Quando accade un fatto, di particolare rilevanza, che impegna le pagine dei quotidiani per qualche giorno, la mia mente lo cataloga tra i fatti storici che impegneranno i libri, o gli e-book, di storia dei nostri pronipoti. Varcate le porte del terzo millennio, in cui la tecnologia e la robotica hanno registrato un enorme progresso e impiego in tutti i settori, l’uomo ha “conquistato” la luna, ha fatto scoperte incredibili, l’unica domanda che mi viene in mente è: siamo ancora umani?
Le immagini che quotidianamente affollano le cronache sono quelle di migranti in balia del braccio di ferro tra Stati Europei, scafisti, ONG e la propaganda politica, suddivisa a sua volta tra chi ha interesse ad accogliere e chi ha interesse a non accogliere. Una guerra tra poveri alimentata dalla carenza di lavoro, di denaro e di servizi che il nostro Paese registra da tempo e dalle sbagliate informazioni e politiche attuate negli ultimi decenni.
La moneta ha però sempre due facce e chi viene accolto a volte risponde con inciviltà, violenza, nei casi peggiori attraverso atti di terrorismo in nome di un Dio che, forse, non incontrerà mai. Come spiegheranno i libri di storia il caso Salvini – Rackete alle nuove generazioni? La Stampa sembra essere quanto mai confusa in proposito, chi vira a destra e chi a sinistra, senza riuscire ad incontrarsi sui punti fermi della situazione, mentre il popolo dispensa corone di alloro sulla base di fake news.
La mareggiata alzata da “La capitana” ha fatto passare in sordina un altro dramma, forse ancora più grave, che si è consumato invece in alcune famiglie italiane, nel substrato della nostra società: l’allontanamento di minori dai genitori per un interesse economico. Siamo ancora umani? Figli distrutti, allontanati per mesi o anni dalla madre e dal padre, per essere portati in case famiglia, dove si percepivano rimborsi fino a 400 euro al giorno per ragazzino, dietro colloqui con personale formato, che ha ammesso anche di aver alterato i disegni dei bambini e aver stilato relazioni mendaci per giustificare l’affidamento. Siamo ancora umani?
Si agisce sempre in nome di un dio, questa volta il dio denaro, che diciamocelo in realtà è il “Deus ex machina” di questa nostra società ormai totalmente povera di valori, di fiducia e di speranza. Racconteremo anche questo nei libri di storia? In che cosa possiamo credere? A chi possiamo affidarci e di chi possiamo fidarci se lo Stato e la società tollerano che succedano episodi di questo tipo?
Una società che alimenta, volente o nolente, un sistema di sfruttamento della risorsa umana trasformandoci in “cannibali disumani” schiavi del dio denaro, non ha molto da insegnare ai posteri. Siamo tristemente dispersi nell’oceano dell’indifferenza, su un gommone in balia delle onde, in attesa che qualcuno ci raccolga portandoci oltre il tramonto… a casa!
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