È un mantra molto familiare che sentiamo dire spesso e che ritroviamo in molti saggi di crescita e sviluppo personale. Ma è davvero cosi? “Cosa potrebbe essere meglio che assistere alla propria prima lezione di fisica con Einstein?”.
Contrariamente a quanto siamo portati a pensare, c’è molto di meglio e più efficace.
Secondo una ricerca condotta tra il 2001 e il 2008 da un gruppo di economisti che raccolsero i dati relativi ad ogni matricola analizzando se andassero meglio nel loro secondo corso in una data materia quando avessero avuto una persona esperta ad insegnare nel primo.
Volete sapere il risultato della ricerca? Gli studenti che avevano avuto come insegnante una persona esperta imparavano di meno e questo in ogni materia.
Sarebbero due i principali motivi per cui le persone più esperte sono anche spesso le peggiori guide a cui rivolgersi.
“Uno è che le persone più esperte hanno percorso troppa strada, sono arrivate tanto lontano da ricordarsi come ci si senta nelle nostre scarpe. Si chiama maledizione della conoscenza: più sai e più è difficile immaginare come sia non sapere”.
Il secondo motivo è che le persone veramente esperte in un campo non sanno insegnare le basi perché molta della loro conoscenza è implicita e più si acquisisce esperienza meno si è consci dei fondamentali.
“Le persone esperte hanno una comprensione intuitiva del percorso, ma faticano ad articolare tutti i passi che devono essere intrapresi.”
Secondo Adam Grant le indicazioni di una persona esperta possono lasciarci bloccati e addirittura farci pensare che siano i nostri limiti a impedirci nel progredire.
Inoltre anche qualora la persona esperta scelta come guida ci riuscisse ad accompagnare lungo il proprio percorso, non conoscerebbe il nostro di percorso. Potremmo condividere la destinazione, ma partendo da punti di partenza differenti, il nostro percorso non sarebbe a lei famigliare.
𝑪𝒐𝒔𝒂 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒊𝒏𝒅𝒊?
Ci si potrebbe rivolgere ad una guida, ad un mentore che ci conosce bene, ma osserva Grant, è difficile che una singola persona possa darci tutte le giuste indicazioni e meglio ancora sarebbe quindi avere due o tre mentori che possano condividere con noi i loro pezzettini di esperienza su come progredire.
Nessun altro conosce esattamente il nostro percorso, ma se raccogliamo indicazioni da guide diverse, combinate insieme queste indicazioni possono mostrarci rotte che non riuscivamo a vedere.
Più è incerto il percorso che dobbiamo percorrere e più alta è la vetta da raggiungere, e più ampio è lo spettro di guide di cui avremo bisogno.
La sfida è quindi riuscire a combinare i vari consigli insieme in un percorso che funzioni per noi.
Tratto da “Adam Grant – Hidden Potential pagg. 114-117 Viking 2023 paperback.
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