Il Pensiero Libero

Il Coronavirus e la faziosità italiana

Tutto va ben, madama, la Marchesa” canticchiava mia nonna e credo che la stessa filastrocca sia stata alla base dell’ottimismo di tanti miei amici e conoscenti che, nel rispondere cortesemente, alle mie provocazioni on line mi comunicano tutto il loro equanime entusiasmo sia per i tanti tamponi usati in Lombardia sia per quelli non utilizzati in Germania (da cui – si dice – sarebbe partito il contagio in Europa) e in Francia (che però, i “cugini” d’Oltralpe, secondo informazioni imprecise, perché evidentemente riservate, si starebbero attrezzando per usarli). In tanto ottimismo, però, non manca un’eccezione. E’ sempre nel mirino l’odiato Trump, ritenuto dai cattolici ferventi una novella reincarnazione di Satana. A loro dire, il Presidente americano vieta i controlli negli USA e si oppone ad altre misure di contenimento del morbo (il divieto di voli da e per l’Europa sarebbe, per i nemici della sua chioma cotonata, soltanto un “pannicello caldo”).

In tempi drammatici, l’ironia non incontra il favore della maggioranza, giustamente preoccupata di cose ben più serie, ma può contribuire a rendere più leggero il racconto di ciò che ci sta “piovendo” addosso.

Può aiutarci per sottolineare, ad esempio, la diplomazia del Coronavirus che conoscendo e rispettando, verosimilmente, le gerarchie dell’Unione Europea, ha fatto la sua prima visita alla Germania e alla Francia ed è giunto in Italia solo in terza battuta.

Non immaginava, naturalmente, di trovare proprio sulla Penisola una situazione di accoglienza tanto più favorevole e diversa da quella dei due primi Paesi.

La nostra meravigliosa Penisola è diventata, anche grazie alle nostre consuete diatribe politiche, nel giro di un tempo brevissimo, il primo focolaio Europeo e il secondo nel mondo. Un risultato che non era stato raggiunto neppure nella Corea del Sud, pur vicinissima alla Cina. I voli da Pechino e da altre città cinesi hanno consentito il nostro “sorpasso”.

La nostra meravigliosa Penisola è diventata, anche grazie alle nostre consuete diatribe politiche, nel giro di un tempo brevissimo, il primo focolaio Europeo e il secondo nel mondo

Il Coronavirus e la faziosità italiana

Qualche mio lettore ha criticato, anche, la gestione della comunicazione in Italia e gli va dato atto di avere messo il dito sulla piaga. Nessuno strumento mass-mediatico tradizionale (giornali e radiotelevisione) ha sottolineato, infatti, che:

1) Gli espliciti e reboanti proclami governativi di non voler “chiudere” i voli dalla Cina hanno avuto un’accentuazione “buonista” assolutamente non appropriata alla circostanza. Era ben vero che ciò aveva incontrato l’ovvio favore di tutti quegli abitanti del Bel Paese (ancora tanti), comunisti duri e puri, che, fin dagli anni Sessanta-Settanta (come nel film di Marco Bellocchio “La Cina è vicina”) avevano visto nella gioventù italiana, allora maoista, la sola speranza di riscatto da un gauchisme divenuto, ormai, sullo Stivale, del tutto imborghesito, se non imbolsito e flaccido, ma il motto oraziano: est modus in rebus doveva suggerire un’enfasi minore. Naturalmente un po’ d’amarezza l’aveva provocata la notizia della chiusura dei voli da e per l’Italia disposta dalla Cina quando il boom italiano dei casi di coronavirus era divenuto ancora più clamoroso.

2) L’Italia era sull’orlo di una crisi di governo per le minacce di Matteo Renzi che, spada in resta, ingiungeva a Giuseppe Conte di lasciare la poltrona e soltanto il Coronavirus lo aveva indotto a più miti consigli. E ciò anche per la paura di apparire “razzista”, data l’origine cinese del morbo. Le Istituzioni, d’altronde, avevano fatto di tutto per isolare, agli occhi della pubblica opinione, il contradaiolo toscano. Il Gotha politico italiano, nelle sue più qualificate espressioni, si era cimentato in una gara nobile di buoni e pii sentimenti. Si era fatto ritrarre o teleriprendere in compagnia di numerosa gente di etnie orientali (soprattutto bimbi e anche a distanza inferiore al metro). I reprobi o riottosi all’apertura verso i cinesi erano stati redarguiti in alto loco e la stampa era stata concorde e unanime nell’unirsi alla condanna. Quando, improvvidamente, un governatore leghista aveva accennato alle abitudini culinarie dei cinesi di mangiare topi (qualche esperto di cucina cantonese precisava che avrebbe potuto aggiungere anche i serpenti, altri animali e soprattutto il cervello crudo delle scimmie, messo a nudo con un colpo di scimitarra bene assestato alla testa dell’animale, incastrata al centro del tavolo della mensa; e ciò, in base all’idea, considerata “dominante” in quel paese, secondo cui tutto ciò che vive è commestibile), “apriti cielo”! Il pericolo che il “razzismo” potesse trionfare in Italia, a causa di un’anticipata chiamata degli Italiani alle urne con un’eventuale, temuta vittoria della Lega, era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Tutto il “benpensantismo” italiano si era ritrovato insieme (anche se alla prescritta distanza di un metro) per inneggiare al Governo in carica e augurargli lunga vita.

Non vi è dubbio che sarà questo l’esito come è certo che nessuno potrà toglierci il primato di esserci fatti governare, in una circostanza drammatica per tutta l’umanità, dai politici più pasticcioni e confusi dell’intero Pianeta.

A parte i dati (incontrovertibili) taciuti (secondo l’opinione espressa nel’email che ho ricevuto) nella “gestione della comunicazione” sono mancate sui mass-media tradizionali riflessioni di natura più “filosofica”.

  • Nessuno ha osservato, infatti, che: La democrazia negli attuali Stati-membri dell’Unione Europea non è più quella considerata da Winston Churchill “la migliore forma di governo del mondo per mancanza di altre” ma è profondamente cambiata. Essa non è più libera di fare scelte anche vitali per ciascun Paese che non siano condivise da tecnocrati da nessuno eletti; non può contare, se non in misura minima, su una stampa e una radiotelevisione non controllate, attraverso i vertici dell’Unione Europea, dal sistema finanziario di Wall Street e della City; deve accettare che a governarla siano cosiddetti o sedicenti leader,selezionati e coltivati in vitro a Bruxelles e catapultati dal nulla sulla testa di elettori (che, peraltro, non sono quelli anglosassoni capaci di analisi pragmatiche e “voti di pancia” autonomi e coraggiosi, come hanno dimostrato la Brexite l’elezione di Trump).
  • La difficoltà di decidere misure adeguate a tamponare situazioni come quella creata dal coronavirus deriva da circostanze che nessun governo democratico dovrebbe considerare insuperabili soltanto perché provengono da una parte politica che sta all’opposizione (nel nostro caso: governatorati leghisti). E ciò, nel caso specifico, anche se adottarle e fermare la pandemia potrebbe significare cedere punti nel consenso popolare. Se ciò, da chi sta oggi in sella, è considerato peggio del coronavirus, torna di attualità il motto Dantesco: Perdete ogni speranza!

P.S. Nel momento di trasmettere la nota apprendo che un altro mezzo passo avanti è stato fatto. Cambio il motto: Meglio poco e tardi che niente e mai.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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