Mostò è ormai a pieno diritto uno dei capisaldi non solo del quartiere Flaminio, ma dell’intera Capitale in fatto di vino e di ricerca enologica. L’enoteca è poco distante dal Maxxi ed è estremamente piacevole anche per chi di vino non se ne intende particolarmente ma vuole passare una serata rilassante in un ambiente informale, bevendo un buon bicchiere e mangiando qualcosa di sfizioso.
Gli appassionati troveranno “pane per i loro denti” con bottiglie sempre diverse selezionate attentamente non solo tra le eccellenze del paese o d’Oltralpe ma anche tra la piccola produzione, in modo da offrire alternative di volta in volta originali o sorprendenti, e anche in modo da far conoscere etichette nuove che mettano d’accordo tutta la clientela, esperta o meno, anche grazie al servizio offerto da uno staff preparatissimo sia enologicamente che gastronomicamente parlando, sempre disponibile a cercare la migliore soluzione per venire incontro ai gusti degli avventori, prodigo di spiegazioni anche dettagliate se richieste rimanendo comunque alla mano e discreto.
Il locale è arredato in uno stile contemporaneo semplice e lineare che concilia la convivialità, con materiali funzionali come il metallo degli scaffali che fa da sfondo perfetto per la quantità di bottiglie lucide con le loro etichette colorate, con il bel pavimento in fòrmica e con il calore del legno del bancone posto vicino all’ingresso che anima un po’ tutta la sala.
Ad accompagnare un menù fatto di ottime materie prime lavorate in modo semplice per metterne in risalto il sapore nel migliore dei modi, ricco di piatti del giorno studiati in base alla stagione e alla disponibilità di mercato, una scelta di vini “naturali” davvero sorprendente, dai prezzi più che corretti, che abbraccia la produzione italiana ma con un’importante presenza di vini francesi, in particolare di Borgogna e Champagne.
Mostò, Viale Pinturicchio, 32 Flaminio – Roma. Telefono 392/2579616
Recensione tratta da “Roma per il Goloso – Le Botteghe” de La Pecora Nera Editore.
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