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Basilicata, vince il centro-destra

Nelle elezioni regionali della Basilicata, vince il centrodestra. I dati alle 5:52 di stamattina: centrodestra 42,7% dei voti, centrosinistra 34,2%, Movimento 5 stelle 19,1%. Il M5s è il primo partito col 19% dei voti, seguito dalla Lega con il 18,9, da Forza Italia con il 9,6 e dal Pd con l’8,4. Il centrosinistra perde una regione che governava da 24 anni. Il nuovo governatore sarà l’ex generale della Guardia di finanza Vito Bardi, 68 anni, potentino, forzista. L’affluenza è risultata in aumento, almeno rispetto alle precedenti regionali. Alle 23 si è attestata al 53,58 per cento, secondo i dati del Viminale. La crescita è stata di 6 punti rispetto alle regionali del novembre 2013 quando si era fermata al 47,6%. In quell’occasione si votava in due giorni: domenica e lunedì. Alle politiche del 4 marzo 2018 l’affluenza era stata del 71%. Si tratta di un test nazionale importante, l’ultimo prima del voto europeo del 26 maggio. Il centrodestra è al sesto successo consecutivo, dal 4 marzo 2018, dopo Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Abruzzo e Sardegna. Quanto ai Cinquestelle, il risultato è un crollo rispetto al 44 per cento ottenuto alle elezioni politiche di marzo.

Vito Bardi e Berlusconi

«Alle ultime politiche Forza Italia aveva ottenuto in Basilicata, rispetto al resto delle regioni meridionali, il risultato peggiore: il 12,4%. La Lega, rispetto al partito berlusconiano, la metà dei consensi: il 6,2%. Da ieri le parti si sono invertite». Quanto al M5s «la delusione degli amici crea danni più delle denunce degli avversari. L’impressione, alla luce di questi cali repentini nei consensi, è che il voto ai grillini del 4 marzo 2018 sia stato il frutto di un incrocio di circostanze bizzarre, imprevedibili e soprattutto non replicabili, che ha finito per assegnare a questi ultimi una base elettorale abnorme e non rispondente alla loro reale forza sociale» [Alessandro Campi, Mess]. Il centrosinistra, che governava 15 regioni su 19 nel 2018, ha oggi meno governatori del centrodestra: 9 a 10 [CdS].

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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