Sfogliando il New York Times

La Corte Suprema, in una botta contro Trump, respinge il piano di mettere fine a DACA

La sentenza approvata da 5 contro 4 giudici mantiene in vita, per adesso, la protezione per i 700.000 “dreamers”.

DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals) e’ un piano voluto da Obama (e che Trump voleva a tutti i costi cancellare) per impedire la deportazione di stranieri (anche se entrati illegalmente), arrivati qui come bambini con i genitori, e oggi ragazzi o adulti a scuola o impegnati in lavori anche di successo. Comunemente chiamati “dreamers”, sognatori. Con la sentenza della Suprema Corte i sognatori possono rimanere fino a data da precisare per diventare cittadini americani.
E’ questa le seconda sentenza “liberale” della Corte. La prima era stata per proteggere i diritti dei “sessualmente diversi”.
Entrambe le sentenze hanno molto irritato Trump che ha definito la corte, da lui appoggiata da sempre, “orribile”.

PRIMA PAGINA

  • Hanno fatto storia negli anni 60, e lo vedono di nuovo nelle e marce di oggi. Speranze e paure da parte di veterani dei diritti civili vicini a Martin Luther King.
    Grande foto dal posto della morte di Floyd con questa didascalia, che mi sembra dica tutto : “Un’attivista da anni, guardando da lontano, dice “Che meraviglia, pensavo che quello che avevo fatto era stato in vano”. L’articolo prosegue con interviste a vari attivisti e allo storico Taylor Branch che dice: “Un movimento e’ diverso da una dimostrazione. Non e’ automatico che una dimostrazione di strada porti a un movimento che coinvolge cosi’ tanta gente”.
  • Gli esperti dibattono le decisioni della polizia a Atlanta.
    L’incontra dell’afroamericano addormentato al volante della sua auto e la polizia comincia come un normale cortese controllo, poi improvvisamente si incendia fino a diventare fatale. Gli esperti cercano di capirne esattamente le ragioni.
  • New York: molto piu’ sociale, molto meno distante. Una citta’ stanca della chiusura si sgranchisce le gambe. Ci dispiace, signor Sindaco.
    La gente si riunisce nei parchi appena riaperti, ma e’ difficile rispettare la richiesta “social distance”.
  • Ritratto di un uomo: per Trump – dice il libro – la politica e le norme di comportamento si fondono.
    L’ex Consigliere per la Sicurezza, John Bolton , il cui libro su Trump ancora non pubblicato e’ finito nelle mani del New York Times, dice che non c’e’ mai stato un simile presidente. Le sue scorrettezze, mancato rispetto delle norme e dei precedenti sono cosi’ frequenti che quasi sembrano normali.

PAGINE INTERNE

  • Pirati minacciano il golfo del Messico.
    Sono sorti attacchi nelle acque Messicane, indirizzati alle operazioni di petrolio, destando preoccupazione nella sicurezza degli Stati Uniti.
  • Cambiamento di clima e gravidanza.
    Donne incinte esposte ad alte temperature o aria inquinata sono piu’ tendenti a nascite premature o sotto peso.
  • Facebook toglie annunci pubblicitari di Trump.
    Che contenevano un simbolo usato dai nazisti per classificare i prigionieri.
  • Ultima sopravvissuta dei Kennedy.
    Come ambasciatrice nel 1990, Jean Kennedy Smith aveva collaborato a stabilire la pace nell’Irlanda del nord.
  • Nonostante le riaperture, i licenziamenti continuano.
    Altri un milione e mezzo di lavoratori ha chiesto aiuto per disoccupazione. E’ da 13 settimane che le richieste di aiuto eccedono il milione.
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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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