Appena fuori dal centro, nella zona circostante il nuovo campus universitario lungo il fiume Dora, sorge questo locale dall’aria trendy e dal blu ammiccante alle pareti che, varcata la soglia, riesce a trasmettere in poco tempo la sua sostanza di ristorante legato alla tradizione culinaria piemontese e ligure, con grande attenzione alla materia prima e ai prezzi. Il menù, infatti, propone un perfetto mix di piatti ispirati a queste due regioni, con alcune originali rivisitazioni coma la parmigiana di coste rosse o gli agnolotti al tovagliolo con timo e limone.
Le paste fresche sono di produzione propria, mentre i deliziosi grissini arrivano da un panificio della prima collina torinese e vengono infornati prima del servizio per garantirne la fragranza. Abbiamo iniziato la nostra cena con del vitello tonnato, lasciandoci sorprendere da un’ottima salsa di tonno, acciughe e capperi, senza uovo, dalla piacevole consistenza granulosa e dai sapori ben distinti, per poi proseguire con il “brandacujun” (il nome deriva dalla necessità di scuotere gli ingredienti, operazione svolta tradizionalmente dagli uomini che tenevano la pentola tra le gambe), un delicato amalgama di stoccafisso, patate, aglio e prezzemolo e con una crema di lenticchie saporita ed arricchita dalla presenza di sarde gustose e granella di limone e basilico al forno, tipo crumble.
Non convincente del tutto il risotto alle foglie e fiori di malva dal bel colore verde brillante ma non perfettamente mantecato, succulenta, invece, la faraona al limone, leggermente piccante, con contorno di zucchine.
Degna di nota la ristretta ma curata selezione di vini e birre artigianali, i primi esposti alle pareti con indicazione dei prezzi.
Vecchi tavoli da cucina con il piano di marmo, piatti della nonna, pareti sui toni del blu che richiamano il mare della Liguria (tra le fonti d’ispirazione del menù), che si mescolano a mobili in arte povera e complementi in legno scuro, donando calore all’insieme.
Servizio: Molto cordiale, con la titolare pronta a rispondere a domande dettagliate sul menù e sulla carta dei vini e il resto del personale di sala attento a non fare mancare nulla alla clientela.
Voto 3,5/5
Il Deposito, Via Ercole Ricotti, 1 – Torino. Telefono 011/0200239
Recensione tratta da “Il Saporario – Torino” de La Pecora Nera Editore.
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