servizi sociali. In più, mettiamoci anche la Chiesa. Dal giorno dopo può fare la Comunione. Se divorzia, no».

divorzio

Clamoroso

Bombe lanciate dagli americani sull’Afghanistan l’anno scorso: 7.423 [Il Post]. Le 7.423 bombe sganciate l’anno scorso dagli americani sull’Afghanistan sono il numero più alto di ordigni degli ultimi dieci anni, stando ai dati ufficiali della stessa aeronautica militare americana. Secondo le Nazioni Unite, nei prime sei mesi dello scorso anno le forze afghane e statunitensi hanno ucciso 717 civili, un aumento del 31% rispetto al 2017. Sempre secondo i dati dell’Onu, gli Usa sono responsabili di metà delle 1.149 morti di civili attribuite alle forze filo-governative nei primi nove mesi del 2019; nello stesso periodo i talebani e altri gruppi ribelli hanno ucciso 1.207 civili.

In prima pagina

• Due casi sospetti, uno a Roma, un altro ad Alessandria. Rientrano in aereo gli italiani bloccati a Wuhan. Rimarranno sotto osservazione per 15 giorni. Lufthansa e British Airways hanno sospeso i voli da e per la Cina. Il numero di contagi da coronavirus ha superato quello della Sars nel 2003
• Le ultime 24 ore del Regno Unito nella Ue: il Parlamento europeo ha votato sì all’accordo sulla Brexit che entrerà in vigore domani
• Il M5s ha rinviato gli Stati Generali inizialmente previsti per la metà di marzo
• Gli avvocati milanesi protestano Davigo: non lo vogliono all’inaugurazione dell’anno giudiziario
• Whirlpool conferma la chiusura dello stabilimento di Napoli. Manterrà la produzione fino al 31 ottobre
• Dal 2021 Valentino Rossi non correrà più con la Yamaha e sarà sostituito dal francese Quartararo. «Voglio continuare», dice
• «La Meloni ha congelato il mio seme». Il processo al persecutore della leader di Fratelli d’Italia
• Secondo il Fmi nel 2020 l’Italia avrà la crescita più bassa di tutta l’Ue, un misero +0,5%
• L’ex consigliera regionale del Lazio Gina Cetrone è stata arrestata per estorsione con metodi mafiosi
• Sono sbarcati a Taranto i 403 migranti imbarcati dalla Ocean Viking
• La lezione di Liliana Segre al Parlamento europeo: «Ancora oggi qualcuno nega l’Olocausto»
• Auto bruciate e chiodi sull’asfalto, l’assalto militare a un portavalori sull’A1
• Vince un milione da Gerry Scotti
• Ha confessato l’omicida di Francesca Fantoni: a incastrarlo una felpa con il sangue della donna trovata nel parco di Bedizzole
• Nadal è stato eliminato da Thiem nei quarti di finale degli Australian Open
• L’Inter batte 2 a 1 la Fiorentina e va in semifinale di Coppa Italia
• Calciomercato: il Milan ha venduto Piątek all’Hertha Berlino e Suso al Valencia; il Napoli ha preso Petagna per la prossima stagione e sta per perdere Mertens, pronto per il Chelsea.

Cultura e Spettacoli

Al Circolo dei Lettori di Torino presentazione di Nel nome di Dante. Diventare grandi con la Divina commedia di Marco Martinelli (Ponte alle Grazie) (ore 18.30). Presso la Sala consiliare del VI Municipio di Roma presentazione di Casamonica. La storia segreta di Floriana Bulfon (Rizzoli) (ore 17.30). Presso il Palazzo Comunale di Latina presentazione di La Penisola che non c’è di Nando Pagnoncelli (Mondadori) (ore 18.30). All’Auditorium Parco della Musica di Roma concerto dei Modena City Ramblers (ore 21). Altri concerti: Renato Zero è al Palazzo dello Sport di Roma, Niccolò Fabi al Teatro Regio di Parma; i Negrita sono al Cinema Teatro Garden di Rende (Cosenza), i Modena City Ramblers all’Auditorium Parco della Musica di Roma, i Massimo Volume al Monk Club di Roma.

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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