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Dopo 75 anni la nipote di un soldato polacco ritrova le sue origini giuliesi

Di Dom Serafini

Nel novembre del 2019 l’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon a Roma, su segnalazione del suo delegato e ricercatore storico giuliese Walter De Berardinis, aveva reso onore ai combattenti polacchi del Secondo Corpo d’Armata presenti nella città adriatica di Giulianova (Te) durante la Seconda Guerra Mondiale. 

            Grazie alle informazioni finite sul web, Rebeca Jarmel, nipote diretta di uno dei soldati polacchi, Walenty Jarmel, ha contattato De Berardinis via e-mail per avere maggiori informazioni sulla presenza dei nonni a Giulianova. Incrociando i dati in loro possesso –– Rebeca da Buenos Aires e Walter dalla città adriatica –– hanno ricostruito le vicissitudini dell’allora giovane coppia.

            Walenty, italianizzato in Valentino Jarmel si sposò con la giuliese Linda Brecciarolla (figlia di Alfonso e Emilia Martellini) il 15 giugno 1946 nella Chiesa della Natività di Maria a Giulianova Lido e l’anno dopo emigrarono dal porto di Genova in Argentina, stabilendosi a Valentín Alsina, nell’area periferica di Buenos Aires.

Linda e Valentino sposi a Giulianova -1946

            Jarmel, figlio di Bronislavo e Elisabetta Bulckow, era nato a Szut nel 1917 (oggi nella regione di Vilnius – Lituania). Dopo le vicende del 1939, in cui la Germania e la Russia si spartirono il territorio polacco, lui aderì al Secondo Corpo d’Armata Polacco guidato dal Generale Władysław Anders. Nel giugno del 1944, dopo la liberazione di Giulianova dai tedeschi, molte truppe polacche sostarono in città per motivi logistici (snodo stradale e ferroviario per Pescara, Teramo e Ancona; per la presenza del porto e di due ospedali: civile nella parte alta e militare al lido). 

            Tra il 1945 e il 1947, 16 di questi militari polacchi si sposarono con altrettante ragazze di Giulianova, tra cui Jarmel e Brecciarolla. Dopo aver perso due gemelli durante il viaggio, in Argentina la coppia ebbe sei figli: Ana, Violeta, Ángel Sergio, Monica, Claudia ed Eva. Valentino morirà nel 1976 e Linda nel 1992. 

            La nonna Linda ricordava sempre l’amore per il mare di Giulianova al figlio ora 62-enne Angel Sergio, padre della 26-enne Rebeca, la quale ha confessato a Walter di aver “voglia di vedere il luogo natio di mia nonna, la città in cui è nato il loro amore e il mare che ha visto nascere la storia della nostra famiglia Jarmel”. Ha poi aggiunto: “Voglio camminare anche per le strade della Polonia, un luogo dove mio nonno non poté tornare alla fine della guerra, nonostante avesse combattuto per liberarla”.

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Dom Serafini

Domenico (Dom) Serafini, di Giulianova risiede a New York City ed è
il fondatore, editore e direttore del mensile “VideoAge” e del quotidiano fieristico VideoAge Daily", rivolti ai principali mercati televisivi e cinematografici internazionali. Dopo il diploma di perito industriale, a 18 anni va a continuare gli studi negli Usa e, per finanziarsi, dal 1968 al ’78 ha lavorato come freelance per una decina di riviste in Italia e negli Usa; ottenuta la licenza Fcc di operatore radio, lavora come dj per tre stazioni radio e produce programmi televisivi nel Long Island, NY. Nel 1979 viene nominato direttore della rivista “Television/Radio Age International” di New York City e nell’81 fonda il mensile “VideoAge”. Negli anni successivi crea altre riviste in Spagna, Francia e Italia. Dal ’94 e per 10 anni scrive di televisione su “Il Sole 24 Ore”, poi su “Il Corriere Adriatico” e riviste di settore come “Pubblicità Italia”, “Cinema &Video” e “Millecanali”. Attualmente collabora con “Il Messaggero” di Roma, con “L’Italo-Americano” di Los Angeles”, “Il Cittadino Canadese” di Montreal ed é opinionista del quotidiano “AmericaOggi” di New York. Ha pubblicato numerosi volumi principalmente sui temi dei media e delle comunicazioni, tra cui “La Televisione via Internet” nel 1999. Dal 2002 al 2005, è stato consulente del Ministro delle Comunicazioni italiano nel settore audiovisivo e televisivo internazionale.

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