Bisogna dare atto ai titolari di Organicool di essere riusciti a portare avanti con successo una scelta ben precisa con coraggio e costanza, in un quartiere che forse non è tra i più modaioli della Capitale ma la cui clientela si è dimostrata ricettiva verso le novità e verso la filosofia che questa piccola enoteca adotta.
L’idea, arrivata in un momento in cui il biologico ed il biodinamico iniziavano a vedersi più spesso sul mercato ma in cui ancora non era scoppiato il boom degli ultimi anni, è quella di proporre solo vini naturali, sia italiani che esteri, principalmente di piccoli produttori i cui nomi non sono certo noti al pubblico della grande distribuzione ma che possono rivelarsi belle sorprese per gli estimatori del genere e non solo.
Con fare sicuro e buona competenza il titolare è pian piano riuscito a far conoscere e a far apprezzare il bere naturale ai suoi clienti, anche grazie alle numerose degustazioni spesso con ospite il produttore che periodicamente vengono organizzate nel locale, che pur con uno spazio ridotto si rivela comodo e accogliente. E bisogna dire che la selezione di etichette è notevole, si spazia con lo sguardo tra gli scaffali in un viaggio ideale della penisola, scoprendo regione per regione vitigni autoctoni o internazionali, coltivati e vinificati seguendo i disciplinari del biologico e del biodinamico, per tutti i gusti e per tutte le tasche, presentati oltretutto molto bene dal titolare che li esalta uno dopo l’altro avendo cura di consigliare per il meglio gli avventori a seconda delle loro esigenze.
Anche il resto del personale lavora seguendo la stessa linea, sempre affabile e disponibile appare forse un po’ meno solerte e preciso quando si tratta di descrivere le bottiglie. Unico neo la mancanza del bancomat, ci sembra però un passo avanti il fatto che quest’anno ci venga segnalato come momentaneamente fuori uso, invece che ancora assente come negli anni passati.
Organicool, Viale Jonio, 305 Prati Fiscali – Roma. Telefono 06/45651106
Recensione tratta da “Roma per il Goloso – Le Botteghe” de La Pecora Nera Editore.
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