In questo momento molto particolare, siamo collettivamente esposti. Il collante solido delle nostre amicizie, del nostro micromondo è messo a dura prova dal sospetto del mostro invisibile. Non importa quanto bene ci vogliamo, chiunque può essere portatore, con disattenzione e scarso senso di responsabilità. Abbiamo capito che possiamo creare in casa un detergente simile all’amuchina a base alcolica. Anche la natura ci offre un antibatterico utile se abbiamo per esempio bisogno di disinfettare il cavo orale ma con anche molte altre proprietà. Dall’alveare ci arriva la propoli una sostanza antisettica, antibatterica e antifungina. Ma che cos’è e da cosa è costituita e a cosa serve la propoli?
Cominciamo dalla fine: serve alle api per la disinfezione degli ambienti dove vengono ospitate le larve dei nuovi individui, ma anche per sigillare dei punti della casa da dove potrebbero introdursi elementi pericolosi per la famiglia. Serve anche per letteralmente imbalsamare gli ospiti non graditi che non si riesce a spingere fuori da casa, come le falene. E’ probabilmente l’osservazione di questa attività che spinge gli Egizi ad utilizzarla per imbalsamare i faraoni, mentre gli Inca ne prescrivevano l’uso in funzione antipiretica e Plinio in Naturalis Historia ricorda che ne veniva affidata una piccola quantità ai soldati romani per la disinfezione delle ferite, e si ritrova testimonianza della sua efficacia anche nel Corano.
La propoli è un composto costituita da diverse sostanze (circa 300) differenti a seconda della specie botanica da cui deriva e può variare molto a seconda della zona geografica. In generale possiamo dire che questa particolare sostanza è composta mediamente da 10-30% da cere, che permettono alle api di modellarla, circa il 50% di resine e balsami, 10-15% di oli essenziali e balsami, 5% di pollini e una piccola percentuale di sostanze organiche ( Marcucci M.C. Propolis: chemical composition, bio-logical properties and therapeutic activity. Apidologie26,83-99, 1995). Dalle sostanze vegetali presenti dentro questa preziosa miscela, provengono le maggiori proprietà curative, sostanziate da maggiore presenza di flavonoidi agliconi, flavononi, composti fenolici, acidi aromatici, esteri dell’acido caffeico etc in zone geografiche dove prevale la betulla (come nel nord Europa); diversi tipi di flavonoidi, esteri di ercitina e quercitina con altre sostanze tra cui i diterpeni caratterizzano invece la propoli prodotta in zone tropicali.
Questa così ampia varietà di composizione chimica influisce sulle caratteristiche aromatiche, sul colore, sulla consistenza ma anche sulla sua efficacia biologica. La propoli europea mette a disposizione molti composti utili per la salute con azione antibatterica, antinfiammatoria e antiossidante (flavononi, flavoni, esteri degli acidi fenolici, acidi fenolici), antitumorale (esteri fenilici dell’acido caffeico), epatoprotettiva (acido caffeico, acido ferulico, esteri fenetilici dell’acido caffeico), allergenica (3,3- dimetilcaffeato).
E’ provata la sua efficacia in vari ambiti della medicina come in dermatologia, ginecologia, stomatologia, pediatria e veterinaria; la sua attività antivirale è risultata per esempio, efficace contro l’herpes symplex di tipo I (https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/np50090a003), ma anche contro la proliferazione fungina della candida.
Nelle affezioni del cavo orale, che provocano mal di gola, tonsilliti, faringiti, la propoli si è dimostrata efficace contro l’azione di virus, batteri e situazioni miste. Oggi è possibile trovare in commercio molte formulazioni titolate che quindi mantengono attiva l’azione antisettica e curativa di questa preziosa sostanza, somministrabile direttamente in loco con applicatori spray.
Una corposa letteratura evidenzia l’efficacia batteriostatica in piccole quantità, ma battericida in dosi più massicce anche contro lo Staffilococco aureo, lo Staffilococco pneumoniae e la Neisseria menigitidis.
Si sta ancora studiando la differenza tra la propoli in estratto idroalcolico e la versione actichelata idrosolubile probabilmente più efficace a livello di penetrazione cellulare e di conseguenza una migliore attività antivirale verso Herpes virus, Influenza virus,Parainfluenza virus e Adenovirus (Serkedjieva J., Manolova N., Bankova V. Anti-in-fluenza virus effect of some propolis constituents andtheir analogues (esters of substituted cinnamic acids). J.Nat. Prod. 55, 294-302, 1992 ).
Ancora una volta il meraviglioso mondo delle api dimostra un conoscenza evoluta, in questo caso espressa in termini di difesa. L’alleanza con questi splendidi animali ci consente di imparare e trarre vantaggio, con rispetto, dalla loro sapienza innata.
Per oggi dall’alveare è tutto.
Avete mai immaginato un'interazione con l'AI ancora più intuitiva e creativa? ChatGPT 4o, ora nella…
L'otite è un'infiammazione che può colpire diverse parti dell'orecchio, tra cui l'orecchio esterno (otite esterna),…
Il consiglio di lettura di oggi è “Frontiera” di Francesco Costa,《un libro frastagliato e non…
Le auto moderne sono dotate di una serie di sistemi volti a proteggere il conducente…
L’almanacco di Naval Ravikant è una raccolta dei pensieri, dei twits, delle interviste dell’autore incastonate…
Greg Hoffman è un brand leader a livello globale, ex Chief Marketing Officer di NIKE,…