Diario di una quarantena

Tragedia

di Mattia Baldi

Che cosa vedo dalla mia finestra?
Innanzitutto lì, un bel bovino
Con affianco a lui una ginestra.

Oh, ma ecco passare un bambino
subito al seguito della mamma,
a me non par giusto che vagheggino

con intorno a noi tutto ‘sto dramma,
stoltamente pensan siano bufale,
ma di ciò non faccio un melodramma.

Poiché diverso è l’incauto male
di coloro che pregni di incuria
passeggiano in coro per il viale.

Negli ospedali vi è penuria
di posti in terapia intensiva,
triste la situazione sanitaria,

ancor di più lo è l’aspettativa
di guarigione del nostro paese,
ciò il perché della mia invettiva.

Assai arduo è che a fine mese
si possa gioir e uscir di case
se s’imbarcano in certe imprese,

nonostante il governo s’oppose
ad ogni uscita non comprovata,
per isolar le genti contagiose.

Non è lavoro più, ma sfacchinata,
per ogni medico ed infermiere
e peggiora ad ogni stupidata.

Si tesson le lodi al cavaliere,
si giran pellicole su li eroi,
nulla spetta per chi il suo mestiere

svolge ogni giorno nei bui corridoi,
li si chiaman col nome di dottori
ma senza mantello son supereroi.

Non acclamati come gli attori,
né retribuiti come i sovrani,
mai apparsi sotto i riflettori,

non lottan mica contro i titani,
ma con assai più furbe pestilenze,
più distruttive degli uragani.

nulla servirebbero tante scienze
se, quando vi è estrema urgenza,
non vi fosse chi, tra le sofferenze,

mettesse da parte la negligenza,
e, pronto, per gli altri al servizio
ponesse la propria esperienza.

La paura a regime torrentizio
non subissa chi, dell’altrui salute,
fa l’ultimo fine del suo uffizio.

molte le cose da loro temute,
in quanto uomini di questa terra,
e di queste tante non conosciute

del neo virus, che tosto afferra,
in ogni dove, tutti i soldati
ignari di star facendo la guerra.

Perciò concittadini, accasati
per un po’ di certo non morirete,
non fate futili certificati

se l’uscita evitare potete.
Dalle finestre, dai vostri balconi
grida e canzoni intonerete,

unendo l’Italia e le regioni
sue, tramite una singola voce,
evitate di fare i buffoni,

tramite comportamento che nuoce,
quale può essere la passeggiata,
appesantendo a tutti la croce.

Ed ogni volta che una bravata
di codesto tipo mi si presenta,
la mucca di prima è ravvivata

poiché ovvio che superior si senta!

Tragedia

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