In evidenza

L’importanza dei principi e dei valori Costituzionali

Il linguaggio della violenza e l’importanza di promuovere e divulgare i principi e i valori della nostra Costituzione per contenere il degrado etico e morale

Un’adeguata promozione e divulgazione dei principi e dei valori della nostra Costituzione, specialmente di quelli incarnati nei simboli nazionali, potrebbe contribuire a ridurre i fattori di rischio che influiscono su alcuni comportamenti pericolosi di molti giovani spesso vittime di persone adulte che li inducono a tenere comportamenti antisociali e delinquenziali.

Partiamo dalla constatazione che sui social network utilizzati da alcuni minori privi di strumenti per decodificare gli stimoli che arrivano dai social, si stanno manifestando, con sempre maggiore frequenza, fenomeni inquietanti.

Ciò che inizia come un gioco si trasforma in una sfida esasperata e, attraverso un processo emulativo propagato con forza dalla rete, i casi isolati finiscono per amplificarsi provocando finanche drammi e tragedie familiari.

A determinate fasce di età, infatti, lo spirito di emulazione è tanto più forte quanto è più debole la capacità di selezionare, analizzare e distinguere.

Basterebbe pensare al recentissimo, folle e tragico gioco hanging challenge, agli ormai non episodici casi di cutting che coinvolgono addirittura ragazzi meno che adolescenti, alle nuove forme di devianza minorile diffuse su internet attraverso forum, social, siti dedicati o altre forme di diffusione digitale come il bullismo elettronico. Ma penso anche alla diffusione di fotografie e di video in rete, alle chat con sconosciuti e ai tristi casi di pornografia e pedopornografia.

Mi piacerebbe veramente sentire cosa ne pensano gli studiosi delle scienze comportamentali e della comunicazione, perché sono sempre più convinto che ad alimentare tali fattori di rischio, che potrebbero tradursi in comportamenti antisociali e delinquenziali, contribuiscano alcune piattaforme digitali incontrollate, insieme con un “linguaggio della violenza” utilizzato in libertà anche nel corso di molti talk show anche in prime time.

In attesa che il legislatore valuti, per i grandi gestori delle piattaforme digitali e per alcuni mezzi di comunicazione di massa, forme idonee a disciplinare la comunicazione diretta ai giovani, intendo lanciare una proposta alternativa che presuppone l’utilizzo di un altro linguaggio, antico e attuale allo stesso tempo.

Al linguaggio della violenza io propongo il linguaggio del rispetto dei diritti tutelati dal nostro ordinamento attraverso la percezione e l’accoglimento dei valori e dei princìpi fondamentali della Costituzione repubblicana e dall’insieme dei suoi indirizzi e precetti come il valore del Tricolore. E lo faccio, questa volta, confidando e non temendo la forza dell’emulazione.

Il nostro agire da cittadini non poggia solo sui diritti ineludibili, ma prevede altrettanti doveri fondamentali. E fra i doveri – oltre a quelli di solidarietà politica, economica e sociale (difesa della Patria, concorso alle spese pubbliche, fedeltà alla Repubblica, osservanza delle leggi) e all’obbligo di esecuzione degli ordini legittimi delle pubbliche autorità – vi è una serie di prestazioni e comportamenti di notevole rilevanza sociale compreso il dovere, soprattutto per le istituzioni e i pubblici funzionari soggetti a una serie di regole che nel loro complesso costituiscono esplicazione della previsione fondamentale dell’art. 54 della Costituzione: «i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore». Chi è chiamato ad esercitare una pubblica funzione deve mettere una particolare cura nell’adempimento della funzione loro affidata, ed essere di esempio per gli altri cittadini.

Penso al dovere di rispettare e promuovere il Tricolore, simbolo della Patria, delle libertà conquistate, dei sentimenti più nobili del popolo italiano di cui rappresenta l’unità nella Nazione e per la Nazione. Peraltro, la collocazione della bandiera fra i principi fondamentali della Costituzione (art 12), non solo ne sanziona il primato gerarchico rispetto a ogni altro vessillo, ma attribuisce al Tricolore una funzione vincolante sia per le istituzioni che per incaricati di pubbliche funzioni, ai quali spetta di promuoverne il valore e verificarne il rispetto del decoro. Perché la bandiera è cucita sulla nostra pelle sin dalla nascita e si manifesta in circostanze particolari per darci forza, passione e coraggio. E lo fa nei momenti di gioia e in quelli di tristezza, proprio quando nella collettività nazionale i legami si riscoprono più saldi.

Condividi
Francesco Tagliente

Poliziotto, Questore e Prefetto. Promotore, prima a Firenze, poi a Roma da Questore, e a Pisa da Prefetto, di un nuovo diverso rapporto di intesa con la società civile. Nasce a Crispiano (TA) il 6 giugno 1949. È coniugato con Maria Teresa Magrini ed ha due figlie, Eliana ed Irene. Fino a 18 anni vive in famiglia insieme con il padre Donato, reduce di 4 campagne di guerra e della deportazione in Germania nel campo di concentramento nazista di Custrim, e con la madre Maria Addolorata Greco. Si laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi “Sapienza” di Roma. È pubblicista iscritto all’Albo dei Giornalisti. Nel 1967 entra nell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza. Dal 2000 al 2006 è Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, organo di consulenza tecnico amministrativa del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia. Dal 2002 al 2006 è responsabile della sicurezza della Nazionale di calcio in occasione del Campionato del Mondo in Corea e Giappone del 2002, dei Campionati Europei di calcio in Portogallo del 2004 e del campionato del mondo di calcio Germania 2006. E’ stato componente della Commissione Sicurezza UEFA. Ha contribuito all’elaborazione della normativa antiviolenza in ambito sportivo, entrata in vigore dal 2003 al 2006.

Ultimi articoli

Il potere di adesso

Eckhart Tolle una notte nel mezzo di una depressione e di un periodo difficile comprende…

23 Aprile 2024

Viva la giornata mondiale del libro!

Oggi 23 APRILE si celebra la 𝙂𝙄𝙊𝙍𝙉𝘼𝙏𝘼 𝙈𝙊𝙉𝘿𝙄𝘼𝙇𝙀 𝘿𝙀𝙇 𝙇𝙄𝘽𝙍𝙊 𝙀 𝘿𝙀𝙇 𝘿𝙄𝙍𝙄𝙏𝙏𝙊 𝘿❜𝘼𝙐𝙏𝙊𝙍𝙀 che…

23 Aprile 2024

Brand: l’importanza di essere coerenti e congruenti con i valori dichiarati

I brand devono prendere posizione sulle questioni importanti? La domanda è vecchia quasi quanto quella…

23 Aprile 2024

L’intelligenza artificiale sta uccidendo la fotografia?

Il LinkedIn Top Post di oggi è di Francesco Castiglione che si domanda se l'Intelligenza…

23 Aprile 2024

La via del guerriero di pace

Nel mezzo del campus universitario di Barclay in California scorre la vita di Dan Millman,…

12 Aprile 2024

22 Aprile: incontro con Zanolli e La Barbera – Invia la tua domanda!

Lunedì 22 aprile ore 18.30 avrò il piacere e l'onere/onore di intervistare Sebastiano Zanolli e…

12 Aprile 2024