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L’enclave NoVac e la vendetta del virus

La contestazione alla  vaccinazione ed al green pass sta subendo quotidiane perdite. In parte perchè il rischio di essere espulsi dal lavoro spinge i meno facinorosi ad abbandonare la compagnia e ad accettare la vaccinazione, in parte perchè la temuta quarta ondata si sta accanendo soprattutto contro di loro : la pandemia dei NoVac ! Drammaticamente emblematico è stato il caso dei due coniugi nel Nord Italia entrambi carabinieri ostinatamente Novac, sospesi dal servizio ed aggrediti dal virus, lei miracolosamente sopravvissuta, lui deceduto. Le rianimazioni di tutta Europa e, seppure in minor misura, anche in Italia, si vanno nuovamente riempiendo. Da qualche Paese del  centro Europa giungono al di qua’ delle Alpi richieste di posti letto per malati gravi: bisognerà accoglierli  anche ricordando che nella primavera del 2020 i nostri malati furono accolti in quei Paesi. La Germania accusa  quasi 40.OOO nuovi casi al giorno, in Russia hanno deciso la costruzione di nuovi appositi ospedali come fu anche da noi alla prima ondata, la Bulgaria ha la minore percentuali di vaccinati in Europa e la maggiore percentuale di contagiati. Da tutto il mondo è un coro unanime : quasi la totalità dei ricoverati nelle rianimazioni sono non vaccinati, con la speranza di venirne fuori per lo più inferiore al  50%..

 La contestazione del Porto di Trieste con i relativi assembramenti ha prodotto un raddoppio dei contagi in quella Città e quella Regione, prima in Italia, rischia la zona gialla. Ma l’ostinazione ha i suoi eroi (!), come quello scalmanato che al giornalista che , intervistandolo, cercava di fargli presente l’effetto negativo delle manifestazioni di massa, prese ad urlargli in faccia che la diffusione del virus  era stata provocata dagli idranti della polizia, o come quello che strillava che con il vaccino verrebbero iniettati dei Micro Chips per il controllo della popolazione: roba da Grande fratello 1984 di Orwell!

Dall’altra parte c’è chi sostiene che il Servizio Sanitario Nazionale non dovrebbe  devolvere i propri mezzi a favore dei Novac che si ammalano, come se anche loro non avessero versati i contributi al Servizio stesso. La guerra è guerra !

Ma tutto ciò favorisce il virus e lo ripropone come grande protagonista.

L’emarginazione sociale dei Novac ha portato al loro isolamento , alla loro vita di gruppo all’interno o al margine del grande villaggio dei vaccinati: enclavi sui generis.  Lì  i coronavirus hanno ricominciato il loro ferale lavoro dopo che  il vaccino li aveva per così dire messi in fuga. Deve essere stata una gran festa virale ! Le enclavi  Novac sono diventate il nuovo terreno di cultura del virus, di là partono gli untori  verso la società civile quella che crede nella scienza e che deve subire non solo l’insana protesta di  una minoranza incomprensibile, ma anche un nuovo rischio di contagio generalizzato che in pratica potrebbe vanificare i sacrifici del lock down, i disaggi delle zone rossa, verde e gialla, i disastri della crisi economica, del blocco della scolarizzazione, dell’aumento della povertà, ecc,ecc . Questa è la vendetta del vaccino.

Nella storia del mondo e di certo nella società industriale, questa dei Novac è una assoluta sorpresa perché le proposte della scienza sono state sempre accettate, dall’automobile all’anestesia, dalla piscicoltura alle spedizioni sulla luna, dalla elettricità ai computer ! Ovviamente è stato contestato l’uso distorto della scienza come la bomba atomica  e sono state discusse soluzioni forse troppo innovative come gli Ogm, ma le manifestazioni di piazza contro un vaccino dopo che per decenni ne sono stati accettati tranquillamente altre decine e vaccinati miliardi di esseri umani,  è un fenomeno inatteso da capire e combattere. C’è alla base un livello di ignoranza che non si contrasta con gli idranti e c’è un livello di malafede che non si vince con la politica. Il problema non è solo italiano ,né solo europeo,, anche se alle nostre latitudini è più grave.  La battaglia è avviata con proposte diverse talora difficili da attuare : c’è chi alza muri, chi blocca le frontiere,chi arresta i capibranco,chi cancella i voli, chi propone la vaccinazione obbligatoria, chi come noi italiani si attesta sul Green pass. E c’e’ chi pensa che il fenomeno si estinguerà spontaneamente, ma intanto si seguita ad ammalare ed a morire.

C’era una volta un dottore inglese  di campagna che si accorse che i mungitori delle vacche ammalate di vaiolo bovino non si ammalavano nè del vaiolo bovino, né di quello umano. All’epoca in Inghilterra morivano di vaiolo più di 40.000 persone ogni anno ed a Londra fu costruito un apposito ospedale per questi malati .A Napoli nel 1768 morirono di vaiolo 60.000 persone ed a Parigi nel 1753 circa 20.000. In quell’inizio del ‘700 si era tentata una forma di prevenzione che consisteva nel mettere i sani a contatto con i malati non gravi, ma i risultati furono deludenti.

Eduard Jenner  medico di campagna a Berkeley nel Glouchestershire pensò di inoculare ai sani il pus delle pustole delle vacche malate  che aveva capito essere innocuo per l’uomo. Dopo vari tentativi ottenne il risultato sperato tra molto scetticismo al punto che il suo studio iniziale fu respinto dalla Royal Society perché troppo rivoluzionario. L’idea però si dimostrò vincente e le sue proposte ben documentate furono successivamente accolte. Jenner diventò un grande personaggio in quella fine secolo : fu ricevuto a Corte dai Reali d’Inghilterra e Napoleone decise di vaccinare tutto il suo esercito. Probabilmente giocò a suo favore la Massoneria della quale fu Gran Maestro nella sua Contea nativa. Con lui la storia della medicina e quella dell’intera umanità scoprirono un nuovo orizzonte. Così la vaccinazione antivaiolosa si diffuse in tutto il mondo diventando successivamente obbligatoria nell’infanzia e finendo con l’eradicare la malattia. Trasferito ai giorni nostri lo scetticismo iniziale della Royal Society si sarebbe tramutato in manifestazioni di massa dei contrari all’innovazione, in cortei contro l’inventore, contro la Famiglia Reale Inglese e contro Napoleone e se i contestatori fossero riusciti a fermare il progresso oggi staremo ancora a combattere a mani nude  il vaiolo ed a contare le sue innumerevoli vittime !

Questa storia dovrebbe essere illuminante per gli attuali Novac-Nopass ai quali la coerenza dovrebbe suggerire di  rifiutare la vaccinazione dei i loro figli  contro la poliomielite, la difterite, il morbillo, la rosolia, la pertosse, il tetano, ecc, ed anche quella antiinfluenzale per loro stessi ed i loro anziani.

Nel futuro immediato “il Generale inverno” aprirà un nuovo fronte di combattimento probabilmente egemonizzato dal Coronavirus. Nei nostri climi il freddo aumenta il rischio di infezioni respiratorie, batteriche e virali soprattutto negli anziani e negli imprudenti come i Novac dove il virus troverà il più favorevole terreno di scontro e mieterà il maggior numero di vittime…. Meditate, gente, meditate…..

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Eugenio Santoro

Presidente Fondazione San Camillo- Forlanini - Roma

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