Il locale è situato all’interno di un bel cortile pieno di piante, in quella che un tempo era una casa di ringhiera, e si suddivide su due livelli: il piano terra è adatto per sorseggiare un calice di vino in orario di aperitivo (interessante la formula che prevede 4 tapas piemontesi del giorno e un bicchiere in mescita al prezzo di 10 euro), al piano superiore, invece, c’è la zona ristorante con un terrazzo verandato godibile in tutte le stagioni.
Noi lo abbiamo provato per cena, iniziando con un branzino in ceviche, piatto in cui la marinatura tipica peruviana, che fornisce al crudo un sapore inconfondibile con note piccanti e di spiccata acidità, esalta la buona qualità della materia prima senza risultare coprente. Abbiamo poi proseguito con un ottimo risotto agli asparagi arricchito dalla croccantezza della granella di pistacchi e dallo spiccato sentore di menta, deciso, ma non invasivo. Buona anche la cottura del filetto di maiale, accompagnato però da una quantità eccessiva di marmellata di prugne non convincente e dagli agretti che avevano un sentore di aglio troppo pronunciato. In chiusura, infine, una zuppetta di cocco e cioccolato bianco con fragole, mango e maracuja, un dolce fresco, originale e ben bilanciato nelle sue componenti.
Il ristorante è posto al primo piano di un fabbricato con affaccio su un cortile interno, verde e accogliente, dove è possibile godersi un aperitivo in relax. La mise en place è semplice e minimalista ma curata e l’arredo in stile shabby chic che fa sentire subito in un elegante contesto rurale.
Servizio: Buona l’accoglienza del cliente, attenta alla formalità, forse troppo considerando il tipo di locale dall’impronta sì elegante, ma in un contesto un po’ alternativo. Il personale di sala è competente, ma il servizio appare distaccato e con qualche imprecisione.
Voto 3,5/5
Le Papille, Via Principi d’Acaja, 37 – Torino. Telefono 011/2761857
Recensione tratta da “Il Saporario – Torino” de La Pecora Nera Editore.
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