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Nowruz: il Capodanno persiano festeggiato anche a Roma

Ieri si è festeggiato il Nowruz il Capodanno persiano (in persiano: نوروز‎‎, ma anche Novruz o Norouz), una ricorrenza tradizionale persiana che celebra il nuovo anno e che è festeggiata in Iran, Azerbaigian, Afghanistan, Albania, Bosnia, Georgia, in vari paesi dell’Asia centrale come il Turkmenistan, il Tagikistan, l’Uzbekistan, il Kirghizistan e il Kazakistan e presso le comunità iraniane in Iraq, Pakistan, Turchia, ed in molti altri paesi. Ricorre il 21 marzo, sebbene in alcune località lo si festeggi il 20 o il 22, venendo di fatto a coincidere con l’equinozio di primavera.

Anche a Roma la comunità italo-iraniana festeggia questa ricorrenza, riunita a Villa borghese, davanti alla statua di Firdusi e Ganji. Il nuovo anno corrisponde all’equinozio di Primavera e come da tradizione la comunità Italo-iraniana si riunisce davanti ai monumenti di due poeti simbolo, allestisce il tavolo tradizionale con Aftsin e recita poesie della tradizione insieme alla comunità afghana e curda. Un momento simbolico che trae origini dall’epoca zoroastriana.

Nato infatti in ambito persiano pre-islamico, e inizialmente festa sacra zoroastriana, il Nowrūz viene celebrato da molti alteri religiosi. Nei paesi iranici che computano il tempo in base a un calendario luni-solare (detto Hijrī-Shamsī, cioè “egira solare”) esso viene considerata una festa (ʿĪd) popolare (ma non religiosa), simile al capodanno dei paesi occidentali. Oltre a rappresentare la data di inizio del calendario legale iraniano, il Nowrūz viene anche festeggiato ovviamente come data di inizio della primavera. I sufi festeggiano questa festa, che chiamano “Sultan Nevruz”, in quanto credono che in questa data il profeta Muhammad abbia ricevuto da Allah l’ordine di diffondere a tutti il suo messaggio, inoltre per i sufi è il giorno in cui il mondo cominciò a girare per volontà divina” (Fonte: Wikipedia).

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Tiziana Buccico

Tiziana Buccico, napoletana verace, classe 1969, da sempre appassionata di politica, cultura e Medio Oriente. Un passato di uffici stampa tra cui l’Istituto italiano per gli Studi filosofici. Poi giornalista di pagine di cultura e società, come “moscone” per i quotidiani “La Città” e "il Corriere del Mezzogiorno”. Ha lavorato per uffici stampa politici e istituzionali (Regione Lazio e Consiglio Regionale del Lazio), organizzando eventi e campagne elettorali. Pezzi di vita vissuti tra Gottingen, Vienna e Parigi, viaggi avventurosi e curiosi. Per otto anni, sino al 2017, è stata in Iran per seguire marito e famiglia ma occupandosi a tempo pieno della Scuola Italiana “Pietro della Valle” di Teheran, come Vice Presidente . Da allora la passione per i viaggi e le culture diverse è cresciuta e si è anche trasformata in una rubrica Treccani dal titolo “Via della Seta”. Rientrata in Italia si occupa di social, politica, giornalismo ed eventi culturali mantenendo così un filo diretto con quella parte del mondo che le ha cambiato la vita. Social media manager dell’Istituto Garuzzo per le Arti Visive.

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Tag: Ganji

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