Si definisce “vegetariano integrale” questo ristorante che è una delle più interessanti scoperte di questo anno. Ovviamente qui non si mangia né carne né pesce, ma non si troveranno neanche piatti a base di latte, formaggi e uova (non amano però definirsi vegani) e quelli a base di tofu e seitan. I prodotti sono rigorosamente di stagione e cucinati con un estro creativo veramente intelligente, il che dà vita a piatti davvero convincenti al palato.
L’offerta del pranzo è composta da una serie di percorsi a prezzo fisso, mentre quella della sera permette di scegliere fra tre menù degustazione che vanno dai 35 ai 55 euro. Plauso per l’acqua microfiltrata che non viene fatta pagare e per il buon pane di un panificio artigianale servito correttamente, su richiesta, con un olio extravergine di oliva nella bottiglia a norma. Per la nostra pausa abbiamo optato per il menù “premium” che prevedeva, per iniziare, un paninetto ripieno di crema all’anacardo e crescione e un gustoso carciofo intero con una deliziosa crema alla soia.
A seguire, ottima la vellutata di verza e porri con pasta 100% di grano saraceno e, per finire, un dolce al cioccolato (una mousse per la precisione) sciolto in sola acqua senza zucchero, con nocciole sbriciolate e crumble, sormontato da una spuma di cavolfiore: in teoria sembrerebbe un abbinamento azzardato, ma nella pratica si è rivelato un dessert molto equilibrato in quanto le molecole del cacao e quelle dell’ortaggio sono simili.
Carta dei vini ristretta ma non banale e con ricarichi equi; in alternativa birra artigianale ed estratti di frutta e verdura (dissetante quello con finocchio sedano bergamotto e mela verde da noi assaggiato).
Locale piccolo ma ben arredato, con la cucina in fondo a vista e una serie di tavoli a ridosso delle pareti con comodi divanetti come sedute; d’estate si può usufruire dello spazio esterno attrezzato.
Servizio: Cortese, simpatico e preparato.
Chiodi Latini, Via San Quintino, 33/C Centro – Torino. Telefono 011/5623631
Recensione tratta da “Il Saporario – Torino” de La Pecora Nera Editore.
Apollo e Dafne (Ovidio, Metamorfosi, libro I). “Fer pater… opem… qua nimium placui mutando figuram!”.…
Il LinkedIn Top Post di oggi è di Marco Loguercio che ci introduce al tema…
L’autore ci svela il suo segreto, non è stata la conoscenza a portarlo in alto,…
Negli ultimi anni è cresciuto un sentimento contrario alla produttività sempre più diffuso tra i…
Si conclude domani a Roma, alle ore 10.30, presso l'Archivio di Stato, Sala Alessandrina -…
Avete mai immaginato un'interazione con l'AI ancora più intuitiva e creativa? ChatGPT 4o, ora nella…