Anche se solitamente leggo più libri allo stesso tempo, ogni tanto arriva quel libro che mi prende a tal punto da volerlo finire e come scrisse Salinger vorrei che “l’autore [in questo caso autrice] fosse mio amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che [mi] gira.”
Questo libro per me è stato “DIVENTA CHI SEI” di Emilie Wapnick e vorrei proprio che fosse un’amica per la pelle da poter chiamare quando mi pare.
Il libro parla di persone multipotenziali e come dice il sottotitolo “è una guida pratica per persone creative che hanno molteplici passioni e interessi.”
Contiene infatti tutta una serie di consigli pratici e domande per identificare che tipo di persona multipotenziale siamo e come mettere a frutto al meglio le proprie molteplici passioni e convivere con la constatazione di non avere un’Unica Vera Vocazione.
Il mondo attorno spinge infatti le persone a scegliere una specializzazione, a decidere insomma “cosa fare da grandi” e a identificare e seguire la nostra Unica Vera Vocazione.
“E se tu non rientrassi in questo quadro? Diciamo che ti incuriosiscono tanti argomenti diversi e nella vita ti piacerebbe fare più cose.
Se rifiuti il modello di una sola carriera, o sei incapace di seguirlo, che fai? Ti tormenti perché non hai l’Unica Vera Vocazione come tutti gli altri e dunque la tua vita manca di scopo?”
Innanzitutto ci sono diversi modi di essere multipotenziale a seconda che gli interessi siano simultanei, sequenziali o in una qualsiasi altra forma intermedia.
Essere multipotenziale e alimentare tutte le tue passioni è grandioso anche se comporta delle sfide ed in particolare “i multipotenziali tendono a faticare in tre ambiti:lavoro, produttività, autostima.”
Realizzare di essere multipotenziali fa svanire da un lato anni vissuti con disagio e incertezza, dall’altro apre ad “un gran bel problema:” come guadagnarsi da vivere.
“Se l’idea di fare una sola cosa per sempre ci appare come un incubo, l’instabilità economica dovuta alla nostra ecletticità può avere l’identico effetto.”
La domanda centrale che Emilie Wapnick cerca di affrontare nel suo libro è proprio come mettere a frutto “il fattore multipotenziale” riuscendo a “trovare un lavoro significativo e sostenibile, il proprio modo di essere produttivo” e sviluppare una propria autostima superando le insicurezze più frequenti.
L’augurio dell’autrice è che le persone multipotenziali grazie alle informazioni esposte nel libro riescano a concepire un’esistenza che permetta loro di essere il/la migliore multipotenziale possibile.
Essere multipotenziali non significa essere mediocri in tutte le cose che si fanno: un multipotenziale “sa fare tutto, ma alcune cose meglio. Insomma, possiamo ottenere risultati eccellenti avendo sufficiente competenza in un dato settore e unendola alla creatività e alla passione.”
Come scoprire se siete multipotenziali? Un indizio potrebbe arrivarvi dalla vostra libreria o dalla scheda dei libri presi in prestito dalla biblioteca: se con ogni probabilità non leggete solo monografie su singoli argomenti (matemica, fisica, politica, filosofia oppure marketing, copywriting o altro tema), ma amate spaziare fra temi diversi, allora ci sono buone probabilità che siate dei multipotenziali, di sicuro siete persone curiose.
Forse, mi dico, questo era il momento maturo per me per capirlo ed apprezzarlo appieno.
Ecco, se non avete già letto questo libro e queste domande risuonano dentro di voi o ve le siete fatte più di una volta, allora questo libro fa per voi!!
Se dovessi dare un voto sarebbe un bel 5 stelle piene ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ e mi chiedo, perché non lo abbia letto prima.
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