Il Pensiero Libero

Hammamet: riflessioni politiche sul film “non politico” di Gianni Amelio

Ha ragione Gianni Amelio, il regista e co-sceneggiatore, di Hammamet, il film sui tempi dell’esilio tunisino di Bettino Craxi, quando dice che non ha voluto scrivere e dirigere un’opera cinematografica di contenuto politico.

E’ vero. Difatti, Pier Francesco Favino, splendidamente guidato dal regista, delinea, in maniera straordinariamente efficace, un personaggio di intensa umanità, colto nel momento drammatico della sua caduta, decretata non dal mondo politico (che voleva salvarlo e non solo perché ai suoi esponenti potevano attribuirsi le stesse colpe a lui imputate) ma da quello giudiziario che si oppose tenacemente a influenti personalità al vertice del governo del Paese. Eppure, il film -non politico- di Amelio stimola molte riflessioni di contenuto altamente politico.

Hammamet, un film di Gianni Amelio

Prima considerazione: Il film dimostra che un’opera d’arte ben riuscita presuppone che il suo creatore sia libero da condizionamenti di pensiero assolutistici sia religiosi sia politici. Amelio ha potuto firmare il suo capolavoro solo quando è riuscito a spogliarsi delle sue incrostazioni ideologiche, sempre presenti (anche in modo fastidioso per i non fanatici delle sue stesse credenze) nelle precedenti pellicole.

La ragione è evidente. Quando si crede ciecamente in una verità, ritenuta assoluta, ma non solo non dimostrata e addirittura contraddetta dall’esperienza, si possono scrivere e creare opere di edificazione religiosa o di propaganda politica, ma non si va oltre. Negli Stati teocratici e confessionali così come in quelli che rappresentano la proiezione pratica e concreta dell’idealismo tedesco, nella sua doppia configurazione post-hegeliana, fascista o comunista, opere di regime possono esaltare gli adepti del fanatismo ideologico di ogni natura ma lasciano indifferenti o contrariati tutti quelli che in un’opera creativa vogliono cogliere la luce di un pensiero libero e non condizionato.

Certamente, in un Paese, come l’Italia, dove un pensiero veramente libero è sempre stato ed è più raro che altrove (perchè è cattolico, ab immemorabili) ed è stato in numero esorbitante e “oceanico” prima incline al fascismo (idealismo tedesco di destra) e poi al comunismo (idealismo tedesco di sinistra) e dove persino il liberalismo è nato figlio (per contraddizione in termini) dall’assolutismo cinematografiche che non aizzano l’odio feroce degli opposti estremismi può essere rischioso. La critica cinematografica non è esente dai condizionamenti della fede o del fanatismo ideologico (fascista o comunista, non importa) e può essere inclemente con chi si avventura nei sentieri di un pensiero sgombro dalle necessità della propaganda religiosa o politica.

Seconda considerazione: Il film di Amelio esattamente e giustamente descrive i fatti senza commentarli politicamente, ma chi vede il film è indotto a considerare la realtà italiana di quegli anni e, purtroppo, anche odierna, e a soffermarsi sulla peculiarità del potere giudiziario italiano rispetto a quello di altre liberal-democrazie occidentali. Solo Israele e l’Italia non hanno osservato il principio della tripartizione paritaria dei Poteri immaginata e illustrata da Montesquieu e hanno collocato il potere giudiziario al di sopra degli altri due, autorizzandolo implicitamente a incursioni e supplenze in sfere di attività non proprie ed esonerandolo da ogni responsabilità da tutto e verso tutti.

Certamente, la sovrapposizione della Giustizia a ogni altro valore e potere è di natura religiosa sia per l’Ebraismo che per il Cristianesimo. Così come ha una comune origine monoteistica mediorientale la Misericordia che giudiziariamente si trasforma in un Perdonismo che accresce, ulteriormente, anche a causa della sua inevitabile, sostanziale arbitrarietà, il potere chi giudica e condanna. Il rischio per i due Paesi è che il Giudice, sentendosi investito di una missione moralizzatrice (quasi una crociata religiosa) può sbagliare il bersaglio, non perché non lo raggiunga ma perché lo oltrepassi oltre la giusta misura. In tal caso, l’esito, può non essere pari alle aspettative di chi vuole essere ben governato, perché non solo non si elimina la corruzione nell’amministrazione del res publica, ma la si aumenta. E ciò, perché a tenersi lontani dalla vita politica sono, per evitare schizzi di fango, le persone per bene e professionalmente capaci e non quelli che non hanno nulla da perdere.

Terza considerazione: Senza che la maggioranza dei suoi abitanti se ne sia neppure accorta, il mondo Occidentale è passato da un Capitalismo Industriale a un Capitalismo Finanziario, secondo una previsione che, peraltro, era stata fatta dallo stesso Marx nella sua ciclopica opera. Il processo è stato lungo ed ha dovuto superare diverse tappe, da considerare veri e propri ostacoli per il raggiungimento dell’obiettivo.

In primis, è stato necessario acquisire al Mercato finanziario l’enorme quantità di denaro accumulata dai membri della Nomenklatura bolscevica. V’è chi ritiene che per farlo, sia stato addirittura “patteggiato” tra i servizi segreti dell’Ovest e dell’Est sovietico il crollo di Muri e Cortine (Dove? Una tesi molto fantasiosa parla di una sede neutrale come il Vaticano di Woytila e Marcinkus, ma si tratta di illazioni non provate, naturalmente).

In secondo luogo, si è dovuto togliere potere agli Stati Nazionali e alle rispettive Banche centrali (per l’Europa è bastato affidare il governo dell’Unione a banchieri e bancari fidati), promuovendo il parallelo processo di “globalizzazione” (e non solo dell’Economia). La Politica è stata messa all’angolo, il prodotto industriale emarginato e “colpevolizzato” per l’inquinamento ambientale e altre nefandezze, da cui sarebbero immuni le operazioni di prestito del denaro.

In terzo e ultimo luogo si sono dovuti “socialdemocratizzare” i partiti, ormai, senza più finalità di eguaglianze universali ed ecumeniche, ispirati a dottrine salvifiche religiose o politiche. Attraverso sostegni economici e mass-mediatici, la loro azione politica è stata indirizzata verso il mondo bancario e resa ostile a quello industriale con le sue ciminiere fumanti e inquinanti.

Sotto tale ultimo profilo, il film di Amelio suscita un interrogativo inquietante: la demolizione di Craxi e del suo partito socialista non era, più che necessaria, addirittura indispensabile per escludere che la “socialdemocratizzazione” del partito comunista italiano fosse disturbata dalla presenza di un uomo e di un partito poco adusi alla rigorosa disciplina voluta e imposta da Togliatti e da Secchia? E non saranno stati i vertici di Wall Street della City, più che i governi nord-americani e inglesi (o in subordine anche questi, ma perché dipendenti finanziariamente dal sostegno dei primi), a trattare con personaggi italiani di rilievo per giungere a una socialdemocratizzazione dei soli comunisti “puri e duri” senza quei libertari, mezzo-anarchici dei socialisti? E ciò non sarà avvenuto anche per il tramite di ambienti riservati e occulti vicini non solo a quelli politici?

Sono interrogativi che il bel film “non politico” di Amelio solleva; interrogativi cui nessun film potrà mai dare risposta.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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