“Olio e salute le prospettive del III millennio” era il titolo dell’interessante conferenza che si è svolta sabato 23 novembre u.s. a Vetralla, all’interno della manifestazione annuale “Si… V’Olio”, relatore il Prof. Francesco Violi, Direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università La Sapienza di Roma.
Il Prof. Violi ha dapprima ricordato i benefici delle 3 diete scientificamente testate come efficaci nel diminuire i rischi cardiovascolari:
In particolare parlando dei benefici della dieta mediterranea il Prof. Violi ha mostrato un grafico in cui si dimostra come all’utilizzo regolare dell’olio extravergine d’oliva nella dieta segua una diminuzione del tasso di mortalità per eventi cardiocircolatori. L’olio risulta avere maggiori effetti benefici anche rispetto all’utilizzo di frutta secca (noci, mandorle, ecc.).
A questo punto sono stati mostrati i risultati della ricerca condotta dal Prof. Violi e dal suo team su 30 pazienti con compromissione della glicemia a digiuno (IFG), cui è stato somministrato, in modo casuale, un pasto contenente o meno 10 g di EVOO (olio extravergine d’oliva). Prima di pranzo, 60 minuti e 120 minuti dopo pranzo è stato prelevato un campione di sangue per misurare: insulin, Glucagon-like peptide-1 (GLP1), dipeptidyl-peptidase-4 (DPP4) activity, triglycerides (TG), total cholesterol, HDL-cholesterol and Apo B-48. I risultati sono stati sorprendenti: i soggetti che avevano assunto i 10 g. di olio extravergine d’oliva mostravano a 60 e 120 minuti dal pasto un aumento di glucosio nel sangue inferiore di circa 20 mg/dl rispetto a chi non aveva assunto olio EVOO. Dato confermato dall’aumento della produzione di insulina nei soggetti che avevano assunto i 10 g. di olio nel pasto.
Non restava che “scoprire” il responsabile di questi effetti benefici, individuato dal prof Violi nell’oleuropeina: il principale polifenolo presente nelle foglie e nei frutti dell’olivo (l’oleuropeina si ritrova nell’olio di oliva sia nella forma legata ad una molecola di glucosio (glicoside), che nella forma non glicata – Fonte Wikipedia).
Somministrata sotto forma di “medicina” (in compresse) l’oleuropeina ha replicato i risultati dello studio condotto attraverso assunzione di olio Evoo, verificando, dice il Prof. Violi, che “il consumo di 10 g di olio extravergine d’oliva ai pasti riduce di circa 20 mg/dl la glicemia postprandiale, potenzialmente prevenendo la patologia in chi è sano, ma anche contribuendo a gestirla al meglio in chi è già diabetico”
Ma non è tutto, la conferenza si è conclusa con una buona notizia, soprattutto per i golosi di dolci e cioccolata in particolare. “Visti i risultati abbiamo pensato – afferma il Prof. Violi – di analizzare se l’aggiunta di oleuropeina, che avevamo identificato come responsabile della diminuzione di glicemia postprandiale, nella preparazione della cioccolata riducesse il picco glicemico: il risultato positivo ottenuto è molto importante, perché questo prodotto arricchito consente ai diabetici di poter assaporare una cioccolata normale, senza rinunciare al sapore. Soprattutto, permette ai pazienti sfruttare le potenziali proprietà benefiche del cioccolato: qualche grammo al giorno di cacao ha un buon affetto antiossidante e di protezione del sistema cardiovascolare, a cui non si dovrà più rinunciare soltanto perché il cioccolato ‘per diabetici’ è difficile da trovare o non è buono come quello normale”.
Gli appuntamenti di “Olio & Salute” proseguono, sabato 30 novembre interviene la dott.ssa Sara Farnetti, titolo della relazione “Mai più a dieta!”. Il programma completo sul sito della ProLoco di Vetralla.
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